21 Jul, 2025 - 19:00

Trasimeno, via al campionamento delle acque di Montedoglio: al centro la strategia di governo per il rilancio del bacino

Trasimeno, via al campionamento delle acque di Montedoglio: al centro la strategia di governo per il rilancio del bacino

Con l’avvio del campionamento delle acque provenienti dall’invaso di Montedoglio, entra nel vivo una delle fasi più rilevanti del Piano operativo per il ripristino dell’officiosità idraulica del lago Trasimeno. Il progetto è infatti il frutto di una strategia istituzionale pluriennale e mira ad affrontare in modo strutturale le criticità legate alla carenza idrica e ai livelli idrometrici instabili del bacino.

Un approccio integrato per affrontare l’emergenza idrica del Lago Trasimeno

L’intervento, fortemente voluto dalla Regione Umbria e supportato scientificamente dall’Università degli Studi di Perugia, ha preso ufficialmente il via oggi lunedì 21 luglio con l’installazione a Tuoro di un impianto pilota di filtrazione. "Questa operazione cruciale è il frutto della preziosa e fondamentale collaborazione tra la Regione Umbria e l’Università degli Studi di Perugia e segna un passo concreto e tangibile verso la salvaguardia del nostro straordinario patrimonio lacustre", ha dichiarato la presidente della Regione, Stefania Proietti.

L'iniziativa si articola in una prima fase sperimentale della durata di sei settimane, durante la quale verranno analizzate le caratteristiche fisico-chimiche, microbiologiche e biologiche delle acque. L'obiettivo è duplice: definire la compatibilità ambientale delle acque di Montedoglio con l'ecosistema del Trasimeno e fornire elementi concreti per la progettazione dell'impianto definitivo.

Una governance multilivello per la tutela delle risorse idriche

Il progetto rientra nel Piano approvato con il Decreto Commissariale n. 22 del 17 aprile 2022, emanato dal commissario straordinario nazionale, ing. Nicola Dell’Acqua. Il servizio regionale per il Rischio idrogeologico e la difesa del suolo, sotto la responsabilità dell’ing. Sandro Costantini, è stato designato soggetto attuatore. "Questo processo è finalizzato ad alimentare il lago Trasimeno per migliorarne il livello idrometrico e si articola in due fasi distinte", ha spiegato Costantini. "In questa prima fase, le acque verranno utilizzate a scopi sperimentali. Nella seconda, si procederà con l’immissione vera e propria attraverso la condotta EAUT".

Il sistema di filtrazione temporaneo installato a Tuoro sul Trasimeno è in grado di trattare tra i 2 e i 4 litri al secondo, con un impianto dotato di riduttore di pressione e filtro a fibra libera capace di trattenere particelle fino a 10 micron. Le acque verranno prelevate e analizzate in tre punti chiave per valutare la qualità in ingresso, in uscita e durante il processo di controlavaggio.

Un accordo interregionale per una gestione condivisa

Alla base del progetto vi è anche un importante accordo di programma siglato il 7 giugno scorso tra le Regioni Umbria e Toscana, le Autorità di Bacino dell'Appennino Settentrionale e Centrale e il commissario straordinario Dell'Acqua. L'accordo ha sancito la possibilità di destinare parte delle acque dell’invaso di Montedoglio a finalità ambientali per il Trasimeno.

"Questa iniziativa è la dimostrazione di quanto può essere proficua una collaborazione istituzionale quando si rema tutti dalla stessa parte", ha sottolineato l’assessore alle Politiche agricole, turismo e laghi, Simona Meloni. L'assessore ha ricordato come la scienza e la tecnologia possano guidare le decisioni amministrative, fornendo dati affidabili a supporto delle politiche pubbliche.

Campionamento acque di Montedoglio per il Lago Trasimeno: tempistiche e prossimi passaggi

Il 14 luglio la Regione Umbria ha inoltre formalizzato l’estensione dell’accordo di collaborazione con il Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università di Perugia, che si occuperà della raccolta dati e della redazione dei report tecnico-scientifici. Il documento intermedio è atteso per agosto, mentre il report finale sarà disponibile entro il 15 settembre.

Tali risultati rappresenteranno la base per la progettazione esecutiva dell’impianto filtrante definitivo, da realizzare in prossimità del Fosso Paganico, e per la successiva Valutazione di Incidenza Ambientale. L’attivazione dell’impianto è prevista entro la fine del 2025, chiudendo così il primo ciclo operativo di una strategia di lungo termine per la resilienza del lago Trasimeno.

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Giorgia Sdei
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