Notte di paura a Borgo Rivo, quartiere residenziale di Terni, dove una ventina di giovani - molti dei quali con il volto coperto da passamontagna e dotati di radioline per comunicare tra loro - ha seminato il panico nella zona di piazza della Meridiana nella serata di venerdì. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il gruppo avrebbe lanciato in strada grossi petardi artigianali, descritti dai testimoni come vere e proprie “bombe”, provocando momenti di terrore tra i passanti e spaventando gli animali domestici.
La situazione è degenerata quando una giovane donna, spaventata dalle esplosioni e dal panico dei propri cani, è scesa in strada per intimare al gruppo di smettere. Successivamente, stando alle prime ricostruzioni, uno dei ragazzi le avrebbe lanciato contro un ordigno artigianale, che la donna è riuscita a evitare.
Nel tentativo di riprendere la scena con il cellulare e inseguire alcuni dei giovani, la donna è stata spintonata con violenza contro un’auto in sosta da uno dei membri del gruppo. L’intervento tempestivo di un passante ha evitato che l’aggressione degenerasse ulteriormente. La trentenne, visibilmente scossa, è stata accompagnata al pronto soccorso, dove i medici le hanno diagnosticato contusioni guaribili in sette giorni.
La egnalazione al numero unico per le emergenze ha fatto scattare l’intervento immediato delle forze dell’ordine. La Questura di Terni ha avviato accertamenti per ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e risalire all’identità dei partecipanti. Gli agenti stanno raccogliendo testimonianze, analizzando i video amatoriali diffusi sui social e visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona.
L’assetto organizzato del gruppo, dotato di passamontagna e apparecchi per comunicare a distanza, ha complicato le prime operazioni di riconoscimento, ma le indagini proseguono a ritmo serrato grazie al materiale video e alle testimonianze raccolte sul posto.
L’episodio ha suscitato preoccupazione tra i residenti di Borgo Rivo, quartiere già interessato in passato da episodi di vandalismo e microcriminalità. La notizia dell’accaduto, diffusasi rapidamente tra gli abitanti, ha alimentato un clima di allarme e spinto cittadini e commercianti a chiedere una maggiore presenza delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore serali. "Serve un controllo costante del territorio - sottolineano alcuni residenti - per garantire sicurezza e prevenire il ripetersi di situazioni come questa".
Le condotte contestate - dal lancio di ordigni artigianali all’aggressione e alle minacce - configurano ipotesi di reato quali lesioni personali, danneggiamento e violenza privata. Qualora emerga il coinvolgimento di minorenni, il fascicolo passerà alla competenza dell’autorità giudiziaria minorile. Le indagini della Polizia di Stato proseguono serrate per ricostruire la dinamica, attribuire i ruoli e accertare le responsabilità individuali.
L'episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza urbana e sulla necessità di affiancare a controlli più incisivi efficaci interventi di prevenzione rivolti ai giovani. Sul piano operativo, le forze dell’ordine intensificheranno i pattugliamenti mirati e le attività di polizia di prossimità nelle fasce orarie più sensibili; sul piano sociale, amministrazione comunale, istituti scolastici e associazioni del territorio stanno elaborando progetti di prevenzione del disagio giovanile e percorsi di educazione alla legalità. Diverse realtà locali hanno già espresso la volontà di collaborare alla realizzazione di iniziative rivolte ai ragazzi, con l’obiettivo di promuovere senso civico, integrazione e coesione sociale, contribuendo così a prevenire nuovi episodi di violenza e comportamenti devianti.
Le Le indagini della Polizia di Stato proseguono a ritmo serrato per identificare tutti i membri del gruppo responsabile dei disordini. Gli investigatori stanno esaminando nel dettaglio le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e il materiale video acquisito, elementi ritenuti cruciali per ricostruire con precisione la sequenza degli eventi e delineare le singole responsabilità. Il quadro probatorio, ulteriormente rafforzato dalle testimonianze raccolte sul posto, potrà consentire alla Procura di valutare l’adozione di misure cautelari o di altri provvedimenti sanzionatori nei confronti dei soggetti coinvolti.