03 Jun, 2025 - 14:00

Lagioia direttore di UmbriaLibri. L'opposizione non ci sta: "Protagonista di affermazioni sessiste e offensive verso le donne"

Lagioia direttore di UmbriaLibri. L'opposizione non ci sta: "Protagonista di affermazioni sessiste e offensive verso le donne"

La recente nomina di Nicola Lagioia alla direzione artistica di UmbriaLibri sta sollevando non poche polemiche da parte dell'opposizione di centrodestra. La notizia, scrivono in una nota i consiglieri Donatella Tesei e Enrico Melasecche (Lega Umbria), Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia), Andrea Romizi e Laura Pernazza (Forza Italia), Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica), è stata appresa con "forte perplessità".

Al centro della questione ci sono alcune "affermazioni sessiste e profondamente offensive nei confronti delle donne" che il neo direttore ha esternato in passato verso la collega scrittrice Melissa Panarello, diventata nota giovanissima con il romanzo erotico '100 colpi di spazzola prima di andare a dormire'.

Lagioia si era scusato con la diretta interessata

Le parole di Lagioia nei confronti della Panarello erano venute fuori nel 2022. Portate alla ribalta da 'Striscia la Notizia', il tutto era avvenuto alla vigilia dell'apertura del Salone Internazionale del Libro di Torino che lo scrittore pugliese ha diretto dal 2017 al 2023, sostituito nel 2024 da Annalena Benini nominata dall'allora ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Quelle frasi erano state pronunciate circa vent'anni prima, proprio quando quello di Melissa P. divenne nel giro di poco un caso editoriale. Affermazioni pesanti con tutto il putiferio mediatico che ne è seguito.

Lo scrittore Premio Strega spiegò l'accaduto con un lungo post su Facebook. "Circa vent’anni fa - ha scritto - sollecitato da un blogger che mi chiedeva un commento su “100 colpi di spazzola prima di andare a dormire“, il romanzo d’esordio di Melissa P., feci un commento violento, sessista e molto stupido. Subito dopo andai a scusarmi di persona con Melissa Panarello. Non avevo la consapevolezza che ho oggi, capii di aver sbagliato. Melissa accettò le scuse, ma ci mise un po’ – giustamente – per assorbire il colpo".

L'opposizione incalza e chiede di rivedere la nomina

Dai banchi dell'opposizione del governo umbro, si dicono preoccupati. "Le parole rivolte alla scrittrice Melissa P. - scrivono i consiglieri in una nota congiunta - sono state oggetto di legittime proteste e di una forte indignazione da parte del mondo culturale e femminile. Ancora più preoccupante – proseguono - è stata la reazione dello stesso Lagioia, che ha bollato come ‘aggressive’ le donne che manifestavano pacificamente contro di lui, senza mai assumersi pienamente la responsabilità delle sue dichiarazioni. In un momento storico in cui il rispetto e la parità di genere dovrebbero essere valori irrinunciabili, la scelta della sinistra umbra, che a parole si erge a paladina della ‘lotta al patriarcato e alla cultura sessista’, appare profondamente ipocrita e incoerente. Ancora una volta la distanza tra i proclami e le azioni concrete è abissale".

I consiglieri di minoranza lanciano un appello "alle donne di buonsenso anche all’interno della sinistra" definendo quella del nuovo direttore artistico una "decisione che offende il buon gusto, la coerenza e i principi fondamentali della dignità femminile".

"Chiediamo con forza - concludono - alle istituzioni competenti di rivedere questa nomina e di garantire che alla guida di manifestazioni culturali pubbliche siano chiamate figure che incarnano valori di serietà, rispetto e credibilità. E non possiamo infine non ricordare le parole dell’assessore regionale Tommaso Bori, che in campagna elettorale dichiarava di voler ‘restituire l’Umbria agli umbri’: oggi assistiamo invece alla nomina, calata dall’alto, di un direttore pugliese, estraneo al tessuto culturale e sociale della nostra regione. L’Umbria merita coerenza e rispetto".

UmbriaLibri, dalla fiera dell'editoria locale ai grandi nomi

Dopo l'elezione di Stefania Proietti, per un periodo il futuro di UmbriaLibri è sembrato molto incerto. La manifestazione era nata come fiera dell'editoria locale, poi nel 2022 c'era stata la svolta con Angelo Mellone, dirigente Rai, alla direzione artistica nominato dalla Giunta Tesei. Da lì il boom che pareva inarrestabile. Scrittori come rockstar, eventi da tutto esaurito, file chilometriche, grandi ospiti anche dall'estero, feste, concerti, spettacoli. Insomma un fermento come mai prima si era visto anche se più di qualcuno lamentava poca attenzione alle filiere culturali dell'Umbria.

A mandato scaduto, Mellone aveva chiesto delucidazioni sul prosieguo di UmbriaLibri. Ma al di là di ringraziamenti e complimenti, tutto pareva sospeso. Nel frattempo UmbriaLibri Love a Terni, quello che doveva essere il primo appuntamento targato UL del 2025, è saltato ed è apparso chiaro che la Giunta Proietti intendesse prendere una direzione diversa.

Poi, sabato scorso la notizia che ha confermato il netto cambio di passo quando il vicepresidente della Regione Umbria con delega alla Cultura, Tommaso Bori, ha ufficializzato il nome di Lagioia.

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Sara Costanzi
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