Un vasto incendio ha colpito alle prime luci di domenica un deposito di gomma tritata nella zona industriale di Nera Montoro. Le fiamme, altissime e alimentate dal materiale stoccato, hanno sprigionato una densa colonna di fumo nero, ben visibile anche a chilometri di distanza, destando preoccupazione tra i residenti.
L’allarme è scattato poco prima delle 7:00, attivando immediatamente la macchina dei soccorsi. Sul posto sono accorse due squadre dei Vigili del Fuoco di Terni, supportate da ulteriori mezzi e personale specializzato, impegnati nel contenimento del rogo e nella messa in sicurezza dell’area. L’intervento si è rivelato complesso fin dalle prime fasi, sia per l’elevata infiammabilità del materiale che per l’estensione del deposito, con il rischio concreto che le fiamme potessero propagarsi ad altre aree della zona industriale.
Le caratteristiche del materiale stoccato hanno reso l’intervento di spegnimento particolarmente complesso. La gomma tritata, estremamente infiammabile e in grado di mantenere la combustione a lungo, ha alimentato un rogo difficile da contenere. Per assicurarne l’estinzione completa sarà necessario procedere a un accurato e prolungato smassamento meccanico dei cumuli, indispensabile per raggiungere i focolai ancora attivi e garantire il raffreddamento in profondità dell’area interessata.
Le operazioni, sotto il costante coordinamento dei Vigili del Fuoco, proseguiranno senza sosta per diverse ore e, con ogni probabilità, si protrarranno anche nei giorni successivi, fino al totale ripristino delle condizioni di sicurezza e alla completa bonifica del sito.
Sul luogo dell’incendio sono intervenuti anche i Carabinieri delle stazioni di Amelia e Narni, che hanno immediatamente messo in sicurezza l’area, delimitandone i perimetri e regolando l’accesso per consentire le operazioni di soccorso in condizioni di sicurezza. Contestualmente, i militari hanno avviato i primi rilievi tecnici e raccolto elementi utili a ricostruire con precisione la dinamica del rogo. Le indagini preliminari dovranno chiarire se l’incendio sia riconducibile a un evento accidentale, come un cortocircuito o un surriscaldamento del materiale, oppure se sussista l’ipotesi di un atto doloso.
Sebbene non si registrino feriti, l’incendio ha destato forte preoccupazione tra i residenti delle zone limitrofe. Le autorità locali hanno invitato i cittadini a evitare esposizioni prolungate al fumo e a mantenere chiuse porte e finestre fino a cessato allarme.
È imminente l’avvio di controlli ambientali da parte degli enti competenti, tra cui ARPA Umbria e le autorità sanitarie, finalizzati a monitorare la qualità dell’aria e verificare la presenza di eventuali sostanze inquinanti rilasciate dalla combustione della gomma. I risultati dei rilievi saranno determinanti per valutare con precisione l’impatto sanitario e ambientale dell’incendio e per pianificare eventuali interventi di prevenzione, mitigazione o bonifica, garantendo la tutela della popolazione e dell’ecosistema circostante.
Le indagini sull’incendio sono già in corso e puntano a determinare con precisione l’origine del rogo, accertando se si sia trattato di un evento accidentale o se vi siano responsabilità legate alla gestione del deposito. Parallelamente, verranno esaminate le autorizzazioni allo stoccaggio e i sistemi di sicurezza presenti, al fine di individuare eventuali irregolarità o negligenze che possano aver contribuito all’accaduto.
Il denso fumo sprigionato dall’incendio ha richiamato l’attenzione di centinaia di cittadini, molti dei quali hanno documentato l’accaduto sui social. Per evitare disinformazione e garantire notizie attendibili, le amministrazioni locali e la Prefettura di Terni hanno attivato un canale di comunicazione costante, diffondendo bollettini ufficiali, raccomandazioni alla popolazione e aggiornamenti puntuali sulle operazioni di spegnimento e sulle misure di sicurezza in campo.
La priorità resta quella di circostanziare il rogo, evitando che le fiamme possano propagarsi alle aree circostanti, e di portare a termine le delicate operazioni di smassamento e raffreddamento dei cumuli di materiale. Solo a seguito di questa fase sarà possibile avviare la messa in sicurezza del sito e le successive attività di bonifica, essenziali per ridurre l’impatto ambientale e ripristinare condizioni di fruibilità pienamente sicure nell’area interessata.
L’incendio, che si aggiunge ad altri episodi analoghi verificatisi negli ultimi anni nella stessa zona industriale, riaccende il dibattito sulla necessità di adottare piani di prevenzione più rigorosi per i depositi di rifiuti speciali e materiali altamente infiammabili. L’obiettivo primario è prevenire emergenze simili, che comportano rischi significativi per la sicurezza dei cittadini, la tutela dell’ambiente e la salute pubblica, evidenziando l’urgenza di strategie di gestione più sicure, controlli costanti e interventi preventivi mirati per ridurre al minimo la possibilità di incidenti futuri.