Tra il profumo intenso del tartufo bianco e la folla di visitatori che anima in questi giorni la 44ª Mostra Mercato del Tartufo, la giornata di oggi ha riservato una sorpresa inattesa: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è stato avvistato intorno alle ore 13 in Piazza Quaranta Martiri, in compagnia di una signora, per una passeggiata nel cuore della città.

L’esponente della Lega, sorridente e rilassato, ha spiegato di trovarsi a Gubbio per due giorni di vacanza, approfittando dell’evento più rappresentativo della stagione autunnale umbra. Ma tra un assaggio e qualche stretta di mano, non è mancato un accenno ai temi politici e infrastrutturali che riguardano da vicino il territorio.
Sollecitato a rilasciare una breve dichiarazione, il ministro Salvini ha confermato di voler affrontare il tema della Strada Statale 219 “Pian d’Assino” in un incontro con il sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, programmato per le prossime ore.
“Ne parlerò direttamente con il sindaco – ha detto Salvini – perché è una questione che merita attenzione.”, ha dichiarato il ministro, lasciando intendere che la vicenda della SS 219 potrebbe tornare presto sul tavolo del Ministero.
La Pian d’Assino è da anni una delle priorità infrastrutturali per il territorio eugubino. La strada, che collega Gubbio a Branca, Fossato di Vico e alla Perugia-Ancona, rappresenta un’arteria fondamentale ma anche una delle più pericolose dell’Umbria, tristemente nota per i numerosi incidenti mortali che vi si sono verificati: ben 26 vittime in vent’anni.
Da tempo si parla del raddoppio e del completamento del tratto fino a Mocaiana, un progetto atteso da cittadini e amministratori locali. I lavori, tuttavia, sono fermi da anni a causa di problemi di finanziamento e di lungaggini burocratiche, nonostante gli appelli di enti, associazioni e familiari delle vittime.
La presenza di Salvini a Gubbio, seppur ufficialmente “in vacanza”, ha inevitabilmente riacceso le speranze di un’accelerazione. Il ministro, da tempo impegnato in un tour di sopralluoghi in tutta Italia, non ha mai nascosto l’intenzione di sbloccare le opere ferme e dare priorità alle infrastrutture di sicurezza stradale.
L’arrivo di Salvini in Piazza 40 Martiri non è passato inosservato. Numerosi cittadini e turisti hanno riconosciuto il ministro e si sono avvicinati per stringergli la mano o scattare un selfie. Il leader della Lega si è intrattenuto con i presenti per diversi minuti, mostrando disponibilità e cordialità.

“Benvenuto a Gubbio, ministro!”, ha gridato qualcuno dei presenti. Altri hanno colto l’occasione per chiedere informazioni sulla sicurezza delle strade umbre e sulle prospettive del nuovo piano infrastrutturale del governo. Salvini, come suo solito, ha risposto con sorrisi e battute, rimandando ogni approfondimento all’incontro con il sindaco Fiorucci.
Pur non essendo una visita istituzionale, la presenza del ministro nella città dei Ceri assume un valore simbolico. Salvini ha voluto immergersi nella vita quotidiana di Gubbio, passeggiando tra gli stand del tartufo, sostando in alcuni bar del centro e chiacchierando con gli espositori.
Non si può escludere, però, che il soggiorno a Gubbio rappresenti anche un’occasione di confronto politico e amministrativo. L’attenzione al nodo viario della Pian d’Assino resta alta e l’ipotesi di un nuovo piano di interventi, con fondi specifici per la messa in sicurezza e il completamento della strada, potrebbe essere discussa proprio durante il suo colloquio con il sindaco.
Nel frattempo, la Mostra del Tartufo Bianco prosegue con grande successo. Gli stand in Piazza 40 Martiri e in Piazza San Giovanni sono presi d’assalto da visitatori e turisti provenienti da tutta Italia.

Il tartufo, simbolo identitario della città, si conferma anche strumento di promozione territoriale. Come ha ricordato il sindaco Fiorucci all’apertura della manifestazione, “Gubbio non ospita solo una mostra, ma un’esperienza: il Tartufo è la nostra identità e la nostra economia”.
Proprio in questo clima di festa, l’incontro casuale con Salvini ha dato una sfumatura inattesa alla giornata, unendo gastronomia, turismo e politica in un insolito intreccio.
L’allarme sicurezza sulla SS 219 resta alto, ma la promessa del ministro di affrontare la questione con l’amministrazione comunale riaccende la speranza di un cambiamento.
Gubbio, ancora una volta, si è mostrata accogliente e viva, capace di attrarre non solo turisti ma anche l’attenzione del governo centrale. E mentre Piazza 40 Martiri torna a riempirsi di profumi e sorrisi, resta la sensazione che – forse – questa visita informale possa segnare un passo verso una strada più sicura e un futuro più connesso per l’intero territorio.