27 Nov, 2025 - 11:25

Nuovo caso di legionella nell'acqua. Chiusa in via precauzionale una scuola a Città di Castello

Nuovo caso di legionella nell'acqua. Chiusa in via precauzionale una scuola a Città di Castello

Dopo la scuola di Gualdo Cattaneo, chiude temporaneamente anche la scuola dell'infanzia di Montedoro a Città di Castello. Il motivo è il medesimo: nell'acqua sono stati riscontrati valori "non congrui" del batterio della legionella. L'ordinanza da parte del sindaco Luca Secondi è arrivata nella giornata di ieri, mercoledì 26 novembre. La scuola resterà chiusa per due giorni a fini precauzionali per consentire lo svolgimento di tutte le attività di sanificazione e le verifiche sono tuttora in corso. L'amministrazione comunale sta monitorando la situazione e fornirà eventuali altri aggiornamenti nelle prossime ore.

Chiusa la scuola di Montedoro. L'ordinanza del Comune a Città di Castello

"A seguito della comunicazione di Usl Umbria1 - questo il testo dell'ordinanza comunale - riguardo la salubrità dell’acqua e ad alcuni valori non congrui rispetto alla norma legati al batterio della 'legionella' riscontrati nella scuola dell’infanzia di Montedoro è stata emessa una ordinanza sindacale precauzionale di chiusura della scuola per i prossimi due giorni (numero 394 del 26 Novembre 2025) per consentire lo svolgimento di tutte le attività connesse alla sanificazione e successivamente insieme con la direzione didattica del primo circolo didattico, la dottoressa Silvia Ghigi, si valuteranno eventuali soluzioni alternative, se vi fosse la necessità, per non creare ulteriori interruzioni dell’attività didattica stessa".

Il primo caso a Gualdo Cattaneo pochi giorni fa

Il primo caso in cui è stata rilevata una concentrazione superiore alla norma di legionella nell'acqua, si è verificato nella scuola di Gualdo Cattaneo lo scorso 12 novembre. A riportare la notizia in prima battuta Il Messaggero dell'Umbria. A condurre i test è stata la Usl Umbria 2 che all'esito delle analisi aveva rilevato "un valore superiore ai limiti normativi" all'interno del plesso scolastico, inaugurato appea due mesi fa, che riunisce scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. 

Il Comune ha quindi provveduto a chiudere il plesso e dal 25 novembre hanno preso il via gli interventi di disinfezione con il personale specializzato. Nel pomeriggio di ieri l'ultimo aggiornamento del Comune di Gualdo Cattaneo ha riferito che "sono stati effettuati i prelievi di controllo successivi alla sanificazione". Si tratta di analisi "finalizzate a verificare l'eventuale presenza residua di legionella e a confermare la completa eliminazione del batterio dall'acqua". Ricordando che la legionella "non si trasmette bevendo acqua, ma esclusivamente attraverso l'inalazione di microgocce nebulizzate" nella nota si specifica che "la sanificazione è stata eseguita secondo i protocolli previsti dalla normativa".

Il Comune, prosegue l'aggiornamento, informerà i cittadini circa "gli esiti ufficiali delle analisi entro pochi giorni, l'Amministrazione provvederà a darne immediata comunicazione e, in caso di risultati conformi, si procederà alla riapertura del plesso scolastico in sicurezza".

Che cosa è la legionella, come si trasmette e perché è pericolosa

La chiusura delle due scuole della provincia di Perugia, per lo stesso motivo e a pochi giorni di distanza l'una dall'altra, ha destatato preoccupazione. Le autorità preposte in questo momento stanno eseguendo tutte le procedure e i test necessari al fine di riaprire i due istituti garantendone l'assoluta sicurezza.

Come hanno sottolineato anche dal Comune di Gualdo Cattaneo, la legionella che è presente nell'acqua non si trasmette bevendola. Secondo quanto riporta il sito dell'ospedale Humanitas, "la legionella (Legionella pneumophila) è un batterio presente nelle acque, nei sistemi di areazione e nei terreni umidi, responsabile della legionellosi, malattia prevalentemente a carico dell’apparato respiratorio, che può evolvere verso forme di polmonite grave. La Legionella - spiega il sito - si trasmette principalmente per via aerea, attraverso inalazione di goccioline di acqua infetta che possono venire diffuse nell’aria da fonti di ristagno d’acqua: dunque, filtri dell’aria condizionata non adeguatamente puliti e altri dispositivi di utilizzo quotidiano, possono allora essere fonte di trasmissione di questo batterio (che non si trasmette, invece, da persona a persona)".

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Sara Costanzi
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