Quello della Cascata delle Marmore è "un paesaggio culturale vivente" e lo sa bene la Pro Loco che, con la guida dell'infaticabile Manola Conti, da decenni si prende cura di questo territorio così prezioso.
L'associazione ha dato vita a una vera e propria operazione di riappropriazione che coinvolge l'intera comunità e che al principio dell'estate vedrà, è il caso di dirlo, una nuova fioritura tra orti, balconi e giardini.
La formula è efficace quanto originale: invitare i cittadini a proporre i frutti della cura del verde grazie a una serie di concorsi con tanto di giuria che premierà i migliori. Iniziative che negli anni stanno raccogliendo adesioni sempre più entusiastiche, anche da parte dei giovanissimi, innescando una sana competizione che mette insieme bellezza, decoro e promozione dei luoghi.
Si chiama "Ti invito nel mio orto" e nel 2025 questa singolare competizione giunge alla sua sesta edizione. Il concorso è nato per valorizzare la produzione ortofrutticola e recuperare il legame autentico tra uomo e natura.
"Avere un orto - spiega Manola Conti - significa avvicinarsi alla natura e ai suoi ritmi, proprio come si faceva una volta, quando l’uomo viveva in armonia con la natura, sua unica fonte di sostentamento; e chissà che non si ricominci a studiare il ciclo della luna e seguire gli antichi trucchi degli anziani o i consigli della nonna. Coltivare un orto garantisce anche effetti benefici per il nostro organismo, un impatto positivo sulla spesa familiare e consente di avere prodotti biologici a km 0".
Quella dell'orto è una cura per cui non esistono scuole, un sapere che si può solo tramandare germoglio dopo germoglio e imparare mettendolo in pratica. Negli auspici della Pro Loco questo concorso "potrebbe essere un punto di partenza per indagare e salvaguardare alcune colture autoctone che ancora vengono molto ben conservate negli orti marmoresi, per non parlare delle conoscenze sapienti sulla coltivazione che non dovremmo perdere".
A coltivare l'orto, racconta Manola Conti, ci sono anche tanti bambini e bambine e così, proprio per loro, è nato il "Premio Germoglio". Un riconoscimento a cui si è pensato "quando, nelle edizioni precedenti del concorso dedicato agli orti, abbiamo trovato ad attenderci bambini di due, tre anni carezzando i loro animali o, nel suo piccolo regno, Athena, 11 anni, occhi bellissimi e sorriso profondo, che ci ha illustrato il suo orto, raccontandoci le sementi usate, la tecnica per l’irrigazione e le varie varietà presenti nell’orto, e quando il piccolo Lorenzo di appena 3 anni metteva a terra le piantine di pomodoro e accarezzava gli animali da cortile".
"Abbiamo capito che a Marmore il seme ha germogliato" ricorda Conti constatando come a queste piccole oasi di pace, contribuiscano con amore e dedizione giovani e giovanissimi.
Infine, il concorso più longevo, quello dedicato ai balconi e ai giardini in fiore che va avanti da ben dieci edizioni. "Il concorso - dice la presidente - riguarderà l'allestimento a tema libero di balconi, terrazze, giardini, vetrine, davanzali o particolari abitativi esterni, attività commerciali, ed è stato pensato per valorizzare, ravvivare, colorare ed ingentilire l'immagine del paese di Marmore. Una promozione paesaggistica, culturale e turistica del nostro territorio, uno scrigno pieno di tesori da scoprire, custodire, tutelare e promuovere".
La giuria è composta da esperti a cui spetterà il compito di valutare impatto estetico e scenografico, varietà e composizione dei fiori e delle piante, combinazione e scelta dei colori e dei fiori e capacità di valorizzazione del luogo.