 
   La Regione Umbria vara uno strumento straordinario per ristorare le aziende zootecniche colpite dall’epidemia di lingua blu (blue tongue) tra giugno e settembre 2025. Con un plafond iniziale di 1 milione di euro, finanziato dal Fondo unico regionale per l’agricoltura, l’avviso pubblicato sul Bollettino Ufficiale mette in campo contributi mirati per coprire i capi deceduti – in prevalenza ovini – e le spese di smaltimento, con procedure snelle e tempistiche definite. È un intervento economico che guarda tanto alla liquidità immediata quanto alla tenuta del comparto nelle aree interne.
L’architettura dell’avviso punta alla semplicità applicativa e alla coerenza con i parametri di mercato. Gli indennizzi per la morte degli animali arrivano fino al 90% del valore, calcolato secondo le tabelle ISMEA, mentre per lo smaltimento delle carcasse la copertura può raggiungere l’80% dei costi sostenuti, entro i limiti e le soglie fissate dal provvedimento. La misura è attuativa della DGR n. 739 del 16 luglio 2025 e affida a Gepafin S.p.A. – soggetto gestore del Fondo unico regionale per l’agricoltura – la presa in carico delle domande e la liquidazione dei contributi con modalità a sportello. L’obiettivo dichiarato è comprimere l’istruttoria, assicurando erogazioni rapide e tracciabili già a inizio anno prossimo, compatibilmente con i tempi tecnici.
Possono concorrere agli indennizzi gli imprenditori agricoli con allevamenti ovini, caprini, bovini e bufalini che abbiano subito decessi di capi nel periodo 1° giugno–30 settembre 2025 a causa della lingua blu (blue tongue). Requisito non derogabile è la denuncia e la registrazione dei casi nel Sistema informativo nazionale per le malattie animali (Siman), condizione che tutela l’affidabilità dei dati ed evita sovracompensazioni. Le istanze si presentano esclusivamente online sullo sportello digitale bandi.gepafin.it, dalle ore 12:00 del 4 novembre 2025 alle ore 12:00 del 2 dicembre 2025.
La scelta del canale unico digitale consente di uniformare la documentazione, ridurre gli errori formali e accelerare i controlli. La formula “a sportello” prevede la lavorazione in ordine cronologico di arrivo delle domande complete, fino a esaurimento delle risorse o alla chiusura della finestra temporale.
L’impostazione dell’avviso è stata costruita, sottolinea Palazzo Donini, su un confronto serrato con le rappresentanze del settore. “Con questo provvedimento" – ha dichiarato l’assessora regionale all’Agricoltura, Simona Meloni – "la Regione mantiene una promessa fatta al mondo zootecnico e alle comunità delle nostre aree interne, quelle più colpite: quella di non lasciare soli gli allevatori di fronte alle gravi perdite provocate dall’epidemia di blue tongue. Si tratta di un sostegno concreto e tangibile, costruito ascoltando le esigenze del settore e le richieste avanzate dalle organizzazioni agricole. Abbiamo agito con rapidità e senso di responsabilità per dare risposte immediate e ristabilire fiducia in un comparto che rappresenta un presidio fondamentale per le aree interne e per l’economia rurale della nostra regione”.
La stessa assessora rimarca il perimetro strategico dell’intervento: “Abbiamo individuato un meccanismo chiaro e accessibile che permetta agli allevatori di ricevere in tempi brevi un aiuto economico reale, indispensabile per far fronte alle spese e alle perdite subite. Questo intervento si inserisce in una strategia più ampia di sostegno e valorizzazione della zootecnia umbra, che intendiamo accompagnare con nuove azioni di prevenzione, formazione e collaborazione con le organizzazioni di categoria. Con la pubblicazione dell’avviso, rinnoviamo il nostro impegno a difendere e sostenere un comparto che non è solo economico, ma anche identitario: la zootecnia come parte essenziale del paesaggio, della cultura e della resilienza delle comunità rurali umbre”.
La lingua blu (blue tongue) ha provocato in Umbria, nei mesi estivi, la perdita di oltre un migliaio di capi, colpendo soprattutto la componente ovina e appesantendo bilanci aziendali già sotto pressione per costi energetici, mangimi e volatilità dei listini. Il bando introduce un cuscinetto di liquidità immediata che può evitare dismissioni e garantire la continuità produttiva in montagna e collina, dove la zootecnia svolge funzioni ambientali e sociali cruciali.