Un impianto agrivoltaico da 11,5 megawatt, esteso quanto oltre 30 campi da calcio, sorgerà tra Montecastrilli, San Gemini e Narni. La decisione, formalizzata con un provvedimento della Direzione Regionale Governo del Territorio, ha scatenato una dura reazione del presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi. Il progetto, proposto dalla società AG6 S.r.l. di Rovigo e approvato attraverso una conferenza dei servizi, è stato autorizzato con procedura semplificata, saltando passaggi tradizionali di confronto con enti locali.
“Un atto gravissimo - tuona Bandecchi - che calpesta il territorio e ignora le istituzioni locali”.
Il provvedimento, firmato dal direttore Andrea Monsignori e pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione, dichiara l’impianto di pubblica utilità, con vincolo preordinato all’esproprio delle aree coinvolte. Prevista una cauzione di oltre 571.000 euro per la futura dismissione, oltre a opere compensative a carico del proponente. Tuttavia, per i rappresentanti del territorio, la procedura andrebbe compenetrata con gli interessi ambientale del territorio e con l'esigenza di approfondire ulteriormente l'iter autorizzativo. Ora, dunque, potrebbe scatenarsi una battaglia legale, fatta di ricorsi ai tribunali amministrativi.
Le parole del presidente della Provincia di Terni sono state nette e dure, come nell'indole del personaggio. In un video pubblicato sui social, Stefano Bandecchi - che è anche sindaco di Terni - ha attaccato frontalmente la Giunta regionale e il Partito Democratico: “Pannelli solari in Umbria, 36 campi di calcio in uno dei paesaggi più belli d'Italia, dove la natura è turismo internazionale. La Regione comandata dal PD, un partito che a parole pensa alla natura e al verde, ma che non capisce veramente nulla, ha concesso questa cosa. Sono stato completamente saltato, come tutti i sindaci. La Provincia di Terni viene trattata ancora una volta come una discarica. Non ci avete capito niente. Questo è solo il primo video di una lunga serie di battaglie”.
Una posizione che, seppur espressa coi soliti toni duri e diretti, evidenzia un malessere istituzionale profondo. Bandecchi avrebbe voluto un maggiore coinvolgimento della Provincia di Terni nella procedura autorizzativa, dato anche il lungo passaggio elettorale che ha cambiato la guida di Palazzo Bazzani. Un tema, questo, già sollevato dal sindaco di Montecastrilli Riccardo Aquilini, tra i primi a segnalare le criticità del progetto.
Il primo cittadino di Montecastrilli aveva scritto lo scorso gennaio al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al Governo per fermare l’autorizzazione. “Il progetto - aveva dichiarato Aquilini - contrasta con il nostro piano regolatore e mette a rischio il turismo lento che stiamo cercando di promuovere anche grazie a un cammino escursionistico di 80 chilometri, unico al mondo. Non possiamo accettare una distesa di pannelli che deturpa il paesaggio, tutelato dall’articolo 9 della Costituzione”.
Secondo il Comune, le dimensioni dell’impianto - pari a 16 ettari, ovvero oltre 30 campi di calcio - non sono compatibili con l’identità rurale del territorio. Il progetto interessa anche i Comuni di San Gemini e Narni, in parte per le opere connesse, ma nessuna delle tre amministrazioni comunali coinvolte avrebbe dato parere favorevole in via formale.
La vicenda si inserisce in un contesto regionale segnato da crescenti tensioni sul fronte della transizione energetica. Non è la prima volta che l’Umbria si confronta con proteste contro impianti di grande scala.
L'assessore regionale all'ambiente Thomas De Luca sta lavorando alla stesura della nuova legge sulle aree idonee, che contiene delle limitazioni per le società che propongono progetti agrivoltaici per far sì che non si tratti di progetti speculativi. La Regione dell'Umbria, infatti, intende favorire con la nuova normativa una integrazione degli obiettivi legati alla transizione e all'autosufficienza energetica con quelli di sostenibilità e compatibilità ambientale.