Gubbio alza lo sguardo verso l’infinito e lo fa con un progetto che unisce divulgazione scientifica, emozione visiva e partecipazione della comunità. È stata presentata questa mattina in Sala Consiliare “Il cielo di Natale – mostra astronomica fotografica”, evento ideato e promosso dall’associazione astrofili eugubini “Gubbio sotto le stelle”. La manifestazione si svolgerà dal 12 al 14 dicembre e dal 19 al 21 dicembre presso il Centro Servizi Santo Spirito, con ingresso libero.

Non una semplice esposizione, ma un vero percorso immersivo tra immagini, strumenti, tecnologia ed esperienze, pensato per accompagnare il pubblico alla scoperta del cielo e dei suoi misteri durante il periodo più suggestivo dell’anno.
Durante la conferenza stampa è stato il sindaco Vittorio Fiorucci, che ha sottolineato il valore simbolico e culturale dell’iniziativa: «Questa mostra rappresenta un’occasione preziosa per vivere Gubbio in un tempo di festa con uno sguardo rivolto verso l’alto, riscoprendo il cielo come luogo di bellezza, ispirazione e conoscenza».
Un invito, quello del primo cittadino, a recuperare un rapporto più consapevole con il cosmo, non solo come spazio fisico da osservare, ma come dimensione culturale che attraversa la storia dell’umanità, dalla scienza alla spiritualità, dalla filosofia alla tecnica.

Nel dettaglio, il programma è stato presentato da Alessandro Luconi, presidente dell’associazione. «La mostra si articola in due momenti principali – ha spiegato –: dal 12 al 14 dicembre il tema sarà “La meraviglia del cielo”, mentre dal 19 al 21 dicembre il focus si sposterà su “Le comete messaggere dell’universo”».
All’interno del percorso espositivo troveranno spazio numerosi ambienti tematici: una mostra fotografica con immagini astronomiche ad alta definizione, una sala telescopi, un bookshop specializzato, un’area per le esperienze di realtà virtuale e uno spazio dedicato ai bambini, pensato per avvicinare anche i più piccoli all’osservazione del cielo.
Due anche le conferenze a tema, in programma sabato 13 e sabato 20 dicembre alle ore 17.30, momenti di approfondimento scientifico e dialogo diretto con il pubblico.
«Il nostro obiettivo è avvicinare tutti, curiosi e appassionati, all’osservazione astronomica – ha aggiunto Luconi – mostrando che il cielo non è qualcosa di distante, ma un patrimonio comune, accessibile e straordinariamente affascinante».
Grande spazio, nel corso della presentazione, è stato dedicato alla storia recente ma già significativa dell’associazione “Gubbio sotto le stelle”. A raccontarla è stato il vicepresidente Antonio Manzo, che ha ricordato la genesi quasi spontanea del gruppo: «Tutto è nato quasi per gioco, da un incontro tra me e il presidente Alessandro. Da lì, parlando delle nostre passioni, siamo riusciti in pochi mesi ad aprire una sede, acquistare visori per la realtà virtuale e costruire una rete di oltre 60 iscritti».
Un numero importante, soprattutto considerando che l’associazione è nata solo nel mese di giugno. «Contiamo già su fisici, ingegneri, fotografi, divulgatori e astronomi che hanno alle spalle pubblicazioni e studi – ha spiegato Manzo – e abbiamo avviato accordi con agriturismi del territorio e con alcune scuole, con cui inizieremo collaborazioni strutturate da febbraio-marzo».
L’associazione guarda anche al futuro con progetti ambiziosi, che riguardano la formazione, la divulgazione e la costruzione di una vera rete scientifico-culturale locale.
Uno degli elementi più innovativi della mostra sarà l’uso della realtà virtuale, grazie a visori acquistati appositamente per l’iniziativa. Questi strumenti permetteranno ai visitatori di vivere un’esperienza immersiva tra pianeti, nebulose e galassie, simulando viaggi nello spazio profondo e osservazioni impossibili a occhio nudo.
Accanto alla dimensione tecnologica, ci sarà quella più tradizionale ma sempre affascinante dell’osservazione diretta al telescopio, con strumentazioni che consentiranno, meteo permettendo, di guardare il cielo in tempo reale.
La mostra fotografica rappresenterà un ulteriore punto di forza: immagini di nebulose, stelle, pianeti e comete catturate con tecniche avanzate di astrofotografia offriranno al pubblico uno spaccato mozzafiato dell’universo, con scatti che sono al tempo stesso documentazione scientifica e opera artistica.
La seconda parte della manifestazione, dal 19 al 21 dicembre, sarà interamente dedicata al tema “Le comete messaggere dell’universo”. Le comete, da sempre cariche di significati simbolici e scientifici, verranno raccontate sia dal punto di vista astronomico sia attraverso la loro presenza nella storia, nella mitologia e nella cultura.
Un percorso che intreccerà scienza, racconto e immaginario collettivo, mostrando come questi corpi celesti abbiano accompagnato le grandi svolte della civiltà umana, tra presagi, scoperte scientifiche e nuove frontiere della ricerca.
Uno degli aspetti più importanti sottolineati durante la conferenza riguarda il coinvolgimento delle scuole. L’associazione punta a costruire un rapporto stabile con il mondo dell’istruzione, offrendo strumenti, incontri e percorsi didattici.
«L’astronomia non è solo un hobby – è stato ribadito – ma uno studio costante che attraversa matematica, fisica, geologia, tecnologia. È una porta d’accesso privilegiata alla conoscenza». In questa direzione, “Il cielo di Natale” diventa anche un laboratorio educativo aperto, capace di parlare a studenti, famiglie e insegnanti.

