03 Apr, 2025 - 13:00

Montefalco, al Complesso di San Francesco arriva la mostra “Graffiti dell’Umbria”

Montefalco, al Complesso di San Francesco arriva la mostra “Graffiti dell’Umbria”

13 aprile al 15 giugno 2025 il Complesso museale di San Francesco a Montefalco ospita una tappa inedita e affascinante della mostra diffusa "Graffiti dell’Umbria. Scritture spontanee medievali e moderne", che per la prima volta porta sotto i riflettori un patrimonio tanto effimero quanto rivelatore: i graffiti lasciati da mani anonime lungo i secoli, tra l'VIII e il XVII secolo, incisi sulle pareti di luoghi sacri, sentieri del pellegrinaggio e architetture quotidiane dell’Umbria. Una memoria marginale e dimenticata, ma oggi più che mai rivelatrice.

"Graffiti dell'Umbria" a Montefalco: un patrimonio riscoperto tra le pieghe del tempo

L’Umbria si racconta anche attraverso i suoi silenzi e i graffiti medievali e moderni sono tra le testimonianze più discrete e sorprendenti del passato. Spesso relegati ai margini dello sguardo, queste scritture spontanee - brevi invocazioni, date, nomi, simboli religiosi o figurazioni enigmatiche - parlano con una voce potente di chi ha attraversato i luoghi prima di noi. La mostra è frutto di un ampio lavoro di ricerca coordinato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria e promosso dal progetto europeo Graff-IT e vuole rendere visibile ciò che per secoli è rimasto invisibile.

A Montefalco il percorso espositivo accoglie fotoriproduzioni, trascrizioni, traduzioni e contesti d’origine dei graffiti raccolti in diversi luoghi dell’Umbria: da chiese rurali a eremi, da mura cittadine a piccoli oratori. Ogni graffito restituisce un frammento di umanità, affiorato tra il sacro e il quotidiano.

Una mostra che parla al presente

Non è un caso che questa mostra abbia scelto Montefalco per la sua nuova tappa: la cittadina, nel cuore del Sagrantino, è essa stessa crocevia di storie, spiritualità e arte. "La mostra 'Graffiti dell’Umbria' consente di esplorare un sostrato di informazioni fino ad oggi poco conosciuto, sia dagli esperti che dagli appassionati d'arte", dichiara l’assessore alla cultura Daniele Morici. "I graffiti, impressi dalla mano di anonimi e viandanti sui dipinti e le pareti di edifici di culto o di altra natura, richiamano l'immaginario di uomini e donne del passato", prosegue Morici. "Rivelandosi una fonte d'eccezionale freschezza, capace di proiettare il fruitore odierno oltre la cosiddetta storia ufficiale e ricostruire il vissuto, anche psicologico, di chi ci ha preceduti". 

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L’inaugurazione del 13 aprile vedrà la partecipazione di esperti e studiosi che da anni lavorano a questo progetto ambizioso. Pier Paolo Trevisi, curatore della mostra, Carlo Tedeschi, responsabile scientifico del progetto Graff-IT, Simone Allegria, ricercatore e storico del Medioevo, e Romano Cordella, profondo conoscitore della storia umbra. Le loro voci aiuteranno i visitatori a comprendere come leggere questi segni, apparentemente semplici, ma intrisi di vita.

Una narrazione corale tra archeologia, linguaggio e spiritualità

Ciò che rende unica questa esposizione è la sua natura diffusa e interdisciplinare. Già approdata in altre città umbre - Foligno, Perugia, Nocera Umbra, Trevi, Collazzone, Vallo di Nera - la mostra si arricchisce ad ogni tappa, restituendo al pubblico non solo le testimonianze materiali, ma anche una metodologia di indagine nuova, che unisce archeologia, linguistica storica, antropologia e filologia.

Il graffito, spesso considerato marginale o addirittura vandalico, diventa qui fonte storica primaria, capace di raccontare la devozione popolare, l'identità collettiva, la presenza femminile nei luoghi sacri, le rotte dei pellegrinaggi, le paure, le speranze. Un codice non ufficiale, ma per questo ancora più autentico.

Dal 13 aprile al 15 giugno la mostra "Graffiti dell'Umbria" al Complesso di San Francesco a Montefalco

Visitare la mostra è anche un modo per riscoprire il paesaggio culturale umbro con occhi nuovi. Ogni graffito è una soglia: tra passato e presente, tra anonimia e memoria, tra arte e vita. E, come ogni buona mostra, quella di Montefalco non si limita a esporre, ma invita a interrogarsi: cosa significa lasciare traccia? Quale memoria conserviamo nei luoghi? Quale storia raccontano le parole incise da chi non aveva voce nei documenti ufficiali?

Per chi ama l’Umbria, la sua storia e la sua anima più profonda, "Graffiti dell’Umbria" al Complesso di San Francesco a Montefalco non è solo un appuntamento culturale: è un viaggio, intimo e collettivo, tra le pieghe nascoste del tempo.

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Giorgia Sdei
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