Per la prima volta in quasi trent’anni, nel 2025 Perugia entra nel circuito nazionale di Monumenti Aperti, una delle più importanti iniziative culturali italiane. Il 17 e 18 maggio, infatti, i cancelli del complesso monumentale di Santa Giuliana si apriranno al pubblico per un evento che unisce arte, storia e teatro. Un debutto che segna un momento significativo per la città e si inserisce in un contesto nazionale in fermento, con 87 città e 800 monumenti coinvolti in tutta Italia.
Svelare ciò che è stato nascosto, raccontare ciò che il tempo ha coperto con la polvere della dimenticanza: è questo il cuore di Monumenti Aperti, che nel 2025 fa tappa anche a Perugia con un evento destinato a lasciare il segno. Il protagonista sarà il complesso monumentale di Santa Giuliana, straordinario esempio di architettura cistercense e luogo simbolo della città dal 1253.
L’antico monastero, oggi sede della Scuola Lingue Estere dell’Esercito, aprirà le sue porte per un fine settimana all’insegna della scoperta e dell’emozione. Ma non si tratterà di una semplice visita: grazie al lavoro della compagnia Rinoceronte Teatro, il percorso sarà teatralizzato, trasformando l’esperienza in un viaggio immersivo tra spiritualità, architettura e memoria collettiva.
Monumenti Aperti sarà quindi una straordinaria occasione per restituire ai cittadini la consapevolezza del loro patrimonio culturale. I visitatori potranno aggirarsi tra il chiostro progettato da Matteo Gattapone, visitare la sala della badessa, incontrare personaggi storici in abito d'epoca e lasciarsi trasportare in un racconto vivo, capace di unire conoscenza e suggestione. Un modo nuovo e coinvolgente per riscoprire uno dei gioielli meno noti della città.
Monumenti Aperti è nato nel 1997 a Cagliari con l’obiettivo di valorizzare siti culturali poco noti o normalmente inaccessibili, coinvolgendo le comunità locali nella loro riscoperta. A distanza di quasi trent’anni, l’iniziativa ha raggiunto numeri straordinari: nel 2025 saranno 800 i monumenti aperti in 87 città di 19 regioni italiane. Il titolo scelto per questa ventinovesima edizione, "Dove tutto è possibile", sintetizza il potere evocativo della cultura come spazio di incontro e rigenerazione.
Tra maggio e novembre, decine di luoghi normalmente nascosti si trasformeranno in centri pulsanti di vita e creatività. Dai tesori archeologici della Sardegna alla Basilica sotterranea di Porta Maggiore a Roma, dal Teatro Romano di Chieti alle pietre d’inciampo del Ghetto di Venezia, ogni tappa sarà una finestra su storie dimenticate, custodite nel cuore dell’Italia. E il merito è anche dei protagonisti sul campo: oltre 20.000 tra studenti e volontari guideranno le visite e animeranno le attività, trasformando i monumenti in luoghi vivi e narranti.
Il modello partecipativo di Monumenti Aperti è ciò che lo rende unico nel panorama nazionale. Come ha dichiarato Massimiliano Messina, presidente di Imago Mundi, "Monumenti Aperti è uno spazio dove i sogni si fanno realtà, grazie al lavoro condiviso di scuole, enti locali, associazioni e cittadini". Il progetto, sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e patrocinato dalle massime istituzioni italiane ed europee, è anche un potente strumento educativo, che stimola nei più giovani il senso di appartenenza e di responsabilità verso il proprio patrimonio.
In Umbria, in particolare, la partecipazione di Perugia rappresenta un importante segnale di apertura e valorizzazione culturale. Il patrocinio del Comune e della Regione sancisce la volontà di investire in progetti che uniscono memoria, bellezza e coinvolgimento civico. Un'opportunità per la città di riscoprirsi attraverso i suoi luoghi, di intrecciare passato e futuro, e di guardare alla cultura non come a un'eredità statica, ma come a un bene vivo, condiviso e in continua trasformazione.