17 Nov, 2025 - 16:34

“Luoghi Invisibili” sbarca al Trasimeno: dal 21 al 30 novembre otto comuni aprono 21 siti storici e palazzi finora inaccessibili al pubblico

“Luoghi Invisibili” sbarca al Trasimeno: dal 21 al 30 novembre otto comuni aprono 21 siti storici e palazzi finora inaccessibili al pubblico

“Luoghi Invisibili”, l’iniziativa che da oltre un decennio svela le identità nascoste della città di Perugia attraverso l’apertura di siti solitamente non accessibili al pubblico, approda per la prima volta nell’area del Lago Trasimeno.

La nuova edizione, ampliata e capillare, coinvolge otto comuni dell’Unione - Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro e Tuoro sul Trasimeno - offrendo un programma articolato pensato per far emergere storie, architetture, archivi e patrimoni culturali spesso poco conosciuti, invitando i visitatori a scoprire il volto più autentico e segreto del territorio.

Presentazione ufficiale e obiettivi del progetto

Il programma è stato presentato nella sede della Provincia di Perugia dalla vicepresidente di Luoghi Invisibili, Carolina Ansidei di Catrano, e dal sindaco di Paciano, Luca Dini.

"Allarghiamo territorialmente l’offerta con un nuovo format per scoprire il lago attraverso diverse prospettive", ha spiegato Ansidei di Catrano, sottolineando il valore della destagionalizzazione turistica e l’importanza di creare una rete di eventi capace di attirare visitatori anche nei mesi autunnali. Un concetto ripreso anche dal sindaco Dini: "Come territori del Trasimeno ci siamo messi a disposizione per questo progetto, perché è la prima volta che viene fatto in maniera organica con una visione di insieme".

A margine della conferenza, i promotori hanno inoltre ribadito la “volontà di proseguire” con il format nei prossimi anni, prevedendone un’integrazione stabile all’interno della programmazione culturale locale.

Il calendario degli appuntamenti: tra palazzi chiusi, affreschi e percorsi lenti

Le visite, tutte gratuite con prenotazione obbligatoria, si svolgeranno nei due fine settimana 21-22-23 e 28-29-30 novembre, distribuendosi nei diversi comuni secondo un programma pensato per connettere storia, arte e paesaggio.

Primo weekend (21-23 novembre)

  • 21 novembre - Magione, ore 16:00
    “Visita col padrone di casa” alla sala consiliare dedicata a Gerardo Dottori, percorso introduttivo alla storia civica del comune.

    21 novembre - Castiglione del Lago, ore 17:00
    "Accesso raro" agli affreschi della biblioteca di Palazzo della Corgna, eccezionalmente aperta.

    22 novembre - Città della Pieve, ore 10:30
    Incontro dal titolo “L’altro Perugino”, approfondimento dedicato alle opere meno note del maestro.

    22 novembre - Castiglione del Lago, ore 16:00
    Riapertura con atmosfere d’epoca di chiesa e museo di San Domenico.

    23 novembre - Passignano sul Trasimeno, ore 10:30
    Passeggiata nel centro storico, itinerario accessibile anche ai “visitatori a quattro zampe”.

    23 novembre - Piegaro, ore 15:00
    Itinerario lento tra chiese, oratori e antiche testimonianze votive.

    23 novembre - Pozzuolo, ore 16:00
    Visita straordinaria di Palazzo Moretti, normalmente non accessibile.

Secondo weekend (28-30 novembre)

  • 28 novembre - Panicale, ore 15:30
    Apertura del santuario di Mongiovino, complesso rinascimentale di alta rilevanza storico-artistica.

  • 29 novembre - Città della Pieve
    Visite guidate alla Rocca Perugina e ai suoi camminamenti.

  • 29 novembre - Tuoro sul Trasimeno
    Percorso al Campo del Sole, tra sculture monumentali e memoria paesaggistica.

  • 29 novembre - Magione
    Tappa a Monte del Lago, con approfondimenti su ville storiche e punti panoramici.

  • 30 novembre - Panicale
    “Ars Panicalensis ad occhi chiusi”, esperienza immersiva e sensoriale dedicata al patrimonio artistico del borgo.

  • 30 novembre - Paciano
    Percorso urbano tra scorci, architetture e narrazioni locali, con focus sul centro medievale.

Prenotazione obbligatoria e posti limitati

L'accesso alle visite è gratuito, ma rigorosamente a numero chiuso, al fine di garantire la tutela dei luoghi e un’esperienza guidata di qualità. Le prenotazioni vanno effettuate esclusivamente tramite i canali ufficiali di “Luoghi Invisibili”, dove è possibile consultare:

  • Il programma completo delle visite;

  • Le modalità di adesione e di prenotazione;

  • Eventuali aggiornamenti su orari e disponibilità.

Gli organizzatori invitano i partecipanti a presentarsi con qualche minuto di anticipo, a consultare preventivamente le indicazioni specifiche relative a ciascun itinerario e a rispettare scrupolosamente le norme volte alla tutela dei siti. Si raccomanda inoltre di confermare la prenotazione e di segnalare tempestivamente eventuali cancellazioni, così da permettere ad altri visitatori di usufruire dei posti disponibili.

Valorizzazione identitaria e collaborazione intercomunale: le nuove sfide del progetto

L'estensione del progetto “Luoghi Invisibili” al Trasimeno rappresenta un passo strategico nella valorizzazione del patrimonio culturale e identitario del territorio. L’iniziativa non si limita all’apertura di luoghi solitamente inaccessibili, ma mira a creare una rete culturale integrata, capace di generare benefici duraturi per le comunità locali.

I Comuni coinvolti vedono nell’iniziativa un’occasione preziosa per:

  • Rendere visibile il patrimonio meno conosciuto, restituendo attenzione ad archivi, edifici storici e spazi di interesse culturale fino a oggi poco esplorati;

  • Allungare la stagione turistica, diversificando i flussi di visitatori e incentivando le presenze anche oltre i tradizionali periodi estivi;

  • Rafforzare la collaborazione intercomunale, promuovendo sinergie tra enti, associazioni culturali e operatori locali;

  • Sviluppare percorsi di turismo lento e sostenibile, incentrati sulla fruizione consapevole del paesaggio e sulla tutela delle risorse ambientali e culturali.

L'obiettivo, condiviso da amministrazioni e realtà associative, è quello di costruire un modello replicabile, capace di mettere in rete i beni culturali diffusi, stimolare economie locali legate alla cultura e promuovere una fruizione consapevole del territorio, coniugando valorizzazione, tutela e sviluppo sostenibile.

AUTORE
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Francesco Mastrodicasa
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