Hanno 70 e 77 anni i due uomini che nel pomeriggio di giovedì scorso sono stati denunciati con l'accusa di ricettazione da parte dei Carabinieri di Narni. Secondo quanto riferito dai militari, i due sono stati fermati durante un controllo di routine, mentre viaggiavano a bordo di un'auto. All'interno del mezzo sono stati rinvenuti dei sistemi di videosorveglianza risultati poi rubati.
La scoperta del materiale è avvenuta nel corso di un servizio di controllo del territorio. I due anziani, entrambi residenti nella provincia, sono stati fermati mentre viaggiavano a bordo dell’autovettura del 77enne.
Fermati, si sono mostrati guardinghi ed insofferenti, un atteggiamento sospetto che ha indotto i militari ad approfondire le verifiche, sottoponendoli a perquisizione personale e veicolare. Nel corso dell’attività, all’interno del bagagliaio, sono stati rinvenuti apparati per sistemi di videosorveglianza, il cui valore complessivo si aggira sui 3mila e 500 euro.
Materiali di cui i due non hanno saputo spiegare la provenienza. A quel punto sono scattati ulteriori accertamenti che hanno permesso di appurare che il materiale elettronico era riconducibile ad un’azienda specializzata con sede a Foligno (PG), che ne aveva denunciato l’ammanco all’inizio del mese.
Per i due è così partita la denuncia per ricettazione mentre la refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari. Inoltre su richiesta del Comando Arma procedente, il Questore di Terni, Michele Abenante, ha anche emesso la misura dell’avviso orale per il 70enne, che è già gravato da precedenti.
La ricettazione rappresenta un reato contro il patrimonio. Nel nostro ordinamento è disciplinata dall'articolo 648 del Codice Penale che punisce chi, con il fine di procurare per sé o ad altri un profitto, acquista, riceve o occulta denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto. Nel caso di cui sopra, da un furto. La pena prevista per chi commette il reato di ricettazione, consiste nella reclusione da uno a quattro anni e in una multa da 3mila a 6mila euro. La pena è aumentata se il fatto è commesso nell'esercizio di un'attività professionale.
Se il fatto è considerato di particolare tenuità, si applica la pena della reclusione fino a sei anni e della multa sino a euro mille euro nel caso di denaro o cose provenienti da delitto e la pena della reclusione sino a tre anni e della multa sino a euro 800 nel caso di denaro o cose provenienti da contravvenzione. A dimostrazione della diffusione di questo reato, ci sono le numerose cronache.
A Perugia, soltanto un paio di settimane fa, altre quattro persone sono state denunciate per ricettazione. La dinamica è molto simile a quanto accaduto a Narni. Gli agenti della Squadra Volante perugina, avevano fermato un'auto sospetta durante i soliti controlli.
All'interno del veicolo erano stati rinvenuti diversi articoli alimentari e per la cura della persona, ritenuti provento di furto. La merce è stata sequestrata dagli operatori che hanno consegnato parte del materiale alla Caritas di Perugia. I quattro soggetti, residenti fuori regione, invece, sono stati accompagnati in Questura dove, al termine delle attività di rito, sono stati deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione. Nei loro confronti il Questore ha anche adottato la misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Perugia per i prossimi quattro anni.
A luglio scorso, a Terni, anche due ragazze minorenni erano state arrestate con l'accusa di ricettazione in concorso e detenzione ai fini di spaccio di sostante stupefacenti. Presso la loro abitazione i Carabinieri avevano trovato un ingente quantitativo di diverse droghe oltre ai documenti documenti di identità di altre persone che ne avevano denunciato la scomparsa. Le due giovani sono state affidate a una comunità.