Una data che segna una svolta per la mobilità regionale. Dal 5 gennaio 2026, i nuovi convogli Minuetto elettrici entreranno ufficialmente in servizio sulla Ferrovia Centrale Umbra, mentre proseguono i lavori di ammodernamento verso Terni. Un traguardo atteso, che arriva a coronamento di un percorso complesso e che riaccende i riflettori sul futuro del trasporto su rotaia nel Cuore verde d’Italia. A sottolineare il momento è il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Enrico Melasecche, vicepresidente della commissione Trasporti ed ex assessore alle Infrastrutture, che parla senza mezzi termini di “un risultato storico frutto di visione strategica della Giunta di Centrodestra”.
Un annuncio che va di pari passo con un altro avanzamento tecnologico significativo: nei giorni scorsi si sono infatti concluse con successo le prove di implementazione del sistema ERTMS/ETCS sulla linea Terni–Sulmona, un tassello fondamentale per l'ammodernamento di quel corridoio. Anche lì, i treni della serie Minuetto sono destinati a sostituire le storiche e vetuste automotrici ALn 776, in un processo di rinnovamento che punta a migliorare servizio, sicurezza e attrattiva.
La soddisfazione di Enrico Melasecche è palpabile e travalica la semplice notizia di calendario. Il consigliere leghista ricostruisce un percorso a tratti epico, partendo da una situazione di degrado. “Si tratta di convogli che nel 2019, all’insediamento della Giunta Tesei, abbiamo ereditato vandalizzati e cannibalizzati, fermi a Umbertide, con una ferrovia ridotta a una pioppeta”, racconta. Il recupero funzionale non è stato una semplice operazione di manutenzione, ma una sfida tecnica e amministrativa: “Riportarli in esercizio ha richiesto coraggio, passione, idee chiare, schiena dritta e una professionalità tecnica di altissimo livello. Nulla è stato semplice, nulla è stato scontato”.
Oltre all’aspetto funzionale, Melasecche evidenzia la volontà di costruire un’identità visiva per questi treni, trasformandoli in ambasciatori del territorio. “Abbiamo voluto dare anche un segnale forte di identità e visione, commissionando a un noto fotografo immagini straordinarie dell’Umbria che renderanno unici questi convogli con le nuove livree”, spiega, immaginando un ruolo per i Minuetto nell’attrattiva turistica, integrato nel circuito “treno-bici” regionale.

L’entrata in servizio dei Minuetto sulla Ferrovia Centrale Umbra non è un evento isolato, ma si inserisce in un mosaico più ampio di interventi. Da un lato il rinnovo del parco rotabile con i Minuetto, dall’altro l’ammodernamento dell’infrastruttura tecnologica. Due facce della stessa medaglia, che puntano a restituire competitività e dignità al trasporto ferroviario locale. Melasecche delinea i prossimi passi: “Il prossimo passo sarà la conclusione ad aprile prossimo dei lavori strutturali sulla tratta verso Terni e il trasferimento del cantiere a Città di Castello per avviare i lavori in direzione Sansepolcro”.
Tuttavia, il tono del consigliere di opposizione si fa aspro quando guarda ad altri cantieri fermi. Attacca senza remore: “Molti dei progetti che abbiamo voluto, messo a terra e finanziato nel quinquennio 2019-2024 stanno oggi andando a buon fine. Altri, come il Nodo di Perugia, la Medioetruria, la stazione aeroporto, purtroppo, sono stati bloccati da invidia politica, ignoranza tecnica e ideologia irresponsabile”. Una frecciata chiara all’attuale maggioranza, cui contrappone la concretezza del risultato ottenuto sui Minuetto. “Questa - conclude Melasecche - è la miglior risposta alle tante interviste ciarliere degli esponenti dell’attuale maggioranza, ricche di piccole e grandi bugie. Gli umbri più attenti sapranno giudicare”.
Con l’avvio del servizio dei nuovi treni, si apre ora una fase di vigilanza. “Ora guai a chi si permetterà di vandalizzare questi treni”, avverte Melasecche, chiamando in causa Trenitalia e le autorità competenti per garantire “integrità, decoro e attrattività”.

Mentre la Ferrovia Centrale Umbra si appresta a ricevere i suoi nuovi treni, un processo analogo e tecnologicamente ancora più avanzato sta prendendo forma lungo la dorsale Terni–Sulmona. Il completamento delle prove di implementazione del sistema ERTMS/ETCS segna una tappa decisiva per questa linea strategica. L’intervento, che rientra in un investimento complessivo superiore ai 220 milioni di euro, è finalizzato a una trasformazione radicale delle condizioni di esercizio.
L’obiettivo dichiarato è incrementare in modo sostanziale la regolarità, la capacità e la sicurezza della linea. Il sistema ERTMS di Livello 2 “Stand Alone”, privo del tradizionale segnalamento laterale, rappresenta lo standard europeo più evoluto, in grado di ottimizzare i flussi di traffico e ridurre i rischi. Questo ammodernamento tecnologico è la premessa indispensabile per la prossima, progressiva sostituzione del parco rotabile storico: le iconiche ma ormai obsolete automotrici ALn 776 lasceranno infatti il posto agli stessi convogli Minuetto che debutteranno a gennaio in Umbria.

È un salto generazionale che interessa sia i treni che l’infrastruttura stessa, un binomio imprescindibile per ridare competitività al trasporto su rotaia in quelle aree. La partita per il rilancio delle ferrovie umbre e di questo corridoio abruzzese è quindi solo all’inizio, ma il 5 gennaio 2026 segnerà, nelle intenzioni dei suoi promotori, il giorno in cui un pezzo di futuro ha finalmente preso il largo, correndo sui binari di casa.