02 Mar, 2025 - 12:05

Il Gran Ballo dei Santantoniari: notte di festa, tradizione ed emozione

Il Gran Ballo dei Santantoniari: notte di festa, tradizione ed emozione

La lunga attesa per la Festa dei Ceri continua a essere scandita dai veglioni ceraioli, eventi che rappresentano un’occasione per rafforzare il senso di appartenenza e il legame tra i partecipanti. Sabato 1° marzo, il Gran Ballo dei Santantoniari ha chiuso con grande entusiasmo il trittico dei veglioni ceraioli al Park Hotel Ai Cappuccini, offrendo una serata all'insegna della musica, della tradizione e della celebrazione della comunità eugubina.

L’evento ha visto la partecipazione di oltre 1.200 persone, tra ceraioli, familiari e simpatizzanti, accorsi per celebrare uno dei momenti più sentiti nel percorso che conduce alla grande Festa del 15 maggio. La serata è stata animata da Fausto Paffi e la sua band, dall'FSO Original Mash/Up live band e dall’ospite speciale Johnson Righeira, icona degli anni ’80, che con le sue hit immortali ha scatenato il pubblico in pista.

Una tradizione che risale al 1969 per riunire i ceraioli prima della Festa di maggio

Il Veglione dei Santantoniari non è solo una festa, ma un appuntamento che affonda le sue radici nella tradizione. Risale al 1969 l’idea di organizzare un evento che potesse unire i ceraioli in un momento di aggregazione prima della grande celebrazione di maggio. Da allora, il veglione si è consolidato come un punto fermo nella tradizione cittadina, divenendo un simbolo di identità e orgoglio per i Santantoniari.

Durante la serata, l’entusiasmo si è concentrato attorno al Capodieci del Cero di Sant’Antonio, Mattia Martinelli, che ha ricevuto il caloroso sostegno della sua comunità. A dimostrare l’importanza dell’evento, la presenza del sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, che ha portato il suo saluto, sottolineando il valore di queste occasioni per il tessuto sociale e culturale della città.

Un momento particolarmente atteso è stato l’elezione di Benedetta Clementi a Miss Sant’Antoniara, che sarà la protagonista femminile della sfilata del 15 maggio accanto a Martinelli. Questo ruolo rappresenta non solo un simbolo di bellezza, ma anche di rappresentanza e partecipazione attiva alla tradizione ceraiola. Le altre Miss, Asia Botticelli per il Cero di Sant’Ubaldo e Sara Stocchi per il Cero di San Giorgio, completano il trio che accompagnerà i Capodieci nella giornata più attesa dell’anno.

Grande entusiasmo ha circondato anche il Capocetta Matteo Bartolini, che con determinazione si prepara a guidare i ceraioli in quella che si preannuncia una corsa entusiasmante. Rimangono da eleggere i Capodieci del Cero Mezzano e Piccolo, la cui nomina avverrà sabato 8 marzo alle 17:30 presso la taverna di via Fabiani, coinvolgendo la manicchia esterna di Madonna del Ponte.

La serata è stata caratterizzata da momenti di grande intensità emotiva. Il presidente della Famiglia dei Santantoniari, Ubaldo Gini, ha espresso il suo orgoglio per la grande partecipazione e per l’energia che ha animato il veglione. Alla festa hanno preso parte anche il Capodieci del Cero di Sant’Ubaldo, Giuseppe Piccioloni, e di San Giorgio, Giuliano Baldelli, insieme ai Capitani Fabio Latini e Oliviero Baldelli.

Il gesto più simbolico, è stato il passaggio della brocca dal vecchio al nuovo Capodieci

Uno dei gesti più simbolici della serata è stato il passaggio della brocca ceraiola, un rituale che sancisce il passaggio di testimone tra il Capodieci uscente e il nuovo eletto. Enrico Provvedi, Capodieci del 2024 della manicchia esterna, ha consegnato la brocca a Mattia Martinelli, che rappresenterà la manicchia interna, un gesto che ha suscitato grande emozione e applausi tra i presenti.

L’edizione 2025 del Veglione dei Santantoniari si è confermata un successo straordinario, non solo per la partecipazione numerosa, ma anche per lo spirito con cui è stata vissuta. La tradizione ceraiola continua a rafforzarsi e a coinvolgere le nuove generazioni, assicurando che la passione per la Festa dei Ceri rimanga viva.

La serata ha rappresentato un’occasione non solo di festa, ma anche di condivisione e appartenenza, dimostrando ancora una volta che la tradizione ceraiola è un elemento imprescindibile della cultura eugubina. Il percorso verso il 15 maggio è segnato da questi momenti di celebrazione collettiva, in cui passato e presente si intrecciano in un’unica grande storia di passione e identità.

L’appuntamento è ora fissato per le prossime tappe di avvicinamento alla Festa dei Ceri, con la certezza che lo spirito e l’entusiasmo che hanno animato il Veglione dei Santantoniari continueranno ad accompagnare la comunità eugubina verso il giorno più atteso dell’anno.

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Mario Farneti
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