11 Oct, 2025 - 12:44

Ispezione dei Carabinieri a Nocera Umbra: ristorante sospeso per lavoro irregolare e violazioni igienico-sanitarie. Sequestrati 25 kg di alimenti

Ispezione dei Carabinieri a Nocera Umbra: ristorante sospeso per lavoro irregolare e violazioni igienico-sanitarie. Sequestrati 25 kg di alimenti

Un’operazione congiunta dei Carabinieri della Stazione di Nocera Umbra, condotta insieme al Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) e al Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Perugia, ha portato alla sospensione immediata di un ristorante del territorio e al sequestro di circa 25 kg di alimenti risultati non conformi alle normative vigenti. L’ispezione ha fatto emergere gravi irregolarità sia sotto il profilo lavorativo che igienico-sanitario, con conseguenze rilevanti per il titolare dell’attività, destinatario di sanzioni amministrative e segnalazioni all’autorità giudiziaria.

Lavoro irregolare e gravi carenze in materia di sicurezza

Nel corso dell’ispezione, gli ispettori del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) hanno accertato la presenza di un lavoratore di nazionalità macedone impiegato senza alcun contratto regolare. Si tratta di una delle violazioni più gravi in ambito di diritto del lavoro, che ha determinato l’immediata sospensione dell’attività, come previsto dalle disposizioni in materia di impiego irregolare. Le verifiche hanno inoltre messo in luce importanti carenze sotto il profilo della sicurezza sul lavoro: assenza dei dispositivi di protezione individuale (DPI), mancanza di sorveglianza sanitaria per i dipendenti esposti a rischi e inadeguatezza dei presidi di primo soccorso. 

Tali omissioni delineano un quadro di grave negligenza gestionale, aggravato dal mancato rispetto delle norme fondamentali a tutela della salute e dell’incolumità dei lavoratori. “La presenza di un dipendente non regolarmente assunto”, sottolineano i militari, “non solo rappresenta una violazione economica e amministrativa, ma espone il lavoratore stesso a rischi concreti, privandolo delle tutele previste dalla legge”.

Controlli igienico-sanitari e sequestro degli alimenti

Parallelamente, i Carabinieri del NAS hanno rilevato gravi violazioni nelle procedure di autocontrollo e nella tracciabilità degli alimenti. All’interno delle cucine sono stati rinvenuti lotti di carne privi della documentazione che ne attestasse la provenienza e circa 25 chilogrammi di pasta fatta in casa, conservata in maniera non idonea o priva di etichettatura corretta. A tutela della salute pubblica, i militari hanno disposto il sequestro amministrativo dei prodotti, per un valore complessivo stimato in circa 500 euro. Gli alimenti, non conformi alle normative europee in materia di sicurezza alimentare, sono stati affidati a una ditta specializzata per la distruzione, nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti e delle procedure previste dalla legge.

Verbale di contestazione, sanzioni e approfondimenti

L’ispezione si è conclusa con la redazione di un verbale di contestazione e l’irrogazione di sanzioni amministrative per un totale di circa 19.000 euro, relative alle violazioni riscontrate in materia di lavoro, sicurezza e igiene. Il titolare dell’attività è stato deferito alla Procura della Repubblica di Spoleto, competente per territorio, per l’accertamento di eventuali profili penali legati alla gestione irregolare dell’esercizio. Le autorità stanno inoltre conducendo delle verifiche approfondite sulla filiera di approvvigionamento degli alimenti, al fine di stabilire se le irregolarità riscontrate possano estendersi ad altri operatori del settore o coinvolgere fornitori non autorizzati.

Tutela dei consumatori e obblighi degli esercenti

L’episodio evidenzia nuovamente l’importanza cruciale delle procedure di autocontrollo (HACCP) e della tracciabilità delle materie prime, strumenti imprescindibili per garantire la sicurezza degli alimenti serviti al pubblico. La mancata applicazione di tali protocolli - sottolineano gli esperti - può esporre i consumatori a rischi concreti, che spaziano dalle intossicazioni alimentari alla contaminazione crociata, compromettendo la salute dei clienti e intaccando la fiducia nella ristorazione locale.

La vigilanza delle autorità, spiegano i Carabinieri, “non mira a penalizzare gli operatori, ma a garantire che l’intera filiera alimentare rispetti gli standard di sicurezza, a tutela sia dei lavoratori che dei cittadini”. Il rispetto rigoroso delle norme, accompagnato da controlli costanti e formazione adeguata, rappresenta un impegno condiviso tra istituzioni, operatori del settore e comunità, fondamentale per rafforzare la responsabilità sociale e consolidare la fiducia dei consumatori nei servizi offerti.

Qualità e trasparenza: un binomio imprenscindibile

L’intervento dei Carabinieri a Nocera Umbra sottolinea l’impegno costante delle istituzioni nel garantire elevati standard di legalità e sicurezza nel settore della ristorazione. In Umbria, un territorio noto per le eccellenze gastronomiche, la qualità dei prodotti deve necessariamente accompagnarsi al rispetto rigoroso delle normative, affinché l’eccellenza culinaria sia sempre abbinata a trasparenza e tutela della salute pubblica.

Le autorità sanitarie regionali ricordano che “la legalità è il primo ingrediente della qualità: solo un sistema regolare, sicuro e controllato può assicurare fiducia ai consumatori e valorizzare il lavoro onesto degli operatori”. Questo principio ribadisce come la tutela dei clienti e la credibilità del comparto ristorativo dipendano tanto dall’abilità e dalla passione dei cuochi quanto dalla corretta gestione normativa e dalla responsabilità degli esercenti.

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Francesco Mastrodicasa
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