24 Jul, 2025 - 20:46

Il Gubbio convince alla prima uscita stagionale, Di Carlo: "Verticalità e coraggio: ecco la nostra identità"

Il Gubbio convince alla prima uscita stagionale, Di Carlo: "Verticalità e coraggio: ecco la nostra identità"

Il primo test stagionale è spesso poco più di una formalità. Ma a Gubbio, in questo caldo pomeriggio estivo sul prato del Beniamino Ubaldi, la squadra di mister Domenico Di Carlo ha mostrato subito spunti interessanti. Gli eugubini hanno superato una rappresentativa locale con un netto 5-0, mettendo in vetrina non solo gambe e fiato, ma anche i primi principi tattici del tecnico di Cassino. Difesa a tre, esterni a tutta fascia, centrocampo pronto a inserirsi e un attacco rapido, costruito sulla verticalità: è questa la direzione impressa dall’esperto allenatore, che ha raccolto i primi segnali positivi di un percorso ancora agli inizi, ma già carico di indicazioni utili.

Prima uscita, primi segnali

Il Gubbio si è presentato in campo con il 3-5-2, modulo che Di Carlo ha voluto sperimentare fin dai primi allenamenti. Nonostante l’avversario fosse di livello amatoriale, i rossoblù hanno cercato di interpretare le consegne con serietà. Il pubblico, presente in buon numero, ha risposto con entusiasmo: sulle gradinate del centro sportivo non è mancato l'entusiasmo, segno che il legame tra squadra e tifoseria è già in fase di ricostruzione dopo una stagione chiusa senza squilli.

Di Carlo lo sa bene: ricreare un ambiente compatto è la base per gettare solide fondamenta. Non è un caso che a fine gara si sia intrattenuto con una rappresentanza del tifo organizzato per un confronto cordiale, fatto di sorrisi, strette di mano e incoraggiamenti reciproci. "Mi ha fatto piacere conoscerli, tutti devono sentirsi importanti per questa annata, dall'allenatore, giocatori, tifosi, giornalisti, tutti devono remare dalla stessa parte. Fuori dal campo cerco di legare, di dare l'entusiasmo giusto, quando si è tutti insieme si può dare molto", ha dichiarato il mister, lasciando intendere quanto sia centrale la componente umana nel suo progetto.

Modulo e idee: la firma di Di Carlo

Il 5-0 finale è frutto di una manovra ancora lenta ma già orientata verso il calcio verticale tanto caro all’ex tecnico di Chievo e Vicenza. "Stiamo cercando di lavorare sulla verticalità, mi è piaciuto l'aiutarsi della squadra, i ragazzi erano collaborativi, si chiamavano, questo vuol dire che sta passando un messaggio giusto. Che è quello di aiutarsi, di giocare in avanti, nel primo tempo la riaggressione mi è piaciuta, nel secondo tempo un pochino meno", ha analizzato Di Carlo a fine gara.

Nonostante qualche fisiologico calo di ritmo, comprensibile dopo pochi giorni di ritiro, l’allenatore ha potuto apprezzare la disponibilità del gruppo a sposare idee e metodo. " Mi aspettavo di vedere qualche giocata e anche un po' di lentezza, con la manovra meno dinamica ma è la prima settimana di lavoro. Domenica saremo ancora più lenti, in questo periodo servono i carichi di lavoro per arrivare pronti per tutto il campionato", ha aggiunto. Nessuna illusione: ora la priorità è mettere benzina nelle gambe.

Le prove della difesa a tre

Particolare attenzione è stata riservata alla linea difensiva, passata dalla retroguardia a quattro dello scorso campionato al nuovo assetto a tre. "La sto provando sin da subito, i ragazzi l'anno scorso avevano terminato a quattro, sto cercando di provare a tre, a centrocampo sto ancora decidendo come schierarci. Mi sono piaciuti i giocatori che lo hanno interpretato bene, i braccetti hanno spinto, voglio che il gioco non sia solo difensivo ma anche verticale", ha spiegato.

L’obiettivo è rendere la linea a tre non solo un blocco di protezione, ma un punto di partenza per far male all’avversario: "Se si vuole giocare a tre ho questa idea di gioco, i braccetti devono accompagnare e a volte anche inserirsi, bisogna avere coraggio, bisogna essere bravi anche nelle preventive. Siamo stati bravi a farlo, in Serie C le preventive sono determinanti. C'è da migliorare il ritmo e i tempi", ha sottolineato Di Carlo.

Attacco e mercato: lavori in corso

Sul piano offensivo, segnali positivi sono arrivati soprattutto da Spina, autore di una doppietta nella ripresa, mentre Minta (rigore), Sportolaro e Mancini hanno completato il tabellino dei marcatori. I movimenti delle punte e il contributo degli esterni sono due aspetti su cui Di Carlo continuerà a insistere: "Si sono mossi molto bene, è questo quello su cui lavoriamo, lavoriamo con i centrocampisti e quinti di fare questa rotazione, che oggi abbiamo visto poco, ma sono convinto che partita dopo partita le miglioreremo".

Sul fronte mercato, infine, l’allenatore non si nasconde: qualcosa manca ancora, ma senza fretta. "Stiamo parlando con il direttore, abbiamo quattro attaccanti, oggi ne mancavano due, prima di fare ogni valutazione bisogna vedere chi abbiamo in casa, la valutazione si farà quando avremo tutti gli effettivi. Oggi Ghirardello e Tommasini non erano presenti. Sul centrocampista e sul quinto esterno, in prova abbiamo Brekalo, bisogna andare a intervenire perché mancano a livello numerico. Quando arriverà il nome giusto e il momento giusto, agiremo, non possiamo prendere troppi giocatori, quelli che prendiamo dovranno essere perfetti per il Gubbio", ha chiarito Di Carlo.

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Lorenzo Farneti
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