14 Nov, 2025 - 19:00

Nocera Umbra, ore d’ansia e ricerche senza sosta: uomo disperso salvato dopo 24 ore grazie a un intervento straordinario

Nocera Umbra, ore d’ansia e ricerche senza sosta: uomo disperso salvato dopo 24 ore grazie a un intervento straordinario

Per ventiquattro ore la comunità di Nocera Umbra ha trattenuto il fiato, mentre i soccorritori si muovevano senza sosta tra campi, fossati e sentieri impervi alla ricerca di un uomo svanito nel nulla. Una lunga giornata di angoscia, scandita dal rumore delle sirene e dai lampeggianti delle squadre di emergenza, si è conclusa con un lieto fine che ha il sapore del miracolo. A salvargli la vita è stato un lavoro impeccabile, coordinato e ostinato da parte dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, capaci di trasformare indizi minimi in tracce decisive. Ed è così che un dettaglio apparentemente insignificante - un berretto impigliato tra i rovi - è diventato la chiave per riportare a casa un uomo in stato di ipotermia ma vivo.

Cosa è successo: 24 ore di ricerche fino al ritrovamento

La scomparsa dell’uomo risale alla sera dell' 11 novembre, quando non si è presentato al lavoro. È stato proprio il datore, insospettito dall’assenza e preoccupato dal cellulare che squillava a vuoto, a lanciare immediatamente l’allarme. Da quel momento si è messa in moto la macchina dei soccorsi: pattuglie dei Carabinieri di Nocera Umbra, squadre dei Vigili del Fuoco, si sono radunati nella zona della località Acciano-Fossaccio, dove è stata rinvenuta la vettura aziendale ancora accesa.

Un dettaglio che ha alimentato fin da subito i timori: il motore al minimo, lo sportello chiuso, nessuna traccia del conducente. Da lì sono iniziate le ricerche, ostacolate dal buio e dal terreno impervio, con pendii scoscesi e fitti rovi che rendevano complicato muoversi anche per il personale più esperto.

La svolta è arrivata quando le squadre hanno localizzato il segnale del cellulare dell’uomo, ancora attivo ma con una posizione imprecisa. Una volta delimitata un’area più ristretta, gli operatori hanno rinvenuto tra la vegetazione un berretto, riconosciuto successivamente come appartenente allo scomparso. È stato questo indizio a guidare i soccorritori verso un pendio particolarmente difficile da raggiungere.

Dopo circa un’ora di ricerche in quella zona, l’uomo è stato individuato in un campo, disteso e in evidente stato di ipotermia ma cosciente. Immediato l’intervento degli operatori sanitari del 118, che hanno stabilizzato le sue condizioni e lo hanno trasportato in codice rosso all’ospedale di Foligno. Al momento è ricoverato ma fuori pericolo.

Un precedente a settembre: l’anziano scomparso a Campello sul Clitunno

Appena due mesi fa, ai primi di settembre, un episodio simile aveva tenuto con il fiato sospeso la comunità di Campello sul Clitunno. Un anziano di ottant’anni, uscito insieme alla moglie per la consueta raccolta di funghi nelle campagne di Pettino, non era rientrato a casa al calare della sera, facendo scattare l’allarme dei familiari.

Le ricerche si erano trasformate in una corsa contro il tempo. Nel cuore della notte, mentre la temperatura scendeva e si temeva per le condizioni dell’uomo, la macchina dei soccorsi aveva messo in campo tutti i mezzi disponibili. L’Unità di Comando Locale dei Vigili del Fuoco aveva coordinato squadre specializzate dotate di sistemi di topografia applicata al soccorso (TAS), oltre a droni provenienti dai comandi di Perugia, Terni e Firenze. Accanto a loro, Carabinieri, Protezione Civile e volontari del SASU, con unità cinofile e l’elicottero Drago 70 impegnati in un monitoraggio continuo dall’alto.

Verso l’una di notte era stata ritrovata la moglie, provata ma in condizioni non gravi. Dell’anziano, però, si erano perse le tracce fino all’alba, quando è stato finalmente individuato nei vicoli del paese di Molini. Confuso ma in vita, l’uomo era stato soccorso in un bar e poi affidato ai sanitari del 118.

Due episodi diversi, accomunati dalla stessa dinamica: un territorio complesso, un malore improvviso o un disorientamento, il calare della notte che complica le operazioni e, soprattutto, una capacità di mobilitazione che rappresenta uno dei punti di forza della rete di sicurezza umbra.

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Lorenzo Farneti
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