L’Osservatorio Astronomico e Geofisico di La Pezza, situato nel Comune di Scheggia e Pascelupo, ha celebrato il suo ritorno alla vita con una cerimonia di inaugurazione che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali, appassionati di scienza e cittadini. Questo storico osservatorio, costruito dai volontari negli anni '90, è stato recentemente riqualificato grazie a un impegno significativo da parte della comunità locale e del supporto finanziario regionale.
Il progetto di riqualificazione dell'Osservatorio ha visto l’investimento di circa 140.000 euro, provenienti dalla Strategia delle aree interne del Nord Est Umbria 2014-2020, con un ulteriore contributo di 720.000 euro per il ripristino della strada di accesso, finanziata attraverso il Piano di Sviluppo Rurale (PSR Umbria). L’operazione ha restituito alla comunità non solo una struttura modernizzata, ma anche una nuova opportunità di sviluppo culturale e scientifico, ideale per tutti gli appassionati di astronomia e geofisica.
Nel corso della cerimonia, Don Matteo Manfrinotti ha benedetto la struttura rinnovata, facendo così un tributo anche alla memoria di Luciano Bertinelli, uno dei principali artefici della realizzazione di questo osservatorio, nonché di tutti i volontari che, nel corso degli anni, hanno contribuito alla sua crescita.
Il Professore Enrico Macchia, presidente dell’Associazione Astronomica Umbra, ha sottolineato l’importanza dell’Osservatorio come centro di ricerca scientifica e didattica. "Avvicinarsi all’astronomia – ha detto Macchia – è una questione di sensibilità, e questa struttura è un segno tangibile dell'impegno che, da anni, caratterizza il nostro lavoro sul territorio."
Giorgio Carlani, presidente dell’associazione, ha aggiunto: “In questa sede avremo la possibilità di installare uno dei telescopi più grandi d’Italia per uso amatoriale. Un telescopio che, insieme al sismografo dell’INGV, contribuirà al nostro obiettivo di fare ricerca scientifica e formazione per i più giovani.”
L'Osservatorio, infatti, non si propone solo come punto di osservazione delle stelle, ma anche come centro di incontro per studenti, ricercatori e appassionati, offrendo un'ampia gamma di attività educative e scientifiche.
La giornata non è stata solo una celebrazione del presente e del futuro, ma anche un momento per ricordare la memoria storica della località. Il comune di Scheggia e Pascelupo, infatti, è legato agli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1944, durante la ritirata tedesca, undici giovani si rifugiarono nella grotta di Pozzo dei Sodi, situata nelle vicinanze dell'Osservatorio. Una bandiera italiana oggi ricorda quei giorni di paura e resistenza. La storia di questi giovani, che riuscirono a salvarsi grazie all’aiuto di un paesano, è simbolo della determinazione e dell’unità che ha caratterizzato questa comunità.
Fabio Vergari, sindaco di Scheggia e Pascelupo, ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile l’inaugurazione dell’Osservatorio, dai volontari ai progettisti. "Questa è una giornata storica per il nostro Comune, ma anche per tutta l’area interna umbro-marchigiana. L’Osservatorio è diventato un simbolo di rinascita e di opportunità per il futuro", ha dichiarato Vergari. Il sindaco ha poi parlato della sinergia tra i comuni della Fascia Appenninica, grazie alla quale è stato possibile finanziare la riqualificazione dell'Osservatorio e la strada di accesso. "Abbiamo lavorato insieme, mettendo in comune le risorse, e il risultato è sotto gli occhi di tutti."
Un altro momento significativo è stato l’intervento di Vittorio Fiorucci, sindaco di Gubbio e membro della strategia delle aree interne, che ha esaltato la forza dell’unione tra i territori interni dell’Umbria. "Le aree interne non devono essere viste come territori in estinzione – ha affermato Fiorucci – ma come aree con un potenziale straordinario, che, grazie a progetti come questo, possono tornare a fiorire."
Il Presidente della Provincia di Perugia Massimiliano Presciutti ha anche ricordato come la riqualificazione dell’Osservatorio rappresenti un esempio di come le risorse, se ben gestite, possano rilanciare e valorizzare le aree più remote e dimenticate. "Questa struttura non è solo un osservatorio, è un simbolo di ciò che possiamo fare quando lavoriamo insieme, con obiettivi chiari e con la volontà di non mollare."
La serata è proseguita con un concerto acustico dal titolo "Suoni Contro Vento", eseguito da Riccardo Catria alla tromba e Daniele Del Gobbo al pianoforte, che ha creato una magnifica atmosfera. Mentre la musica riecheggiava tra le montagne, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di osservare il cielo di San Lorenzo grazie ai telescopi dell’Osservatorio. È stata un’occasione unica per immergersi nella bellezza della notte stellata, sotto il cielo limpido di La Pezza, mentre si esploravano le meraviglie dell’universo.
Oltre alla sua funzione scientifica, l’Osservatorio di La Pezza rappresenta una risorsa turistica fondamentale per l’intera regione. Inserito in un contesto naturalistico di grande valore, vicino ai parchi del Monte Cucco e del Catria, è destinato a diventare un punto di riferimento per gli amanti della natura, della storia e della scienza. Con la sua struttura rinnovata, La Pezza è pronta ad accogliere turisti, studenti e ricercatori da tutta Italia e oltre.
Il rinnovato Osservatorio di La Pezza è quindi un simbolo di rinascita e di unità territoriale, ma anche di un futuro luminoso per la scienza, il turismo e la cultura dell’Umbria. Con il sostegno delle istituzioni e della comunità locale, questo osservatorio potrà diventare una delle strutture più importanti d’Italia per la ricerca amatoriale e professionale.