Gli ingredienti sono un borgo incantevole alle porte di Terni, un contenitore animato da una rete di associazioni attivissime e le feste imminenti. Il risultato? Il Natale di San Nicola. Il borgo è Collescipoli con il suo BAC (sigla che sta per Borgo Arti Collescipoli) che, grazie a un progetto lungimirante sta alimentando mese dopo mese, una staordinaria vivacità culturale fatta di eventi, incontri, mostre, libri, corsi, laboratori e tanto altro ancora. L'epicentro è e sarà anche per il calendario natalizio, il suggestivo chiostro cinquecentesco di Santa Cecilia, stavolta illuminato a festa.
Le iniziative di Collescipoli si concentreranno sulla figura di San Nicola, patrono del borgo, e del suo 'doppio' Santa Claus. Ad inaugurare il calendario sarà, la sera del 5 dicembre, proprio una conferenza che approfondirà il tema del Santo patrono a cura di di Marco Venanzi.
Da lì si parte con una intensa tre giorni. Il 6 dicembre prenderà il via la mostra-mercato con una trentina di espositori all’interno del chiostro e fino all’8 dicembre il calendario vedrà intrecciarsi la tradizione, con i riti sacri e religiosi dedicati al Santo e con l’inaugurazione del circuito dei presepi, e il profano dei sapori della taverna attigua al monastero, con la novità dello 'Sweet village'. Un punto ristoro dove si potranno gustare i dolci delle feste, vin brulè e cioccolata calda. A ciò si aggiunge l’apertura del piccolo caffè letterario interno al chiostro che proporrà una serie di eventi tra teatro e musica. Nel periodo delle feste non mancheranno i laboratori per i più piccoli, momenti di festa, reading letterari, danza e anche spettacoli itineranti con trampolieri e mangiafuoco.
Fino al 6 gennaio il BAC ospiterà una vasta costellazione di eventi tra arte - con la Biennale d’arte contemporanea - molto teatro e anche recite scolastiche. La magia del Natale conquisterà il borgo intero con Santa Claus a bordo di una 500 e poi ancora i concerti con il Coro di San Francesco e con l’Hermans Festival nelle due chiese barocche di Collescipoli, San Nicola e Santa Maria.
Il Natale di San Nicola, con il patrocinio del Comune di Terni, è reso possibile da una sinergia che unisce il grande lavoro dei volontari del BAC, la capacità progettuale delle associazioni che lo animano e una serie di sponsor del territorio.
"Anche stavolta è stato un duro ma entusiasmante lavoro – affermano gli organizzatori -, come sempre abbiamo messo tutta la nostra creatività, impegno ed entusiasmo per offrire alla città e al territorio una occasione di incontro, di conoscenza e di intrattenimento per tutte le età, dove tradizione e innovazione, solidità e sperimentazione si contaminano. Crediamo - aggiungono - che il Natale di San Nicola al BAC sia una ulteriore dimostrazione di come il territorio possa offrire risorse ed energie di qualità che naturalmente, però, hanno bisogno del contributo di istituzioni e di privati, nella logica di una felice e produttiva collaborazione all’insegna del bene comune e della crescita culturale di una comunità".
In più occasioni, da queste stesse pagine, ci siamo soffermati sul BAC e su ciò che rappresenta per il territorio. La sede, il già citato monastero di Santa Cecilia, era stata ristrutturata per poi restare a lungo sotto utilizzata. Quello che rischiava di diventare un monumento dell'abbandono, grazie a un bando del Comune di Terni e all'energia di una rete di associazioni, da febbraio di quest'anno si è trasformato nel cuore pulsante di una visione concreta. Il BAC, scrivono, nel giro di pochi mesi di attività, è ormai diventato "un progetto pilota e caso di studio nel territorio sul fronte della rigenerazione urbana attraverso le attività culturali, creative e di accademia artistica. Attività che si avvalgono anche di una serie di sinergie e relazioni importanti".
