06 Sep, 2025 - 18:09

Gubbio-Perugia 1-1, mister Cangelosi: "Soddisfatto a metà, dobbiamo migliorare"

Gubbio-Perugia 1-1, mister Cangelosi: "Soddisfatto a metà, dobbiamo migliorare"

Il derby tra Gubbio e Perugia non ha tradito le attese. In uno stadio Barbetti gremito e infuocato, con il pubblico delle grandi occasioni, è andata in scena una partita combattuta dal primo all’ultimo minuto, valevole per la terza giornata del campionato di Serie C girone B. Novanta minuti di tensione, adrenalina ed emozioni che hanno lasciato il segno non solo in campo, ma anche fuori, con lo spavento finale legato all’infortunio di Davide Riccardi, autore del gol del vantaggio biancorosso, costretto a lasciare il campo per un trauma cranico e trasportato in ospedale.

Il Perugia è partito forte, trovando il vantaggio nei primissimi minuti: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Riccardi ha insaccato con precisione, gelando il Barbetti e facendo esplodere il settore ospiti. Il Gubbio non si è però lasciato intimorire e ha reagito con coraggio. La squadra di Di Carlo ha alzato i ritmi, trovando il pareggio al 34’: ancora una volta da calcio piazzato, con il capitano Signorini a svettare più in alto di tutti e a depositare in rete l’1-1 che ha riportato equilibrio e fiducia ai rossoblù.

La ripresa è stata combattuta, con occasioni da una parte e dall’altra. Il Perugia ha avuto due chance nitide con Giunti e Ogunseye, mentre il Gubbio ha cercato ripartenze rapide sfruttando Ghirardello e La Mantia. Alla fine, il pareggio è stato il risultato più giusto, ma resta la sensazione che entrambe avessero le possibilità per portare a casa i tre punti.

Lo spavento per Riccardi

Grande apprensione al termine del match per Davide Riccardi, protagonista suo malgrado di uno scontro aereo con Torrasi. Caduto malamente a terra, ha battuto la testa ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale per accertamenti.

“Sta meglio, è in ospedale e stanno verificando tutto quello che c’era da verificare - ha dichiarato il tecnico biancorosso Vincenzo Cangelosi - . Ci auguriamo che torni presto e che stia bene. La cosa più importante ora è la sua salute”.

Analisi tattica del Perugia

L’allenatore biancorosso ha analizzato così la gara:
“Siamo partiti bene, la stavamo gestendo, l’avevamo preparata in questo modo: usufruendo degli spazi che loro, attaccando, ci potevano lasciare. Abbiamo però gestito male diversi palloni in uscita. Davanti avevamo tre giocatori veloci proprio per ripartire. Dobbiamo migliorare sui calci piazzati: è già successo lo scorso anno, bisogna lavorarci di più”.

Un focus anche sull’esordio di Manzari, uno dei volti nuovi:
È normale aspettarsi un calo nel corso della partita, invece ho visto che continuava a rendersi utile e a giocare semplice. È stato intelligente. È un giocatore importante che può fare molto meglio quando entrerà in condizione. Praticamente non aveva mai giocato fino a oggi, ci vorrà pazienza”.

La scelta tattica su Megelaitis

Spazio anche alle valutazioni sull’impiego di Megelaitis, arrivato negli ultimi giorni di mercato:
“L’ho rischiato perché mi aspettavo questo atteggiamento da parte del Gubbio. Da quarto di centrocampo poteva stringere in diversi momenti, consentendoci di passare a cinque in difesa. Devo ringraziare Giunti che, in fase di non possesso, ha fatto il quinto per chiudere i loro attacchi”.

Gubbio, intensità e organizzazione

Un passaggio importante anche sugli avversari:
“Il Gubbio ha una grande intensità. Per chiunque venire qui e fare risultato sarà difficile. Ha ancora giocatori fuori che potranno alzare ulteriormente il livello. È una squadra ben allenata da un tecnico esperto”.

Soddisfazione a metà

Sulle sensazioni dopo il derby, l’analisi è equilibrata:
I miglioramenti ci sono, ma dobbiamo imparare a gestire meglio il possesso e il non possesso, essere più attivi. Nel secondo tempo abbiamo avuto due palle gol nitide, è un peccato non averle sfruttate perché sarebbe stato il coronamento di un’ottima prestazione. Soddisfatto del risultato? Ni. Capisco che la gente voglia vincere, ma bisogna avere pazienza”.

L’allenatore biancorosso guarda avanti con ottimismo:
“Rispetto alle prime due giornate la squadra si esprime meglio. È stata costruita su questo sistema di gioco. Con il rientro di Calapai avremo un’alternativa in più. Dobbiamo crescere di condizione in fase offensiva, soprattutto con Manzari e Ogunseye: così avremo più soluzioni per esprimerci al meglio”.

Le parole di Megelaitis

Il centrocampista lituano, ex Gubbio, ha commentato così il suo esordio con la maglia del Perugia:
“Il primo tempo è stato un po’ confusionario, nel secondo abbiamo fatto meglio. Non siamo riusciti a mantenere il vantaggio, ma questo è il calcio. A livello di palleggio siamo cresciuti”.

Sul perché della scelta Perugia non ha avuto dubbi:
“Il direttore Meluso l’ho già avuto in passato, una piazza come Perugia non si può rifiutare”.

Sulla duttilità mostrata dopo un solo allenamento:
“In queste situazioni bisogna essere professionisti. Mi reputo tale e mi devo far trovare sempre pronto. Ringrazio il mister per la fiducia”.

Infine, un retroscena di mercato:
“Il mercato degli svincolati è particolare. Avevo anche altre opzioni, potevo tornare a Gubbio, ma Meluso ha inciso tanto su questa scelta. Nulla da togliere al Gubbio, ma Perugia non si rifiuta”.

Megelaitis ha parlato anche del suo passato recente:
“A Rimini ho vissuto una situazione disastrosa. Non dormivamo la notte, non c’era nessun punto di riferimento. Non ci potevamo neanche allenare allo stadio. Una situazione che non dovrebbe mai capitare a dei professionisti”.

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Lorenzo Farneti
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