13 Oct, 2025 - 17:00

Narni, furti di rame alla stazione: arrestato 20enne dopo inseguimento

Narni, furti di rame alla stazione: arrestato 20enne dopo inseguimento

Un ragazzo straniero di 20 anni è stato arrestato dai Carabinieri dopo un inseguimento tra i binari e le vie attigue alla stazione di Narni Scalo. Il giovane, sorpreso con tre borsoni colmi di grondaie e discendenti in rame appena asportati dallo scalo ferroviario, è accusato di furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La refurtiva è stata recuperata e restituita agli aventi diritto.

Il blitz alla stazione: arrestato a seguito di una segnalazione e dopo un inseguimento

È stata una passante ad attivare la macchina dei soccorsi attraverso una segnalazione: la donna ha infatti visto un ragazzo scendere dal tetto dell’immobile ferroviario con un borsone e ha chiamato il NUE 112. In pochi minuti sul posto è arrivata la pattuglia del Pronto Intervento dei Carabinieri di Narni Scalo, supportata dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Amelia. All’avvistamento dei militari, il giovane si è dato alla fuga lasciando sul marciapiede tre borsoni: all’interno, secondo gli accertamenti, c’erano gronde e pluviali in rame smontati poco prima dalla struttura.

L’inseguimento, la colluttazione e l’arresto a Narni del 20enne per furto di rame

La fuga è durata poco. Il 20enne ha tentato di nascondersi tra le pertinenze della stazione, ma è stato individuato da un secondo equipaggio arrivato in ausilio. Nel tentativo di sottrarsi al controllo, avrebbe opposto resistenza ingaggiando una breve colluttazione con uno dei militari, rimasto ferito in modo lieve: per lui è stata emessa una prognosi di sette giorni. Il giovane, identificato come cittadino albanese senza fissa dimora e con precedenti, è stato fermato e dichiarato in arresto. I Carabinieri hanno quindi inventariato la refurtiva e l’hanno restituita agli aventi diritto, mettendo in sicurezza l’area interessata dal furto.

La convalida del giudice e la misura cautelare

Dopo una notte in camera di sicurezza, nella mattinata di sabato si è tenuto il rito direttissimo. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per il 20enne il divieto di dimora nella provincia di Terni come misura cautelare. Il fascicolo è ora nella fase delle indagini preliminari, durante le quali verranno approfondite dinamiche e responsabilità, anche per verificare eventuali collegamenti con altri episodi analoghi sul territorio. Si ricorda che, fino a un’eventuale condanna definitiva, l’indagato deve essere considerato innocente.

Focus sicurezza: rame nel mirino e controlli sul territorio

Il furto di rame resta una piaga per infrastrutture e servizi pubblici. L’episodio di Narni Scalo riaccende l’attenzione sui controlli nell’area ferroviaria e nelle adiacenze, con l’Arma impegnata a presidiare punti sensibili e a raccogliere segnalazioni dai cittadini. In caso di movimenti sospetti, l’indicazione è di contattare immediatamente il 112, come avvenuto in questo caso, rivelatosi decisivo per bloccare il presunto responsabile.

L’“oro rosso” sotto attacco: il rame è ancora l'obiettivo preferito dei ladri 

Il rame resta altamente appetibile per le bande e il motivo è semplice: è indispensabile nella transizione energetica (cablaggi, rinnovabili, auto elettriche) e facile da riciclare. Una filiera parallela lo immette quindi sul mercato clandestino, spesso mescolandolo a rottami regolari e indirizzandolo anche verso canali esteri.

Emblematico il colpo messo a segno tra sabato 27 e domenica 28 settembre nella zona industriale della Paciana, a Foligno: almeno tre persone con il volto coperto avrebbero disattivato la videosorveglianza, forzato un capannone di un’azienda di impianti elettrici e portato via quattro bobine – alcune di grandi dimensioni – per un valore stimato di circa 30 mila euro, caricate su un furgone verosimilmente rubato. Un’azione rapida e, secondo i primi riscontri, pianificata nei dettagli.

Tra le contromisure allo studio: tracciabilità dei lotti, marcature invisibili e rafforzamento dei controlli presso i centri di raccolta, per arginare un fenomeno che produce danni economici ingenti oltre al rischio di interruzioni nei servizi.

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Giorgia Sdei
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