13 Nov, 2025 - 09:40

L'associazione 'Maccabi Italia' dona un kit sportivo a Bandecchi in segno di riconoscimento per il sostegno al popolo israeliano

L'associazione 'Maccabi Italia' dona un kit sportivo a Bandecchi in segno di riconoscimento per il sostegno al popolo israeliano

Si è svolto ieri nella sede della Provincia di Terni un incontro fra il presidente e sindaco di Terni, Stefano Bandecchi e i rappresentanti dell'Associazione Maccabi Italia. Quest'ultima è l'organizzazione sportiva di ispirazione ebraica che, come si legge sul loro sito, "vuole stimolare la collaborazione tra gli atleti di tutte le realtà sportive che operano in Italia secondo la tradizione del Maccabi". A Bandecchi, Maccabi Italia ha fatto dono di un kit sportivo in segno di ringraziamento per il sostegno mostrato nei confronti del popolo israeliano. Il kit consiste in due maglie con impresso sulla schiena il nome 'Bandecchi' accompagnate da due lettere, una del Maccabi Italia e l’altra del chairman del Maccabi Word Union, la confederazione internazionale di cui fanno parte le associazioni sportive ebraiche del mondo.

Bandecchi: "Non dimentichiamo il dramma del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale"

L'associazione, che è presente in molti Paesi, è impegnata nel supportare "la realizzazione e lo sviluppo di programmi sportivi e culturali volti ad arricchire le famiglie e le comunità ebraiche in Italia". In questo senso si inserisce anche il dono che, ha spiegato il presidente di Maccabi Italia, Vittorio Pavoncello, è nato come omaggio nei confronti di Bandecchi "per le parole di sostegno che ci ha rivolto pubblicamente in un momento in cui, nella vicenda palestinese, molte erano le pressioni a cui Israele era stato sottoposto". 

Il presidente Bandecchi ha ringraziato sentitamente ed ha aggiunto "non ho mai pensato che si potesse dimenticare il dramma vissuto dal popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale. Basta leggere il diario di Anna Frank per rendersi conto della sofferenza a cui furono sottoposti. Io ho solo voluto esprimere quei concetti che ho radicati sin da bambino e che ho insegnato ai miei figli e ai mie nipoti. Sono valori improntati alla libertà di espressione e di religione, perché ognuno è libero di professarne una, ma all’interno di uno Stato laico. Il mio auspicio - ha concluso - è che gli uomini possano vivere insieme senza che si generino più mostruosità".

Ferranti: "Due popoli liberi in due Stati liberi"

All'incontro, che si è tenuto nell’ufficio di Presidenza della Provincia, ha preso parte anche il vicepresidente Francesco Maria Ferranti che ha sottolineato di "essere contro ogni conflitto e ogni violazione dei diritti umani, da qualsiasi parte essi provengano" chiarendo l'importanza che vi siano "due popoli liberi in due Stati liberi".

Bandecchi ad agosto ricevuto dall'ambasciatore israeliano

Bandecchi in più occasioni ha pubblicamente manifestato il proprio sostegno ad Israele. Ad agosto, a Roma, era stato anche ricevuto dall'ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled.

"Si tratta di un invito -  aveva detto in quell'occasione il sindaco di Terni - che mi ha fatto particolarmente piacere e che è legato alle mie dichiarazioni pubbliche, ad iniziare da quelle fatte in consiglio comunale, sulla guerra in corso in Medio Oriente. Un conflitto avviato da Hamas il 7 ottobre 2023 con oltre 1100 vittime da parte israeliana e con 250 ostaggi catturati e segregati, molti dei quali purtroppo nel frattempo deceduti".

Nell'incontro che aveva avuto luogo a Roma, Bandecchi aveva ribadito la propria "vicinanza all'unica democrazia della regione, a un Paese che ha tutto il diritto di esistere e che rappresenta una società occidentale e basata sui principi della libertà e del rispetto della costituzione democratica. Il popolo di Israele merita considerazione ed è sicuramente un motore di sviluppo che ha portato risultati innovativi in tanti settori tecnologici".

Con l'ambasciatore israeliano aveva espresso la speranza nella fine del conflitto israelo-palestinese e il desiderio di arrivare quanto prima ad "una pace duratura che salvaguardi tutte le popolazioni coinvolte".

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Sara Costanzi
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