Si terranno domani alle 15, nella cattedrale di Fabriano, i funerali di Hekuran Cumani, il 23enne di origine albanese, accoltellato a morte il 18 ottobre, nel parcheggio del dipartimento di Matematica, a Perugia. Proseguono le indagini, con il 21enne indagato che, intanto, si è cancellato dai social network. Intanto era stata allestita la camera ardente nella camera mortuaria dell'ospedale cittadino.
L'ultimo saluto a Hekuran Cumani si terrà durante le esequie, sabato 25 ottobre alle 15:00, che verranno celebrate nel comune di residenza del giovane (Fabriano) accoltellato la scorsa settimana a Perugia, al termina di una lite, dopo la serata trascorsa al 100dieci.
Nel pomeriggio di ieri, è stata allestita una camera ardente all’obitorio dell’ospedale di Perugia, dopo che la procura ha concesso il nulla osta per la restituzione.
Nel frattempo proseguono le indagini. Al momento per l'omicidio risulta indagato un 21enne di origine tunisina, al quale vengono contestati anche i reati di minacce aggravate e detenzione di oggetti atti a offendere. Gli stessi reati sono contestati anche a un 18enne di origine marocchina. Il buttafuori del locale, invece, è accusato di lesioni per aver ferito il fratello di Hekuran: il vigilante avrebbe dichiatato che i colpi siano partiti accidentalmente nel tentativo di riportare la calma.
Il 21enne avrebbe colpito Hekuran dopo aver prima ferito a una gamba il fratello minore della vittima, Samuele. Il giovane, intanto, dopo essere entrato nel registro degli indagati, avrebbe cancellato le sue foto dal profilo Instagram, dopo gli eventi di quella tragica notte.
Gli agenti della squadra mobile di Maria Assunta Ghizzoni stanno cercando di trovare altri elementi, essendo stata riscontrata l’assenza di testimonianze del momento dell’omicidio.
L'esame autoptico sul corpo di Hekuran Cumani, intanto, ha indicato come sia stato ucciso il giovane: individuata una sola ferita, letale per traiettoria e profondità. La dinamica è compatibile con un coltello non particolarmente lungo ma capace di penetrare con forza, la direzione dall’alto al basso suggerisce invece un corpo a corpo ravvicinato o una posizione di vantaggio dell’aggressore.
Al momento l’ipotesi di reato formulata dagli inquirenti resta l’omicidio volontario aggravato: un capo d’accusa che tiene insieme la violenza del gesto e il contesto in cui è maturato.
Hekuran Cumani, aveva 23 anni, e viveva a Fabriano, in provincia di Ancona. È stato ucciso, al termine di una lite, a Perugia, in un parcheggio davanti al Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università degli Studi di Perugia.
Un luogo abitualmente frequentato da studenti e giovani, che all’alba di oggi si è trasformato in scena di un delitto. Intorno alle 4.30, una lite tra due gruppi di ragazzi è degenerata in pochi istanti: una coltellata ha raggiunto Cumani al torace. Inutile l’intervento dei soccorsi. Il giovane è morto sul posto.
Secondo le prime ricostruzioni,infatti, il gruppo di Hekuran avrebbe incontrato un altro gruppo di giovani con i quali ci sarebbe stato un diverbio, pare per futili motivi. Dalle parole, si sarebbe poi passati all'aggressione, fino alla coltellata fatale che ha colpito il 23enne, facendolo morire sul colpo.
