Un venerdì mattina di grande apprensione per la comunità di Montone, dove un violento incendio ha interessato un rimessaggio di proprietà di un’azienda edile situato nella tranquilla località di Corlo. L’allarme è scattato nelle prime ore della giornata, quando una densa colonna di fumo nero, visibile anche a distanza, ha iniziato a levarsi dalla struttura, mettendo in allerta i residenti e i passanti della zona.
Sul posto sono intervenuti con estrema rapidità i Vigili del Fuoco del distaccamento di Città di Castello. Al loro arrivo, le fiamme avevano già avvolto buona parte del deposito, alimentate dai materiali presenti all’interno. La priorità assoluta delle squadre di soccorso è stata quella di circoscrivere il rogo per evitare il cosiddetto effetto domino: la struttura colpita si trova infatti in una zona dove sono presenti altre costruzioni e diversi mezzi pesanti parcheggiati, che avrebbero potuto trasformare l'incidente in un disastro di proporzioni ben più vaste. Grazie alla perizia dei pompieri, l’incendio è stato isolato prima che potesse intaccare gli edifici limitrofi. Particolarmente provvidenziale è stato il salvataggio di un escavatore: il mezzo meccanico, situato a pochi metri dal cuore del rogo, era già lambito dal calore intenso e solo il getto d’acqua tempestivo ha impedito che venisse ridotto a un ammasso di lamiere.

Nonostante il successo nel contenimento delle fiamme, il bilancio dei danni all’interno del rimessaggio resta pesante. Il fuoco ha completamente distrutto materiali di consumo, attrezzature specifiche da cantiere e macchinari minori che si trovavano all’interno della struttura al momento del divampare delle fiamme. Al termine delle operazioni di spegnimento, i Vigili del Fuoco hanno proceduto alla bonifica dell’area e alla verifica della stabilità delle mura perimetrali. Fortunatamente, non si registrano feriti o persone intossicate dal fumo. Al momento del rogo, nessuno si trovava all’interno dei locali, un fattore determinante che ha evitato conseguenze tragiche.
Le cause del rogo sono tuttora in fase di accertamento. Una volta messe in sicurezza le strutture, i tecnici dei Vigili del Fuoco hanno avviato i primi rilievi per determinare l’esatta dinamica dell’accaduto. Non si esclude alcuna pista: dal cortocircuito elettrico all'autocombustione di alcuni materiali, fino a cause di natura esterna. Nelle prossime ore, le relazioni tecniche forniranno un quadro più chiaro su quanto avvenuto in questa difficile mattinata nel comune altotiberino.
Un violento incendio, nei primi giorni di Novembre era divampato in un’autorimessa situata in strada della Selva, nel narnese. L'allarme era stato lanciato intorno alle 4 del mattino dalla donna che gestisce la struttura. I vigili del fuoco sono intervenuti prontamente con tre mezzi, due provenienti da Terni e uno da Amelia, ingaggiando lunghe operazioni per domare le fiamme. Significativo il bilancio del rogo: due mezzi agricoli e un camper, parcheggiati nell'area coperta dell'autorimessa, sono stati completamente divorati dal fuoco. Anche la struttura stessa ha subito danni ingenti. Il tempestivo intervento dei pompieri ha permesso di circoscrivere l'area interessata, evitando che le fiamme si propagassero ad altri veicoli posteggiati nelle vicinanze. Qualche giorno dopo a Castiglione del Lago, sempre in un'autorimessa, precisamente nella frazione di Laviano, era divampato un incendio che aveva completamente distrutto due automobili parcheggiate all'interno; i Vigili del Fuoco erano intervenuti prontamente per domare le fiamme, evitando che si estendessero.