L’arrivo del primo fine settimana di settembre segna il ritorno dell’alta pressione sull’Italia centro‑meridionale. In Umbria, dopo una settimana iniziata con qualche temporale, i giorni 5‑6‑7 settembre 2025 si preannunciano all’insegna del bel tempo.
La protezione civile regionale e i principali siti meteorologici concordano sul fatto che un promontorio di matrice africana si sia affermato sul Mediterraneo centro‑occidentale, garantendo tempo stabile e temperature in crescita. Di seguito un quadro dettagliato delle condizioni attese.
Secondo il bollettino della Protezione Civile, venerdì 5 settembre saranno poche le nubi in Umbria. Il cielo resterà in prevalenza sereno e solo nel pomeriggio transiterà qualche innocua nuvola. I venti soffieranno deboli dai quadranti occidentali e le temperature rimarranno stazionarie, senza variazioni significative.
Sul piano sinottico, l’Umbria beneficerà della protezione di un promontorio subtropicale che continua a interessare il Mediterraneo centro‑occidentale. Questa struttura anticiclonica garantisce cieli quasi sempre sereni e contribuisce a mantenere l’aria secca. La tendenza per i giorni successivi preannuncia condizioni di tempo stabile con qualche nube pomeridiana e un rialzo dei valori massimi.
L’alta pressione africana sarà ancora protagonista nel weekend. Le previsioni nazionali riportano che sabato 6 settembre il cielo sarà sereno o poco nuvoloso su gran parte del Paese; nel pomeriggio potranno svilupparsi locali addensamenti sui rilievi ma senza piogge. Le temperature al Centro‑Sud, e quindi anche in Umbria, si manterranno sopra la media, con valori spesso superiori ai 30 °C e punte fino a 33‑35 °C nelle aree interne. I venti resteranno deboli, con qualche rinforzo di Maestrale limitato al basso Adriatico.
Per domenica 7 settembre i meteorologi prevedono tempo soleggiato su quasi tutte le regioni. Solo il Piemonte potrebbe vedere nubi più consistenti, mentre in Sardegna e Sicilia sono attese leggere velature. In Umbria le condizioni dovrebbero restare stabili con un ulteriore lieve aumento termico. La presenza dell’anticiclone porterà venti deboli e cielo in prevalenza sereno.
Il bollettino di Vivere Assisi riporta alcuni estremi osservati giovedì 4 settembre, utili per capire le zone più calde e più fresche della regione. Le temperature massime hanno toccato i 29,9 °C ad Attigliano, i 29,6 °C a Baschi e i 28,7 °C a Passignano sul Trasimeno. Le minime più basse sono state registrate a Cascia (11,6 °C), Monteleone di Spoleto (12 °C)e Poggiodomo (12,4 °C). I comuni più ventosi, invece, sono stati Costacciaro e Scheggia e Pascelupo con 43 km/h, seguiti da Gualdo Tadino con 42 km/h.
Per avere un riferimento climatico, i dati storici del sito Climate‑Data indicano che nella prima decade di settembre la temperatura media giornaliera in Umbria è di circa 20 °C, con massime attorno a 25 °C e minime tra 14 e 15 °C. Le precipitazioni medie del 6 settembre sono dell’ordine di 1 mm, mentre il 7 settembre salgono a circa 2,9 mm. La durata media del soleggiamento è di oltre 10 ore. Questi valori confermano che la regione, in questo periodo, gode di un clima ancora marcatamente estivo.
Gli esperti sottolineano che l’anticiclone africano continuerà a influenzare l’Italia anche nei primi giorni della settimana successiva. Eventuali annuvolamenti potrebbero interessare il Centro a partire da lunedì 8 settembre, ma gli aggiornamenti indicano che l’estate settembrina potrebbe proseguire ancora qualche giorno. I cittadini e i turisti che si trovano in Umbria nel weekend dovranno dunque fare i conti soprattutto con il caldo e il sole: è consigliabile idratarsi adeguatamente, proteggersi dai raggi UV nelle ore centrali e tenere conto dell’escursione termica tra il giorno e la notte, specie nelle località collinari.
Sul versante agricolo e ambientale, la stabilità atmosferica e la scarsa pioggia favoriranno la maturazione delle colture tardive ma potrebbero aumentare il rischio di stress idrico per il suolo. Le minime piuttosto fresche registrate nei comprensori appenninici suggeriscono tuttavia di non abbassare la guardia in vista delle prime perturbazioni autunnali, attese dopo il 9 settembre secondo alcuni modelli.