22 Jul, 2025 - 12:30

Addio a Laura Santi, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi: “Una donna coraggiosa, testimone di speranza”

Addio a Laura Santi, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi: “Una donna coraggiosa, testimone di speranza”

Il ricordo di Laura Santi, giornalista perugina e attivista per i diritti civili, risuona forte nelle parole della sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi. A poche ore dalla sua scomparsa, avvenuta con suicidio assistito nella propria abitazione, la prima cittadina ha voluto omaggiarne la figura con un messaggio che è insieme cordoglio personale e riflessione pubblica: “Con profondo dolore e commozione" – ha detto Ferdinandi – "oggi ricordiamo Laura Santi, una donna coraggiosa, una giornalista instancabile e una vera protagonista della lotta per i diritti civili”.

Laura Santi aveva ricevuto solo pochi giorni prima il Baiocco d’Oro, il massimo riconoscimento civico della città di Perugia. Un gesto che, alla luce della sua scelta estrema, assume ora un valore ancora più simbolico: “Quel riconoscimento premiava il suo impegno costante e il suo coraggio nell’affrontare temi difficili, ma necessari. Laura ha aperto un dialogo sulla dignità umana, il dolore, la libertà, che ci ha toccati tutti”, ha sottolineato la sindaca di Perugia. 

La battaglia per il fine vita: Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia, ricorda Laura Santi

Laura Santi è stata la prima persona in Umbria e la nona in Italia ad ottenere il via libera al suicidio medicalmente assistito, dopo un lungo iter giudiziario durato oltre due anni. La sua morte, avvenuta tra le mura della propria abitazione accanto al marito Stefano, non è solo un fatto privato, ma un atto pubblico e politico. Lo ha ribadito anche nella sua ultima lettera, in cui ha chiesto rispetto, empatia e un impegno collettivo: “Ricordatemi come una donna che ha amato la vita”.

A sottolineare il valore simbolico della sua scelta anche l’Associazione Stampa Umbra, che ha voluto esprimere “profondo cordoglio per la morte di Laura Santi e sentita vicinanza ai suoi famigliari”. In una nota condivisa, i giornalisti umbri hanno scritto: “Collega apprezzata e stimata prima e durante il suo calvario, che ha rappresentato con il suo sacrificio un esempio di dignità e di umanità”.

A esprimere un pensiero intenso è stato anche l’arcivescovo di Perugia Ivan Maffeis, che con sobrietà ha dichiarato: “Questo è il giorno del silenzio, abitato dal dolore per lo spreco che la morte porta con sé e dalla riconoscenza per il tratto di strada condiviso”. Maffeis, che aveva incontrato la donna nella sua casa un anno fa, l’aveva definita “una donna capace di testimoniare la propria fede nella vita anche senza condividere quella religiosa”.

Il messaggio politico di una vita vissuta fino in fondo

Laura Santi è stata anche un punto di riferimento nel dibattito legislativo sul fine vita. Attivista della Luca Coscioni, ha denunciato con forza le lacune del disegno di legge attualmente in discussione: “Il disegno di legge che sta portando avanti la maggioranza è un colpo di mano che annullerebbe tutti i diritti”. Il suo appello alla mobilitazione – “Fate pressione, organizzatevi e non restate a guardare” – resta come testamento civile, destinato a pesare nel dibattito parlamentare.

Nel suo ultimo messaggio, Laura aveva anche lanciato un monito diretto ai cittadini: “Pretendete una buona legge, che rispetti i malati e i loro bisogni. Esercitate il vostro spirito critico… perché potrebbe un giorno riguardare anche voi o i vostri cari”. Parole che hanno scosso il dibattito politico e rilanciato la richiesta di una normativa chiara, che non lasci sole le persone nelle loro scelte più intime.

In questo senso, le parole della sindaca Ferdinandi assumono il valore di un impegno collettivo: “Le sue battaglie non finiscono con la sua scomparsa. Come comunità, continueremo a portarle avanti, con il cuore e con l’impegno che Laura ha sempre messo in ogni sua causa”.

Da Francesca Mannocchi a Marco Cappato, la lotta continua

Uno dei primi messaggi questa mattina è arrivato sui social dal profilo di Francesca Mannocchi, collega e amica di Laura Santi. La giornalista, affetta anche lei da sclerosi multipla ha scritto in un post Instagram: "La prossima volta che muori ci organizziamo meglio e andiamo a farci una nuotata prima, me l'hai promesso, te l'ho promesso. Ciao amica mia". 

Non poteva mancare, tra i messaggi, quello di Marco Cappato, uno dei protagonisti delle battaglie civili sul fine vita, ha voluto ricordarla con un messaggio affettuoso e denso di significato: “Laura Santi ha resistito per anni in condizioni di sofferenza inimmaginabile. Lo ha fatto anche per difendere le libertà fondamentali di tutti noi. Ora ci lascia forza e amore per proseguire la sua lotta”.

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Giorgia Sdei
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