16 Apr, 2025 - 12:30

NEXTH, il volo del futuro nasce a Gubbio: il progetto dell’ingegner Morelli tra innovazione, passione e visione globale

NEXTH, il volo del futuro nasce a Gubbio: il progetto dell’ingegner Morelli tra innovazione, passione e visione globale

“Quando camminerete sulla terra dopo aver volato, guarderete il cielo perché là siete stati e là vorrete tornare”. Le parole di Leonardo da Vinci sembrano racchiudere perfettamente lo spirito del progetto NEXTH, un’idea audace e visionaria che ha preso forma in Umbria, grazie all’ingegno, alla passione e alla determinazione dell’ingegner Luca Morelli. Morelli può vantare un eminente predecessore umbro, come Giovan Battista Danti, nobile perugino, ricordato per aver costruito una macchina che gli permetteva di eseguire dei voli planati, un deltaplano ante litteram, col quale eseguì una serie prove sul Lago Trasimeno, prima di tentare una dimostrazione pubblica a Perugia nel 1498, durante i festeggiamenti per le nozze tra il condottiero Bartolomeo d'Alviano e Pantasilea Baglioni. Durante la dimostrazione però si spezzò un sostegno di metallo dell'ala sinistra ed egli cadde sul tetto della chiesa di Santa Maria, rompendosi una gamba... Possiamo qundi affermare che il nostro ingegner Morelli abbia avuto, in Umbria, un nobile, altrettanto audace e visionario predecessore, potendosi tuttavia avvalere oggi di una tecnologia ben più avanzata di quella del povero Danti...

Come raccontato nell’articolo pubblicato da Cronaca Eugubina, il progetto NEXTH non è solo un nuovo velivolo ultraleggero, ma una sfida culturale e industriale che punta a rivoluzionare il modo in cui pensiamo il volo, la mobilità e lo sviluppo territoriale.

Un sogno nato osservando gli aerei di Vancouver

Luca Morelli è cresciuto a Vancouver, città dove sin da giovane ha osservato affascinato gli aerei decollare e atterrare, immaginando quanto lontano potessero spingersi. Una passione mai sopita, che ha accompagnato il suo percorso imprenditoriale, prima nel settore delle energie rinnovabili, poi nel mondo della progettazione aeronautica.

“Un chilometro di strada non porta da nessuna parte, ma un chilometro di pista può portare ovunque.” È questo il principio che ha ispirato la nascita del NEXTH, il velivolo di nuova generazione che unisce estetica rivoluzionaria, innovazione tecnica e attenzione alla sicurezza, puntando a un futuro dove il volo leggero sarà protagonista della mobilità sostenibile.

Il NEXTH si distingue per le sue forme poligonali decise e affilate, in netto contrasto con le tradizionali curve morbide dei velivoli ultraleggeri. Un’identità visiva forte, pensata non solo per stupire, ma per ottimizzare i flussi aerodinamici e ridurre tempi e costi di produzione.

Morelli ha progettato il NEXTH partendo dal punto di vista del pilota, ponendo sempre la sicurezza come priorità assoluta. Il velivolo è in grado di sopportare carichi fino a +9 G, è dotato di serbatoio antiscoppio derivato dalla Formula 1, cellula di sicurezza in titanio e componenti meccanici lavorati dal pieno in lega aeronautica, verificati ad ultrasuoni, una novità assoluta nel settore.

Il risultato? Un progetto che ha attirato l’attenzione di esperti e investitori da Stati Uniti e Cina, dove l’innovazione viene osservata con interesse e rapidità.

Dalla progettazione all’industrializzazione: una visione completa

Una delle peculiarità del progetto NEXTH è quella di aver integrato sin dall’inizio la progettazione con il processo di industrializzazione.
“L’idea – spiega Morelli – è quella di fare le cose bene, ma anche prima degli altri. Solo così possiamo competere con le grandi potenze.”

Mentre i cinesi puntano sui costi e i tedeschi sull’affidabilità, l’Italia può e deve puntare su creatività, versatilità e ingegno. Il vero vantaggio competitivo non è inseguire il mercato, ma costringerlo a inseguire l’innovazione italiana.

Dopo la pubblicazione dell’articolo su Cronaca Eugubina, l’azienda ha ricevuto decine di manifestazioni di affetto e sostegno.
Persone comuni si sono presentate spontaneamente per offrire il proprio aiuto, semplicemente spinte dalla voglia di partecipare a un progetto che fa sognare.

“Quando un’idea riesce a smuovere questo tipo di passione, allora vuol dire che si sta percorrendo la strada giusta.” Un entusiasmo che conferma quanto il territorio abbia voglia di innovare, costruire, volare.

Il passo successivo sarà realizzare una struttura produttiva per avviare la costruzione del velivolo.
Ma qui entra in gioco uno dei problemi più annosi del “sistema Paese”: la lentezza burocratica.
“È difficile spiegare all’estero che per costruire un capannone servono oltre due anni di iter autorizzativo, denuncia Morelli. Un tempo che altrove può determinare il successo o il fallimento di un’idea.

La richiesta è chiara: meno ostacoli, più visione, più responsabilità collettiva.
“Se si ha il coraggio di innovare, serve che anche il sistema pubblico abbia il coraggio di accompagnare questo sforzo, non di ostacolarlo.”

Il legame con Gubbio e la riqualificazione della pista di volo

Il progetto NEXTH non è solo tecnologia: è anche un’occasione di sviluppo per il territorio.
La riqualificazione della pista di volo di Gubbio diventa, in questa prospettiva, un tassello fondamentale, in grado di:

  • Supportare operazioni di Protezione Civile ed Eliambulanza

  • Fornire un’infrastruttura utile a imprenditori e professionisti

  • Incentivare il turismo aereo

  • Avvicinare le nuove generazioni al mondo dell’aviazione

“Proprio su quella pista ho fatto la mia prima esperienza di volo, oltre 20 anni fa”, ricorda con emozione Morelli, che oggi sogna di offrire lo stesso privilegio ad altri giovani, magari tramite collaborazioni con gli istituti scolastici e professionali della zona.

Un campo di volo non è solo una pista per decollare, ma un laboratorio di possibilità.
L’obiettivo è creare percorsi formativi e orientativi per ragazzi e ragazze che, attraverso l’esperienza diretta, possano scoprire una passione o addirittura una futura professione.

Il progetto prevede sinergie con le scuole e i centri di formazione, per costruire un ecosistema capace di generare competenze nuove, qualificate e coerenti con un’industria dell’aviazione leggera che ha un potenziale di crescita enorme.

Il coraggio di volare, il dovere di sostenere

NEXTH è molto più di un aereo. È un simbolo di ciò che l’Italia può ancora offrire al mondo: innovazione, bellezza, ingegno.
È la prova che anche in un piccolo centro come Gubbio possono nascere idee capaci di parlare a un pubblico globale.

Ma perché il progetto spicchi davvero il volo, serve un sistema che non freni ma accompagni, che non imponga ostacoli ma costruisca ponti.
Serve il coraggio dell’imprenditore, ma anche quello delle istituzioni.

E allora sì, forse un chilometro di pista può davvero portare ovunque. Basta avere la visione per costruirla, la libertà per percorrerla e il coraggio di volare.

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Mario Farneti
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