La porcellana di Dehua – spesso conosciuta in Occidente come Blanc de Chine – è un’eccellenza della ceramica cinese, prodotta nello storico distretto di Dehua County, nella provincia del Fujian.
La sua produzione risale alla dinastia Ming (1368-1644) e, grazie alle qualità tecniche e estetiche della materia, divenne presto oggetto di export verso l’Europa e l’Asia.
Caratterizzata da un corpo ceramico con pochissimo ossido di ferro, la porcellana di Dehua si distingue per la sua colorazione bianco “latte” o avorio, un bagliore morbido che la rende immediatamente riconoscibile.

Tra le forme più celebri – vasi, tazze, statuette, figure sacre – spiccano quelle dedicate alla figura della Guanyin, alla mitologia buddhista e taoista, e alle creazioni più raffinate che in Occidente furono particolarmente apprezzate.
Oggi la produzione di Dehua unisce radici antiche con tecniche moderne: la contea di Dehua promuove l’apertura di stabilimenti turistici e fabbriche visitabili, mentre il valore dell’industria locale ha raggiunto cifre importanti nel contesto cinese.
In questo scenario si inserisce la mostra inaugurata oggi a Gubbio negli spazi delle Logge dei Tiratoi: un evento che mette in dialogo la tradizione ceramica cinese di Dehua con la produzione contemporanea umbra.
L’esposizione – intitolata “Da Dehua a Gubbio. La strada della ceramica” – offre al pubblico un’occasione unica di osservare le opere selezionate dei maestri ceramisti cinesi di Dehua e degli artigiani eugubini. In totale circa trenta opere in porcellana bianca di Dehua appena arrivate in Umbria, affiancate da creazioni locali.
La mostra è curata da Cesare Coppari ed Ettore Sannipoli e resterà aperta fino al 31 gennaio 2026. L’ingresso è gratuito, e l’esposizione costituisce una testimonianza visiva del gemellaggio culturale tra Gubbio e Dehua.

La porcellana di Dehua possiede alcune specificità tecniche ed estetiche che ne hanno segnato la fama mondiale.
Il colore caldo e omogeneo, bianco latte o avorio, è dovuto alla bassa presenza di ossido di ferro nell’impasto.
Le forme spesso eleganti, levigate, coinvolgono sia la produzione di oggetti d’uso (tazze, ciotole, vasi) sia quelle di tipo scultoreo (statuette, figure religiose)
La storia dell’export: molti pezzi di Dehua raggiunsero l’Europa nei secoli XVIII–XIX e influenzarono manifatture europee come Meissen.
Oggi la tradizione è viva e continua a essere valorizzata: la contea di Dehua promuove la cultura della porcellana anche a fini turistico-culturali.
Questi elementi rendono la mostra di Gubbio particolarmente significativa: non soltanto come esposizione artistica, ma come ponte culturale, tecnico e storico tra oriente e occidente.
Visitare oggi la mostra significa immergersi in un percorso che unisce sensibilità estetiche diverse e tradizioni ceramiche lontane nel tempo e nello spazio.
Da un lato, la porcellana bianca di Dehua con la sua purezza visiva e la sua tradizione millenaria; dall’altro, la ceramica contemporanea di Gubbio, che dialoga con l’antico tramite reinterpretazioni e sperimentazioni.
Il titolo “Da Dehua a Gubbio” racconta proprio questo viaggio: una strada che attraversa culturali, tecniche, materiali, e che si rinnova nella collaborazione tra artisti e ceramisti.

L’ambiente delle Logge dei Tiratoi offre la scenografia appropriata per questa esperienza: un luogo storico umbro che accoglie oggi le forme eleganti della porcellana cinese e le creazioni locali, dando vita a un dialogo visivo tra le opere.
Il visitatore potrà osservare da vicino la traslucenza della materia, il bianco caldo, le forme che sembrano fluttuare e le superfici levigate che riflettono la luce in modo delicato. Allo stesso tempo, potrà apprezzare la produzione eugubina messa in relazione con queste qualità, riconoscendo radici comuni, differenze stilistiche e la ricchezza dell’artigianato internazionale.
La mostra non è soltanto un’esposizione, ma un progetto di valorizzazione culturale. Essa:
rende visibile al pubblico la storia della porcellana di Dehua, una tradizione antica ma ancora viva;
mette in evidenza la produzione ceramica eugubina, offrendole un contesto internazionale e un confronto diretto con un’altra tradizione altrettanto forte;
rafforza la cooperazione culturale tra città distanti ma affini, traducendo lo scambio artistico in presenza concreta e visibile.
In un’epoca in cui l’artigianato tradizionale può perdere terreno, queste iniziative assumono il valore di risveglio culturale e di opportunità di crescita per le comunità.
Titolo: “Da Dehua a Gubbio. La strada della ceramica”.
Luogo: Logge dei Tiratoi, Piazza 40 Martiri, Gubbio.
Inaugurazione: oggi (giorno dell’articolo).
Periodo di apertura: fino al 31 gennaio 2026.
Ingresso: gratuito.
Opere esposte: circa trenta opere in porcellana di Dehua affiancate da creazioni eugubine.
La mostra inaugurata oggi a Gubbio è un’occasione preziosa per riscoprire la bellezza discreta e raffinata della porcellana di Dehua, capace di attraversare secoli, civiltà e continenti. È anche la testimonianza di un’intesa e di una condivisione: tra la Cina e l’Italia, tra oriente e occidente, tra il locale e l’internazionale.

Visitare l’esposizione significa comprendere come un materiale – l’argilla, la porcellana – possa diventare veicolo di dialogo, memoria e futuro. E poter riflettere sul valore dell’artigianato, del design e della cultura che non conosce confini.
Se amate la ceramica, la storia dell’arte, oppure semplicemente un’esperienza estetica elegante e contemplativa, la mostra alle Logge dei Tiratoi è un appuntamento da non perdere.