A Narni la sicurezza torna al centro della scena. Negli ultimi giorni, la Questura di Terni ha messo in campo una serie di operazioni coordinate che hanno dato una risposta immediata all’aumento dei reati predatori registrati nell’area. Tra provvedimenti restrittivi, verifiche negli esercizi pubblici e posti di controllo rafforzati, il quadro che emerge è quello di una città decisa a non lasciare margini d’azione ai gruppi specializzati nei furti con destrezza.
La misura più significativa riguarda tre uomini di origine sudamericana, tutti già noti alle forze di polizia e considerati soggetti capaci di muoversi rapidamente sul territorio nazionale. Le autorità hanno ritenuto necessario impedirne il ritorno a Narni per un periodo di tre anni, dopo aver ricostruito una serie di episodi che li vedevano coinvolti in sottrazioni rapide e colpi mirati in diverse province italiane.
La decisione non nasce da un singolo evento, ma da un mosaico di informazioni raccolte dalla Divisione Anticrimine, che negli ultimi giorni ha analizzato segnalazioni provenienti dai Carabinieri di Narni Scalo e rapporti provenienti da tutto il Centro Italia. Gli accertamenti hanno mostrato un quadro uniforme: movimenti sospetti, precedenti per reati contro il patrimonio e una spiccata capacità di colpire con rapidità per poi spostarsi altrove.
Uno dei tre uomini risultava oltretutto coinvolto in un arresto effettuato in passato nella capitale, mentre gli altri due presentavano una lunga scia di segnalazioni e deferimenti all’autorità giudiziaria. Elementi che hanno reso evidente l’assenza di legami stabili e leciti sul territorio umbro e la concreta possibilità che il gruppo potesse tornare a colpire.
Parallelamente ai provvedimenti personali, è proseguito un secondo filone operativo: quello dei controlli amministrativi. Nella giornata del 9 dicembre, agenti della Polizia Amministrativa, supportati da Polizia Locale e tecnici dell’U.S.L., hanno passato al setaccio alcune attività commerciali in zone centrali della città.
Un esercizio in via Martiri della Libertà è risultato perfettamente in regola, sia dal punto di vista autorizzativo che da quello sanitario. Diversa la situazione in piazza Europa, dove un locale è stato sanzionato dopo la scoperta di più irregolarità: documenti non esposti, orari non visibili al pubblico e carenze nella gestione delle registrazioni previste dal sistema di autocontrollo alimentare. Violazioni che, sommate, hanno portato alla contestazione amministrativa.
Il terzo fronte della strategia messa in campo riguarda il controllo dinamico del territorio. Nella stessa giornata sono state fermate 163 persone e controllati 69 veicoli, con un dispiegamento di pattuglie studiato per intercettare movimenti sospetti e scoraggiare attività illecite. La presenza visibile delle forze dell’ordine nelle principali aree di transito ha rappresentato un segnale chiaro: Narni sta rialzando le barriere contro chi prova a muoversi nell’ombra.
Il capitolo che ha accorciato i tempi della risposta istituzionale risale alla sera del 29 novembre. Intorno all’ora di chiusura, in un parcheggio di Corciano, una donna di 67 anni è stata avvicinata da tre individui mentre sistemava alcune buste della spesa. Dopo aver attirato la sua attenzione con un pretesto, i tre avrebbero approfittato del momento per portarle via la borsa, nella quale custodiva oggetti personali e circa 400 euro in contanti. Una volta afferrato il bottino, il gruppo sarebbe risalito su un’auto presa a noleggio, allontanandosi a gran velocità lungo la rete stradale che collega il Perugino alla provincia di Terni.
La svolta è arrivata in pochi minuti grazie alle immagini della videosorveglianza installata nel parcheggio. Le riprese hanno consentito ai Carabinieri di Perugia di identificare la targa del veicolo, attivando subito la procedura di ricerca diffusa tramite la Centrale Operativa. Da lì, un flusso continuo di comunicazioni ha raggiunto tutte le pattuglie della zona, fino ai Carabinieri di Narni Scalo. Nel frattempo l’auto sospetta aveva già percorso buona parte della tratta, dirigendosi verso la città.
Poco dopo, una pattuglia della Stazione di Narni Scalo, insieme al personale della Sezione Operativa della Compagnia di Terni, ha intercettato l’auto in via Tuderte, nel cuore del centro abitato. A bordo c’erano tre uomini: un cittadino peruviano e due cubani. Il più giovane dei tre risultava persino gravato da un obbligo di dimora nella Capitale, ulteriore elemento che ha rafforzato gli accertamenti. La denuncia per furto con destrezza è stata immediata, e da qui ha preso forma l’istruttoria che ha poi portato ai provvedimenti di allontanamento decisi dalla Questura.