Il sindaco di Betlemme, Maher Nicola Canawati, parteciperà alla Marcia della Pace 2025. L’annuncio è stato dato dal sindaco di Assisi, Valter Stoppini, nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri, martedì 23 settembre, durante la quale sono state approvate le linee programmatiche di mandato 2025-2030 e il Documento unico di programmazione.
Nel corso della seduta consiliare, il sindaco di Assisi, Valter Stoppini, ha richiamato l’attenzione sulle sofferenze provocate dai conflitti, ponendo un’attenzione particolare sulla condizione dei bambini. "Appena possibile mi recherò in visita a Betlemme", ha dichiarato Stoppini, annunciando al contempo la partecipazione del sindaco Canawati alla prossima Marcia per la Pace. L'incontro non solo conferma, ma rafforza il legame storico e simbolico tra le due città - unite da oltre trent’anni di gemellaggio - conferendo all’evento un respiro internazionale e sottolineando l’impegno concreto di Assisi nella promozione della pace e della solidarietà.
La Marcia della Pace di Assisi rappresenta da decenni l’essenza della vocazione della città come centro di spiritualità e luogo di dialogo tra i popoli. L’edizione di quest’anno assume un significato particolare grazie alla partecipazione del rappresentante istituzionale di Betlemme, che sottolinea la dimensione concreta e umanitaria della manifestazione.
L’evento non si limita a lanciare un messaggio simbolico: offre spazi di confronto reale tra amministratori locali, associazioni, comunità religiose e organizzazioni della società civile. L’obiettivo dichiarato è tradurre il concetto di pace in azioni concrete, promuovendo politiche di tutela dei diritti umani, sostegno alle popolazioni colpite da crisi e iniziative di solidarietà sia a livello locale sia internazionale.
Il Consiglio comunale ha approvato le linee programmatiche di mandato 2025-2030 che, stando alle parole del sindaco Stoppini, mirano a consolidare il ruolo di Assisi come "città della pace, della spiritualità, della bellezza e della sostenibilità".
Tra i punti salienti del programma figurano la tutela dei diritti fondamentali, politiche per la giustizia sociale, l’inclusione e misure a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione. L’amministrazione intende inoltre proseguire la rigenerazione urbana, potenziare le opportunità per i giovani e favorire investimenti che coniughino sviluppo economico e sostenibilità ambientale.
L'annuncio della visita del sindaco Stoppini a Betlemme e la conferma della presenza di Canawati ad Assisi vengono letti come gesti concreti oltre il simbolo: entrambe le amministrazioni intendono approfondire forme di collaborazione e scambio che possano tradursi in iniziative di supporto alle comunità locali, in particolare dove persistono situazioni di emergenza e fragilità sociale. L’insistenza sulla "solidarietà concreta" rientra in una prospettiva di lungo periodo, che punta a tradurre il valore della pace in interventi e progetti sostenibili.
Oltre al coinvolgimento delle istituzioni civili, la Marcia della Pace integra tradizionalmente la partecipazione di realtà religiose, associazioni e gruppi della società civile. La presenza del sindaco di Betlemme aggiunge un forte valore simbolico all’iniziativa, sottolineando l’importanza della convivenza e della cooperazione interconfessionale. Betlemme, città di rilievo per le comunità cristiane, e Assisi, culla del francescanesimo, si uniscono idealmente in un messaggio di dialogo e solidarietà che trascende le divisioni, richiamando l’attenzione sulla tutela dei diritti dei civili, con particolare riguardo ai più vulnerabili.
La partecipazione di rappresentanti istituzionali internazionali rende la Marcia della Pace 2025 un’occasione per misurare la capacità della città di tradurre impegni simbolici in politiche pubbliche efficaci. Il confronto tra amministrazioni, associazioni e cittadini è necessario per costruire percorsi concreti di assistenza e cooperazione, ma richiede anche trasparenza e programmazione. Stoppini ha ribadito la necessità di "preservare e alimentare la vocazione internazionale" della città, senza perdere di vista le esigenze quotidiane delle comunità locali.