07 Oct, 2025 - 09:15

Marcia PerugiAssisi per la Pace, il 12 ottobre si prospetta una delle edizioni più partecipate di sempre

Marcia PerugiAssisi per la Pace, il 12 ottobre si prospetta una delle edizioni più partecipate di sempre

Manca meno di una settimana alla tradizionale Marcia PerugiAssisi per la Pace e la Fraternità in programma per domenica 12 ottobre. Un'occasione sempre molto sentita che quest'anno promette di essere una delle edizioni più partecipate di sempre. La partenza, fanno sapere gli organizzatori, avverà alle 9 dai Giardini del Frontone di Perugia con arrivo alle 15 alla Rocca Maggiore di Assisi e conclusione prevista per le 16.30.

L'elenco delle adesioni viene aggiornato costantemente dal sito della Marcia: al momento hanno già fatto sapere che perteciperanno oltre 500 associazioni, 190 fra scuole e università da tutta Italia e 250 enti locali. Tra le personalità confermate ci sarà anche il sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati. Con la città palestinese del resto Assisi è legata da un gemellaggio dal 1989.

"Imagine all the People" è il tema di quest'anno

"Imagine all the People" sarà il tema della Marcia di quest'anno. L'inno che John Lennon compose nel 1971 e che, in questo momento storico caratterizzato da conflitti sparsi in tutto il globo, risuona più forte che mai. Con 56 guerre attualmente in corso, il popolo della Marcia della Pace ribadirà il proprio impegno opponendo all'individualismo "un nuovo sogno di fraternità e amicizia sociale".

I valori della Marcia. La raccolta firme per il riconoscimento Unesco

Svoltasi per la prima volta il 24 settembre 1961, la Marcia è nata su impulso di Aldo Capitini, filosofo e umanista perugino. Fu lui l'"inventore" del corteo nonviolento per testimoniare la pace e la solidarietà fra i popoli, che annualmente prende piede da Perugia ad Assisi lungo un percorso di circa 24 chilometri.

Dal oltre sessant'anni centinaia di migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo hanno percorso la distanza che separa Perugia da Assisi "per promuovere il rispetto dei più importanti valori e diritti universali. Pace, diritti umani, uguaglianza, democrazia, solidarietà, dignità, libertà, giustizia, fraternità sono da sempre i valori fondanti dell'iniziativa. Le parole chiave della marcia saranno difesa dei diritti umani e soprattutto fraternità".

La Marcia in oltre sei decenni è diventata il simbolo dell'impegno di centinaia di migliaia di persone che si riconoscono in questi ideali e, tra le iniziative in corso, c'è quella di chiedere all'ONU il riconoscimento quale "patrimonio dell'umanità" della Marcia stessa. 

Nel 2025 la Marcia cadrà anche in concomitanza con una serie di anniversari che la renderanno ancora più significativa: gli 80 anni dalla Fondazione dell'ONU, i 10 anni dall'enciclica 'Laudato sì' di Papa Francesco e gli 800 anni dalla composizione del Cantico delle Creature di San Francesco.

Un faro di umanità

L'assessore alla Pace della Regione Umbria Fabio Barcaioli, in occasione della presentazione dell'iniziativa, ha annunciato che quella del 2025 "sarà una grande Marcia e l'Umbria è pronta ad ospitarla".   

Massimiliano Presciutti, presidente della Provincia di Perugia, ha sottolineato che "il 12 ottobre deve essere una PerugiAssisi di tutti contro quelli che uccidono tutti. Una marcia di tutti quelli che vogliono la fine delle guerre alle quali ci stiamo abituando".

Il sindaco di Assisi, Valter Stoppini ha definito la Marcia "un faro necessario a sollevare le coscienze. Il mondo vuole la pace e questa si costruisce giorno per giorno con gesti concreti e di fraternità".

Ci sarà la prima Marcia delle bambine e dei bambini

Tra le novità dell'edizione 2025, va segnalato che sempre nella giornta di domenica 12 ottobre, si svolgerà la prima Marcia delle bambine e dei bambini per la pace nata su proposta di Papa Francesco. "Sarà un gesto di resistenza alla crudeltà che imperversa nel mondo ed è diventata normalità" ha detto Flavio Lotti, tra gli organizzatori.

La Marcia, infine, sarà preceduta dal 9 al 12 di ottobre, dall'Assemblea dell'Onu dei Popoli, una quattro giorni per "organizzare la resistenza alla crudeltà del mondo" scrivono gli organizzatori, "un'occasione per riflettere, imparare, conoscere, discutere, confrontarsi, progettare".

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Sara Costanzi
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