A chiudere la presentazione è stata l’assessore alla Cultura e al Turismo Paola Salciarini, che ha valorizzato fortemente la portata culturale dell’iniziativa: «Eventi come questo arricchiscono l’offerta culturale cittadina e contribuiscono a costruire una comunità più sensibile alla conoscenza e alla bellezza del creato».
L’assessore ha sottolineato come la mostra rappresenti un sicuro arricchimento del calendario natalizio, offrendo un’esperienza diversa, capace di unire scienza, fotografia, stupore e partecipazione. «Non è solo un intrattenimento, ma un progetto che stimola il pensiero, la curiosità e anche una riflessione più ampia sul rapporto tra uomo, ambiente e universo».
Un passaggio significativo è stato dedicato anche al valore etico della conoscenza, che si intreccia, nel contesto eugubino, con il messaggio francescano di rispetto per il creato.
Con “Il cielo di Natale” Gubbio aggiunge un tassello nuovo alla propria identità culturale. Città dei Ceri, delle pietre medievali, delle tradizioni secolari, ma anche città che sa guardare avanti e verso l’alto, aprendosi ai linguaggi della scienza e della tecnologia.
La mostra si configura come un ponte tra passato e futuro, tra la dimensione simbolica del Natale e quella rigorosa della ricerca astronomica. Un’occasione per scoprire che il cielo, osservato con strumenti moderni o con lo stupore antico dell’uomo, continua a parlarci con la stessa forza.
Dal 12 al 14 dicembre e dal 19 al 21 dicembre, il Centro Servizi Santo Spirito si trasformerà in una porta sull’universo. Sarà possibile entrare, osservare, ascoltare, sperimentare. Un’esperienza pensata per tutte le età, dai bambini agli appassionati più esperti, dai semplici curiosi agli studenti.
“Il cielo di Natale” promette così di diventare uno degli eventi culturali più originali di questo periodo festivo a Gubbio: una festa della conoscenza, che accende le luci non solo sulle decorazioni natalizie, ma anche sulla sconfinata bellezza del cosmo.