02 Jun, 2025 - 08:10

Paura sul Monte Cucco: escursionista soccorsa dal SASU e dall'elisoccorso Nibbio 01

Paura sul Monte Cucco: escursionista soccorsa dal SASU e dall'elisoccorso Nibbio 01

Un’escursione che poteva trasformarsi in tragedia. È quanto accaduto ieri mattina sul Monte Cucco, in Umbria, dove una giovane escursionista è rimasta ferita lungo il sentiero 229, che da Val di Ranco conduce a Passo Poraia. L’allarme è scattato poco dopo l’infortunio, quando la donna, impossibilitata a proseguire autonomamente, ha richiesto aiuto. Tempestivo e coordinato è stato l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria (SASU), coadiuvato dall’elisoccorso regionale “Nibbio 01”. Decisivo anche il supporto del Gruppo Mountain Bike di Gualdo Tadino, che ha affiancato le squadre nelle operazioni di recupero in una zona particolarmente impervia.

Le operazioni di salvataggio

Le operazioni si sono svolte con estrema precisione. Le squadre del SASU hanno raggiunto l’escursionista ferita, stabilizzandola sul posto. Successivamente è stato elitrasportato un tecnico del soccorso alpino per facilitare le manovre di recupero e garantire il trasporto in sicurezza della donna. Immobilizzata su una speciale barella, la paziente è stata trasportata all’ospedale di Perugia per accertamenti diagnostici e le cure del caso.

A rendere possibile un salvataggio così rapido ed efficace è stato, ancora una volta, il sistema integrato di emergenza dell’Umbria, in cui operano sinergicamente professionisti altamente qualificati. Tra questi spiccano gli uomini e le donne del SASU, da anni presidio fondamentale per la sicurezza degli amanti della montagna. A loro si affianca il sofisticato elisoccorso “Nibbio 01”, attivo 24 ore su 24, capace di intervenire anche nelle aree più impervie grazie alla base operativa presso l’aeroporto di Foligno.

L’episodio di ieri ricorda, ancora una volta, quanto sia importante affrontare la montagna con prudenza, adeguata preparazione e con la consapevolezza dei rischi che ogni sentiero può nascondere, anche quelli più noti o apparentemente semplici.

Cos'è il SASU: un presidio essenziale per la sicurezza in montagna

Il Soccorso Alpino e Speleologico Umbria (SASU) rappresenta una delle articolazioni regionali del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), istituzione di pubblica utilità nata per garantire il soccorso sanitario, tecnico e logistico in ambienti ostili, impervi e difficilmente accessibili con i mezzi tradizionali. Il SASU è operativo su tutto il territorio umbro e interviene in particolare in contesti montani, carsici, in grotte, forre, ma anche in occasione di calamità naturali o incidenti complessi.

Composto da volontari altamente specializzati, il SASU riunisce alpinisti, speleologi, tecnici del soccorso, medici e infermieri, tutti formati attraverso percorsi di addestramento continui e certificati. Il loro intervento è fondamentale quando si tratta di soccorrere persone infortunate, disperse o bloccate in luoghi impervi dove l’intervento delle normali ambulanze o dei vigili del fuoco non è sufficiente. In coordinamento con il 118, le forze dell’ordine e la Protezione Civile, il SASU garantisce una risposta rapida ed efficace, spesso determinante per salvare vite umane.

“Nibbio 01”, l’elisoccorso dell’Umbria: tecnologia e competenza al servizio dei cittadini

Il cuore pulsante del sistema di emergenza-urgenza dell’Umbria risponde al nome di “Nibbio 01”, l’elicottero adibito al servizio di elisoccorso regionale. La base operativa si trova presso l’aeroporto di Foligno, da dove il mezzo decolla in pochi minuti per raggiungere anche i luoghi più remoti del territorio. Equipaggiato con le più moderne tecnologie di bordo, “Nibbio 01” è in grado di volare anche in condizioni complesse, operando interventi sanitari, tecnici e di recupero in ambienti ostili o difficilmente raggiungibili da terra.

Il servizio è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con un’equipe composta da pilota, copilota, medico e infermiere specializzati nel soccorso in ambienti impervi. Questo assetto operativo garantisce prontezza, rapidità e competenza, elementi essenziali per gestire emergenze dove ogni secondo può fare la differenza. L’elisoccorso non si limita al semplice trasporto: a bordo vengono effettuate manovre salvavita, stabilizzazioni e trattamenti avanzati, come nel caso dell’escursionista soccorsa sul Monte Cucco.

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Lorenzo Farneti
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