Inseguimento da film americano ieri pomeriggio a Narni Scalo, nei pressi di un supermercato di via Tuderte. Un controllo di routine della Polizia Locale di Narni si è trasformato in un inseguimento e in un arresto dopo che due persone, un uomo e una donna, si sono rifiutate di fornire le proprie generalità dichiarando di "non riconoscere lo Stato italiano".
La coppia, a bordo di un’auto priva di assicurazione, ha forzato il posto di blocco e tentato la fuga, speronando anche un altro veicolo prima di essere fermata grazie all’intervento congiunto della Polizia Locale e dei Carabinieri della Stazione di Narni Scalo. Un vero e proprio far west che ha scombussolato la frequentatissima via Tuderte, che collega Terni, Narni e San Gemini sul tracciato della vecchia via Flaminia.

L’episodio si è verificato nel primo pomeriggio, quando una pattuglia della Polizia Locale ha intimato l’alt a un’auto sospetta. Alla guida c’era un uomo di 27 anni, residente a Roma, accompagnato da una donna di 52 anni, di Ancona.
Secondo quanto ricostruito, i due, fermati per un controllo perché il veicolo era privo di assicurazione, hanno rifiutato di fornire le proprie generalità, affermando di non riconoscere la giurisdizione dello Stato italiano.
Quando gli agenti hanno insistito per procedere con l’identificazione, l’auto ha improvvisamente accelerato, forzando il blocco e dando inizio alla fuga. Nella manovra, i due avrebbero speronato un altro veicolo in transito, fortunatamente senza gravi conseguenze per gli occupanti.
La Polizia Locale si è immediatamente messa all’inseguimento, richiedendo rinforzi ai Carabinieri. Dopo alcuni minuti, i fuggitivi sono stati bloccati e arrestati nei pressi della stessa via Tuderte. Entrambi sono stati condotti in caserma e successivamente trasferiti nelle celle di sicurezza, in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria.
Durante le concitate fasi del fermo, due agenti della Polizia Locale di Narni e il comandante della Stazione dei Carabinieri di Narni Scalo sono rimasti lievemente feriti. Tutti e tre sono stati trasportati al pronto soccorso per accertamenti e medicazioni.
Le condizioni non destano preoccupazione, ma il Comune ha espresso solidarietà agli operatori coinvolti, sottolineando la difficoltà e la pericolosità dell’intervento. Ai due arrestati è stata contestata la resistenza a pubblico ufficiale, oltre alle violazioni relative al Codice della Strada.
L’assessore alla Sicurezza del Comune di Narni, Luca Tramini, ha espresso gratitudine per l’intervento degli agenti. “Spesso, quando si parla di Polizia Locale, si pensa solo alle multe o ai controlli di routine”, ha dichiarato. “Ma la realtà è molto diversa. Anche a Narni stiamo lavorando da anni per rendere la nostra Polizia Locale un vero e proprio organo di sicurezza, capace di intervenire con prontezza in situazioni complesse”.
Tramini ha poi aggiunto: “Un grazie agli operatori che hanno riportato ferite durante il servizio e ai Carabinieri per la pronta collaborazione. Questo episodio dimostra quanto sia fondamentale continuare a investire in sicurezza, perché la sicurezza è un valore condiviso”.
Anche il sindaco Lorenzo Lucarelli ha voluto ringraziare gli agenti intervenuti. “Voglio ringraziare la Polizia Locale di Narni e i Carabinieri intervenuti a Narni Scalo per l’operazione che ha portato all’arresto di due persone che si erano date alla fuga dopo essersi rifiutate di fornire le proprie generalità”, ha dichiarato.
“Il loro intervento tempestivo e la grande professionalità dimostrata, anche di fronte a situazioni difficili e rischiose, meritano l’apprezzamento e la riconoscenza di tutta la nostra comunità”.
L’amministrazione comunale ha ricordato che l’area di Narni Scalo, situata in un nodo strategico di collegamento tra Terni, la Flaminia e la bassa Umbria, richiede un presidio costante delle forze dell’ordine.
L’episodio, avvenuto in pieno giorno in una zona frequentata da cittadini e attività commerciali, ha riacceso l’attenzione sul tema della sicurezza urbana e sulla necessità di garantire un controllo efficace e continuo del territorio.
Le indagini proseguono per chiarire le motivazioni dei due arrestati e verificare eventuali collegamenti con ambienti che si oppongono al riconoscimento delle istituzioni dello Stato.