I trofei che hanno segnato l’epopea della Sirio Perugia, una delle squadre più vincenti nella storia della pallavolo femminile italiana, sono esposti al PalaBarton di Pian di Massiano. La squadra, che tra gli anni ’90 e i primi Duemila ha portato Perugia ai vertici del volley nazionale ed europeo, ritrova così un pezzo della sua storia, restituendolo alla città e ai suoi tifosi.
L'inaugurazione ella mostra si è svolta in un’atmosfera carica di emozione alla presenza dello storico presidente della società, Alfonso Orabona, accompagnato dalla figlia Francesca Orabona, che da anni lavorava a questo progetto. Il percorso espositivo è stato reso possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Perugia, rappresentato dall’assessore allo Sport Pierluigi Vossi.
Nel corso della cerimonia, l’assessore Vossi ha sottolineato l’importanza di custodire la memoria sportiva della città: "In questo posto abbiamo il futuro, due squadre in Serie A maschile e femminile, ma senza ricordarsi di quello che era il passato, tutto perde di valore. Perugia aveva un debito, e oggi lo abbiamo, spero, saldato”.
Parole che hanno trovato il plauso del pubblico presente, tra cui numerosi tifosi che per anni hanno seguito con passione la Sirio Perugia in Italia e in Europa.
A rendere ancora più speciale l’evento, la presenza di alcune delle ex atlete che hanno scritto la storia del club: tra loro Marianna Merluzzi, Simona Gioli e Cristina Saporiti, insieme a Emanuele Sbano, che per anni ha fatto parte dello staff tecnico, contribuendo in maniera significativa ai trionfi della squadra.
Il presidente Alfonso Orabona, visibilmente emozionato, ha ricordato con affetto padre Aldo Falini, fondatore della società, e ha ripercorso il suo personale ingresso nel mondo della pallavolo, rievocando i momenti più significativi dei numerosi successi ottenuti nel corso degli anni. Tra questi, ha voluto sottolineare la storica vittoria della Champions League a Cannes, un trionfo che ha consacrato Perugia come campione d'Europa e segnato un capitolo fondamentale nella storia del club.
A guidare la squadra in quell’impresa fu il coach Massimo Barbolini, che per l’occasione ha inviato un videomessaggio: “Questa società ha fatto la storia di Perugia, sono stati anni bellissimi quelli passati insieme”.
Per Francesca Orabona, che dal 2017 ha lavorato con instancabile passione e determinazione per restituire i trofei della Sirio Perugia alla loro casa naturale, l’inaugurazione della mostra è stato un momento di straordinaria emozione e soddisfazione. Dopo anni di impegno, dedizione e sacrifici, vedere finalmente realizzarsi il frutto di tanto lavoro ha segnato il culmine di un percorso significativo e ricco di sfide. Poco prima del taglio del nastro, Orabona ha voluto condividere la sua gioia con i presenti, esprimendo con visibile orgoglio:
“I trofei sono a casa”, ha dichiarato, con un sorriso che esprimeva tutta la gioia sincera e travolgente di un traguardo finalmente raggiunto. Quelle parole, pronunciate con la consapevolezza di aver conquistato un sogno a lungo agognato, racchiudevano il peso emotivo di una vittoria ottenuta grazie a anni di impegno, sacrificio e dedizione. Nel suo discorso, ha voluto esprimere un ringraziamento speciale all’amministrazione comunale e, in particolare, all’assessore Vossi, che “per aver compreso il valore della storia della Sirio” ha avuto un ruolo determinante nel rendere possibile questa straordinaria celebrazione del patrimonio sportivo della città.
L'esposizione, allestita nella curva San Marco del PalaBarton, è accompagnata da un pannello commemorativo che celebra il ricco palmarès della Sirio Perugia, una delle squadre più titolate della pallavolo italiana ed europea:
"Questo è un atto dovuto”, hanno commentato i protagonisti dell’evento, suggellando una giornata che ha restituito a Perugia uno dei suoi più grandi patrimoni sportivi.