14 Aug, 2025 - 09:00

Paolo Crepet in scena a Gubbio con “Il reato di pensare”: ecco la data e il luogo

Paolo Crepet in scena a Gubbio con “Il reato di pensare”: ecco la data e il luogo

Nell’epoca delle connessioni continue, dei pensieri rapidi e spesso omologati, c’è ancora spazio per un momento di riflessione profonda, lontano dalle distrazioni digitali. L’estate culturale italiana offre quest’anno un’occasione preziosa: ascoltare dal vivo Paolo Crepet, uno dei più autorevoli intellettuali del nostro tempo, capace di unire rigore scientifico, capacità divulgativa e un linguaggio diretto che arriva al cuore. Un evento che promette non solo intrattenimento, ma anche stimolo alla riflessione, inserendosi in un contesto scenico unico al mondo.

Quando e dove vedere Paolo Crepet a Gubbio con “Il reato di pensare”

Domenica 17 agosto 2025, il Teatro Romano di Gubbio si prepara ad accogliere lo psicologo, psichiatra, sociologo ed educatore che, con i suoi libri, le sue conferenze e le sue apparizioni televisive, è diventato punto di riferimento nel dibattito culturale contemporaneo. In occasione della 64ª Stagione Estiva del Teatro Romano, Crepet porterà in scena Il reato di pensare, spettacolo già applaudito nei principali festival estivi italiani, capace di attrarre un pubblico trasversale, unendo giovani e adulti. Un’opera che non teme di affrontare temi complessi - la libertà di pensiero, il coraggio di dissentire, il valore della curiosità - in un’epoca segnata dalla fretta e dalla semplificazione. Il palcoscenico, incastonato tra i resti millenari e affacciato sulla città di pietra, sarà la cornice perfetta per un dialogo tra storia e presente, tra pietra e parola, tra memoria e futuro.

Biglietti:

  • Online su Ticketone
  • Presso il Caffè del Teatro di Gubbio
  • Presso l’ufficio IAT Gubbio in via della Repubblica
  • La sera dell’evento, direttamente alla biglietteria del Teatro Romano di Gubbio

Il fascino del luogo e la forza delle idee


Il Teatro Romano di Gubbio, costruito nel I secolo a.C. e ancora oggi protagonista della vita culturale cittadina, è molto più di una scenografia. La sua imponenza, unita alla suggestione della location - immersa nella campagna umbra e con lo skyline medievale di Gubbio a fare da sfondo - amplifica ogni parola pronunciata sul palco. Gli organizzatori della rassegna, tra cui Charlotte Spettacoli, QLNC events e Maximo Event, con il coordinamento dell’Assessorato alla Cultura del Comune e la collaborazione della Direzione Regionale Musei Nazionali Umbria, parlano di “evento di punta” della stagione, capace di attrarre pubblico non solo dall’Umbria ma da tutta Italia.

Sotto il cielo stellato di agosto, Crepet guiderà il pubblico in un percorso che intreccia psicologia e sociologia, esperienze di vita e analisi sociale. Il titolo dello spettacolo, Il reato di pensare, è già una dichiarazione di intenti: riflettere, oggi, è un atto di resistenza culturale, un gesto che richiede coraggio in un contesto in cui l’omologazione delle idee sembra avanzare inesorabile.

Un intellettuale poliedrico e un testimone del suo tempo

Paolo Crepet non è solo un volto noto al grande pubblico, ma un professionista che ha attraversato, sia geograficamente che culturalmente, contesti profondamente diversi. Nato a Torino, cresciuto a Padova, ha una formazione che unisce medicina, sociologia e psichiatria, con esperienze accademiche e professionali in India, Danimarca, Regno Unito, Germania, Svizzera e Repubblica Ceca. Ha insegnato a Toronto, Rio de Janeiro e persino ad Harvard, mantenendo sempre viva la sua vocazione divulgativa.

Questo background internazionale gli consente di affrontare temi complessi con un respiro ampio, evitando chiusure ideologiche e proponendo invece un approccio aperto, curioso, inclusivo. La sua esperienza nel movimento di Franco Basaglia e la scelta di seguire il maestro a Roma hanno segnato in profondità la sua visione della psichiatria e della società. Oggi, nei suoi interventi pubblici, si avverte l’eco di quella lezione: la centralità della persona, la necessità di abbattere muri mentali e sociali, l’urgenza di non rinunciare alla capacità critica.

L’attualità di un messaggio senza tempo

Il tema centrale dello spettacolo - la libertà di pensiero - assume una valenza ancora più forte nel contesto storico attuale. In un’epoca dominata dalla comunicazione istantanea e da una polarizzazione crescente, pensare in modo autonomo può apparire un atto controcorrente. Crepet invita a riscoprire il valore del dubbio, a rifiutare le risposte preconfezionate, a non cedere alla seduzione dell’algoritmo che ci mostra solo ciò che conferma le nostre convinzioni.

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Lorenzo Farneti
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