26 Jun, 2025 - 12:05

L’Umbria fuori dai radar internazionali: l’allarme dell’ex sindaco di Perugia sulle assenze strategiche della Regione

L’Umbria fuori dai radar internazionali: l’allarme dell’ex sindaco di Perugia sulle assenze strategiche della Regione

“L’Umbria è fuori dai radar internazionali”. Così esordisce l’ex sindaco di Perugia in un post Facebook diventato rapidamente oggetto di attenzione e condivisione. L’intervento nasce da una riflessione amara ma lucida: la mancata partecipazione della Regione Umbria a due eventi internazionali di primaria importanza, il Paris Air Show di Le Bourget e il Fancy Food Festival di New York.

Due assenze pesanti, simboliche e strategiche, che – secondo l’ex primo cittadino – “non sono semplici sviste istituzionali, ma segnali preoccupanti di una perdita di visione e centralità.

“Il Paris Air Show non è una vetrina qualunque”

Il primo caso è quello del Paris Air Show, appuntamento di riferimento mondiale per il settore aerospaziale e della difesa. Tenutosi a giugno a Le Bourget, l’evento riunisce le principali industrie globali del comparto, delegazioni governative, buyer strategici e big player come Leonardo.

In questo contesto – sottolinea il post – “la Presidente Stefania Proietti non era presente. Un’assenza che pesa, non solo simbolicamente: “La rappresentanza politica e istituzionale ai più alti livelli non è un futile accessorio, ma un segnale di visione e credibilità.

Durante la passata amministrazione Tesei, l’Umbria aveva invece costruito una presenza strutturata e continuativa: “Dalla Francia all’Inghilterra, da Torino a Londra, si era lavorato per creare una rete, un posizionamento, una reputazione solida per il cluster aerospaziale umbro”.

Il valore dell’aerospazio per l’Umbria

L’industria aerospaziale non è un dettaglio nella strategia economica regionale. Si tratta di un comparto ad alta tecnologia, con grandi margini di crescita, occupazione qualificata e internazionalizzazione. L’Umbria, in questo ambito, aveva saputo ritagliarsi uno spazio importante, grazie anche all’impegno dell’ex assessore Michele Fioroni, che aveva guidato la partecipazione regionale a vari eventi internazionali con spirito propositivo e progettuale.

Ora, il timore è che tutto questo venga disperso per mancanza di visione.

“Questi eventi non servono solo a stringere mani e fare passerelle, ma sono luoghi in cui si costruisce il futuro di interi territori, si individuano tendenze, si attirano investimenti – scrive l’ex sindaco. E aggiunge: “La politica ha il dovere di esserci, di capire, di rappresentare e valorizzare il sistema Umbria.

“New York chiama, l’Umbria non risponde”

Il secondo caso sollevato nel post riguarda l’agroalimentare e il prestigioso Fancy Food Festival di New York, la fiera di settore più importante negli Stati Uniti. Anche qui, nessuna presenza istituzionale dell’Umbria.

Una situazione paradossale se si pensa che solo un anno fa, lo stand umbro era stato celebrato come uno dei migliori tra quelli regionali italiani: “Una presenza qualificata, costruita con impegno, lavoro di squadra e capacità di promozione”. Quest’anno, invece, “niente”.

La delusione si trasforma in preoccupazione: “Non si può costruire una reputazione internazionale e poi rinunciare a presidiarla”. Perché – continua l’ex sindaco – se non ci sei, non esisti. E se non esisti, nessuno ti cerca, nessuno ti considera, nessuno ti sceglie”.

Il ruolo della politica nelle sfide globali

Il post non si limita alla denuncia, ma pone anche una riflessione più ampia sul ruolo della politica: “I rappresentanti politici non sono chiamati solo a gestire l’ordinario, ma a favorire quei processi di cambiamento che nascono dal confronto internazionale e portano valore al territorio”.

In altre parole, la partecipazione ad appuntamenti globali non è un lusso, ma una necessità per una regione che vuole restare connessa alle dinamiche evolutive dell’economia e dell’innovazione.

L’Umbria non può permettersi di chiudersi in sé stessa: “Dobbiamo lavorare affinché la nostra resti una regione aperta al mondo, capace di cogliere le opportunità, di far sentire la propria voce, di farsi trovare pronta”.

Una Regione che perde il treno?

Le preoccupazioni espresse nel post sono condivise da molti osservatori del territorio: c’è il rischio concreto che l’Umbria, pur dotata di eccellenze imprenditoriali e culturali, resti ai margini dei grandi processi decisionali e commerciali internazionali.

E questo sarebbe un peccato enorme: “Perché quando il sistema pubblico manca, anche il privato fatica a muoversi, a investire, a credere nella possibilità di espandersi”.

La politica regionale, secondo l’ex sindaco, deve tornare a svolgere un ruolo di guida, regia e impulso, mettendosi al fianco delle imprese, delle università, delle reti territoriali. Solo così sarà possibile costruire un modello di sviluppo duraturo e competitivo, capace di valorizzare le risorse locali all’interno di uno scenario globale.

“Ci vuole più coraggio, più visione, più presenza”

Nel suo post, l’ex sindaco lancia un appello chiaro: “Non possiamo restare alla finestra mentre il mondo corre”. Il tempo delle scelte simboliche è finito, ora serve una strategia, una leadership e una capacità di rappresentanza all’altezza delle sfide attuali.

Eventi come Le Bourget o il Fancy Food Festival non sono solo fiere, ma hub di connessione, intelligenza e sviluppo. Non esserci, per l’Umbria, significa restare fuori dal gioco.

Il messaggio del post è diretto e inequivocabile: “L’Umbria ha tutto per essere protagonista, ma deve volerlo davvero. Per farlo, però, serve una politica che abbia lo sguardo lungo, che investa in relazioni internazionali, che si prenda la scena che merita.

Essere presenti dove si decide, dove si costruiscono le strategie del domani, non è più un optional, ma un dovere istituzionale. Non basta partecipare: bisogna essere visibili, credibili, autorevoli.

L’auspicio dell’ex sindaco è che questo campanello d’allarme non resti inascoltato: Serve più coraggio, più visione, più presenza. Perché l’Umbria è piccola, ma può essere grande. Se lo vuole”.

AUTORE
foto autore
Mario Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE