07 Dec, 2025 - 14:38

Marsciano, 53enne trovato morto nel proprio appartamento a Spina: vani i tentativi di soccorso di 118 e vigili del fuoco

Marsciano, 53enne trovato morto nel proprio appartamento a Spina: vani i tentativi di soccorso di 118 e vigili del fuoco

Un uomo di 53 anni, originario di Roma ma da tempo residente nella frazione di Spina, è stato trovato senza vita nella propria abitazione nel pomeriggio di ieri, al termine di una giornata durante la quale non aveva più fornito alcun segnale ai suoi contatti abituali. 

A dare l’allarme è stato il proprietario dell’immobile, insospettito dalla prolungata assenza di comunicazioni da parte dell’uomo: dopo aver bussato più volte alla porta senza ricevere risposta, ha ritenuto necessario allertare le autorità. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della stazione di Marsciano, una squadra dei Vigili del Fuoco e un’ambulanza del 118.

I Vigili del Fuoco hanno provveduto a forzare l’ingresso, permettendo ai soccorritori di accedere all’appartamento. All’interno, il 53enne è stato trovato riverso a terra, ormai privo di vita. I sanitari del 118, dopo una rapida valutazione delle condizioni del corpo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, che - secondo quanto emerso dai primi accertamenti - sarebbe avvenuto diverse ore prima del ritrovamento.

Nessun segno di effrazione o di colluttazione

Nel corso del sopralluogo, i Carabinieri hanno effettuato un’accurata ricognizione degli ambienti dell’abitazione, senza rilevare alcun segno di effrazione né elementi che potessero far ipotizzare una colluttazione o un’aggressione. I locali si presentavano complessivamente ordinati, privi di anomalie evidenti o tracce riconducibili ad azioni esterne.

Le valutazioni preliminari degli investigatori sembrano orientare verso l’ipotesi di un malore improvviso, pur mantenendo - come previsto dalle procedure - un approccio di massima cautela. Fonti investigative riferiscono che “al momento non emergono elementi tali da suggerire il coinvolgimento di terzi o dinamiche violente”, in attesa degli approfondimenti medico-legali che potranno fornire un quadro più definito sulle cause del decesso.

Magistratura al lavoro per chiarire le cause del decesso

La magistratura ha disposto il sequestro della salma e l’esecuzione dell’esame autoptico, ritenuto imprescindibile per definire in modo puntuale le cause del decesso. Contestualmente, i Carabinieri stanno proseguendo le attività investigative: dalla raccolta delle testimonianze alla verifica dell’eventuale presenza di sistemi di videosorveglianza nelle aree limitrofe, fino alla ricostruzione dettagliata degli ultimi movimenti dell’uomo.

Autopsia decisiva: attese le determinazioni medico-legali

L'esame autoptico, disposto dalla magistratura e considerato un passaggio imprescindibile per l’accertamento della verità, costituisce il fulcro dell’intero iter investigativo. Attraverso l’autopsia sarà possibile ricostruire con precisione la dinamica biologica del decesso, individuando eventuali patologie acute, alterazioni organiche improvvise, fenomeni tossicologici o qualsiasi altra condizione compatibile con una morte non immediatamente spiegabile.

Le autorità giudiziarie mantengono il massimo riserbo sui tempi di conclusione delle operazioni, richiamando la necessità di “un quadro analitico completo e tecnicamente inoppugnabile” prima di avanzare qualunque ipotesi definitiva. Solo al termine dell’acquisizione dei referti peritali - che costituiranno la base scientifica e oggettiva dell’indagine - sarà possibile stabilire con certezza se il decesso sia riconducibile a un evento naturale improvviso o se, al contrario, emergano elementi che richiedano ulteriori approfondimenti investigativi.

Notizia in aggiornamento

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Francesco Mastrodicasa
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