L'assessore regionale all'Ambiente Thomas De Luca ieri ha pubblicato un post sulla complessa questione Stadio-Clinica. L'assessore ha riportato un estratto della Conferenza dei servizi decisoria, risalente al novembre 2022, che in calce evidenzia il diniego rispetto alla realizzazione della clinica stessa mentre proprio in questi giorni la Regione ha fatto ricorso al Tar impugnando la Determina Dirigenziale del Comune di Terni sul progetto.
De Luca è stato il primo, e al momento anche l'unico della Giunta regionale, ad esporsi pubblicamente, difendendone l'operato. In risposta, sui social si è scatenato il putiferio. Sono piovuti insulti e minacce e c'è stato anche chi è arrivato a pubblicare il suo indirizzo privato.
Dal Movimento 5 Stelle Umbria hanno espresso "piena solidarietà all’assessore regionale Thomas De Luca, destinatario in queste ore di insulti volgari e minacce inaccettabili".
De Luca, sottolineano, "ha avuto la correttezza istituzionale di chiarire i motivi che hanno portato la Giunta regionale, guidata dalla presidente Stefania Proietti, a conferire mandato all’Avvocatura per impugnare davanti al TAR un atto del Comune di Terni sul progetto Stadio-Clinica ritenuto illegittimo. Non entriamo nel merito della questione, ma ribadiamo la nostra vicinanza e il nostro sostegno all’assessore De Luca, conoscendo bene la serietà del suo impegno e l’attaccamento sincero alla sua città e alla sua comunità".
"Tra i commenti carichi d’odio apparsi sui social - prosegue la nota - qualcuno è arrivato persino a diffondere il suo indirizzo privato. Un gesto grave e intimidatorio, che travalica ogni limite del confronto democratico. Chi tenta di trasformare il dibattito politico in terreno d’odio offende le istituzioni e mette a rischio la convivenza civile. La verità è nei fatti e lo Stato di diritto non si minaccia, si difende".
Nella seduta odierna dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, la presidente Sarah Bistocchi ha voluto rivolgere un appello ai presenti in Aula invitandoli a un impego concreto per contrastare ogni forma di violenza.
"In quest'Aula parliamo spesso e continueremo a parlare spesso di violenza, per esempio di violenza di genere, per esempio di violenza fisica. Ma la violenza - ha aggiunto - ha anche altre forme e anche altri tipi. Esiste la violenza psicologica, gestuale, verbale, scritta e nessuno può e deve essere oggetto di violenza, tantomeno le istituzioni. Le istituzioni che noi qui oggi rappresentiamo. Le istituzioni che non sono un gruppo di amici, che non è l'elettorato, che non è un partito o una compagine politica. Tantomeno le istituzioni possono interpretare o subire o accettare violenza perché c'è un limite al rispetto, alla dignità, alla decenza che non può essere accettato e non può essere valicato".
"Perciò - ha esortato - prendiamoci un impegno oggi tutti quanti qui in quest'Aula, accanto alla solidarietà a tutti i rappresentanti delle istituzioni oggetti di violenza, pressioni, minacce. Perché mettere sui social l'indirizzo di casa, di un rappresentante delle istituzioni e scrivere sotto ‘Ti veniamo a cercare’ non rientra in alcun modo nel dibattito e nel confronto politico. Quindi, accanto alla solidarietà a chi subisce questo tipo di violenza, di pressione e di minaccia, prendiamoci un impegno tutti quanti oggi che è quello di denunciare qualsiasi tipo e qualsiasi forma di violenza al di là e al di sopra dei colori politici, dei ruoli politici e delle idee politiche. Quello è un conto, la violenza un altro".
La presidente del Consiglio comunale di Terni, Sara Francescangeli ha condannato gli insulti ricordando come, in più occasioni, ne sia stata anche lei stessa vittima.
"Conosco Thomas De Luca da quando portava i calzoncini corti - ha scritto in un post sui social - e mi dispiace che sia oggetto di attacchi personali, che condanno fermamente non avendone MAI fatto uso. Lo voglio scrivere pubblicamente anche se, né lui né nessuno dei "suoi", ha mai speso una parola, non dico di solidarietà ma almeno di condanna di tutti gli insulti che ho ricevuto e reso noti io".
"Tuttavia - prosegue -, ritengo abbastanza stucchevole questo atteggiamento di vittimismo da parte di chi non ha mai risparmiato accuse feroci, anche personali, a nessuno. Solo per rimanere nell'ambito locale, ricordo, per esempio, le auto della polizia messe sui banchi della giunta Di Girolamo e la mancanza di rispetto manifestati in occasione della operazione Spada. Mi diverte, a tal proposito, vedere esponenti del PD che lo hanno completamente dimenticato...".
Anche Alessandro Gentiletti, ex consigliere comunale a Terni con il gruppo 'Senso Civico' ha voluto aprire una riflessione sull'accaduto. "Se non sono assolutamente giustificabili insulti e minacce - ha scritto su Facebook -, sono però comprensibili frustrazione e rabbia, dopo la decisione della Regione Umbria contro il progetto dello stadio clinica".
"La città di Terni - ha spiegato - ha giusto di recente ricevuto una doccia fredda sul nuovo ospedale pubblico e a pochi giorni piomba quest'altra decisione che, al di là del merito legale su cui diranno i Tribunali competenti, ha il sapore della mortificazione politica. Nessuno che ami la città può mandare giù questo ennesimo boccone amaro, tanto meno in nome di una ideologia, di un partito o di uno schieramento. Nessuno può permettersi di snobbare i sentimenti e le ragioni della città. Sarebbe doveroso che tutti i nostri rappresentanti battessero un colpo e dicessero cosa hanno intenzione di fare ora per rivendicare e difendere i diritti dei ternani" ha concluso.