A Perugia l’attesa è già febbrile: il 27 giugno, dai Giardini del Frontone, partirà il nuovo viaggio live dei Litfiba nella formazione che ha fatto la storia. Piero Pelù, Ghigo Renzulli, Antonio Aiazzi e Gianni Maroccolo hanno scelto l’Umbria che Spacca per alzare il sipario su “Quarant’anni di 17 Re” – Tour 2026, un calendario di venti appuntamenti che attraverserà l’Italia tra giugno e agosto.
È una notizia che pesa, soprattutto per il territorio: la regione si conferma hub nazionale per la musica dal vivo d’autore, premiata da una programmazione che negli ultimi anni ha saputo intrecciare festival identitari, attenzione ai luoghi e visione istituzionale.
Puntare su Perugia per la prima tappa significa legare un simbolo del rock italiano a un festival che ha saputo crescere senza perdere anima. L’apertura ai Litfiba non è solo prestigio di cartellone: è un messaggio strategico per la stagione estiva umbra, che sull’asse cultura–turismo mette in rete pubblico giovane, viaggiatori e comunità locali.
L’evento del 27 giugno ai Giardini del Frontone sarà il battesimo di un’estate lunga, costruita su appuntamenti capaci di richiamare pubblico nazionale e di valorizzare il centro storico. Dalla logistica (accessi, servizi, mobilità dolce) alla cura del suono, la macchina organizzativa sarà chiamata a un salto di qualità all’altezza di un debutto che farà notizia.
Uscito nel 1986, doppio, audace, dentro una “Trilogia delle vittime del potere” con Desaparecido e Litfiba 3, “17 Re” ha segnato una generazione e parla ancora al presente. New wave italiana, sperimentazione, scrittura visionaria: è il patrimonio che Pelù e soci riportano live sul palco. L’Umbria, che ha fatto del dialogo tra memoria e contemporaneità un marchio riconoscibile, diventa la cassa di risonanza ideale per un rito collettivo che non sa di nostalgia ma di nuova lettura. Sarà anche l’occasione per riascoltare brani simbolo di quel capitolo e i classici che hanno accompagnato la crescita della band, con un impianto sonoro che promette fedeltà allo spirito originario e un respiro attuale.
La scelta di partire da Perugia si inserisce in una traiettoria ormai chiara: festival, istituzioni e operatori privati lavorano su eventi capaci di creare valore diffuso. L’indotto per l’ospitalità, la ristorazione e il commercio del centro storico è evidente, ma c’è di più: la costruzione di un racconto della città che, grazie alla musica, si proietta sulle mappe nazionali e digitali con un’immagine fresca e competitiva. La partnership con un progetto così atteso rafforza la brand identity dell’Umbria che Spacca e della filiera culturale regionale, dalla comunicazione alla produzione tecnica.
Venti date tra giugno, luglio e agosto: questo il perimetro annunciatissimo di “Quarant’anni di 17 Re” – Tour 2026, con Perugia in apertura, quindi Padova, Bari, Pescara, Milano, Roma, Bologna, Firenze e molte altre piazze storiche della musica italiana. La prima serata perugina, oltre all’impatto simbolico, fungerà da vero banco di prova: setlist, dinamica di palco, relazione col pubblico. Una partenza in Umbria vale dunque doppio, perché ciò che accade qui orienta percezioni e aspettative del resto del viaggio.
La prevendita è già attiva: i ticket per la data di Perugia sono disponibili anche sul portale ufficiale del festival (umbriachespacca.it). Consigliato muoversi d’anticipo: l’effetto “prima assoluta” e la reunion della formazione storica spingeranno la domanda. Per chi arriva da fuori regione, il consiglio è programmare con attenzione l’ingresso in città e cogliere l’occasione per scoprire il patrimonio perugino tra arte, scorci urbani e sapori.