Un rombo nella notte, una luce tagliente che squarcia il buio e poi il rumore delle pale che si avvicina inesorabile. Alle 3.30 del mattino, lungo la nuova Pian d’Assino, all’altezza dell’uscita Torre dei Calzolari, non era il suono della quotidianità a destare l’attenzione, ma quello del primo intervento ufficiale notturno dell’elisoccorso "Nibbio". E proprio a Gubbio si è concretizzato il suo esordio nella gestione reale di un'emergenza: un violento incidente frontale tra un’auto e un autoarticolato ha provocato due feriti in gravi condizioni, soccorsi e trasportati d’urgenza all’ospedale di Perugia grazie al pronto intervento del mezzo aereo regionale.
Le prime chiamate al 112 sono partite intorno alle 3.30. La dinamica dell’incidente è ancora al vaglio delle autorità competenti, ma dai primi rilievi emerge un violento impatto frontale tra una vettura che viaggiava in direzione Roma e un mezzo pesante proveniente da Perugia. Lo scontro è avvenuto sulla SS219, nel tratto rinnovato della Pian d’Assino, in prossimità dello svincolo per Torre dei Calzolari. A bordo dell’auto, una coppia in viaggio dalla Romagna: lui, un quarantenne di Rimini, lei una cinquantacinquenne di Bellaria. Entrambi sono rimasti incastrati tra le lamiere.
Immediato l’intervento della squadra dei Vigili del Fuoco di Gubbio, che ha operato per oltre mezz’ora con cesoie e divaricatori idraulici per liberare i due occupanti. Sul posto anche il personale del 118, che ha stabilizzato i feriti prima del trasporto. Data la gravità delle condizioni cliniche, è stato allertato l’elisoccorso: "Nibbio", decollato dalla base di Fabriano, ha raggiunto la zona in pochi minuti, atterrando direttamente nei pressi dell'incidente grazie al potente faro anteriore che consente manovre sicure anche in assenza di luce.
L'uomo è stato ricoverato presso il reparto di Ortopedia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia per un politrauma, mentre la donna è stata trasferita in Medicina per ulteriori accertamenti. Il traffico lungo la statale è rimasto interrotto per circa due ore per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi della Polizia Stradale.
Il primo volo ufficiale di Nibbio arriva a pochi giorni di distanza da un altro incidente che ha scosso il comprensorio: martedì 22 luglio, nel pomeriggio, sulla Strada Statale Flaminia all’altezza della frazione Corcia, nel territorio comunale di Gualdo Tadino, una berlina grigia si è scontrata con un’autogru bianca. Anche in quel caso due persone sono rimaste ferite. I mezzi, gravemente danneggiati, sono rimasti sulla carreggiata provocando rallentamenti e disagi alla circolazione. I feriti sono stati trasportati all’ospedale di Branca per accertamenti, mentre i vigili del fuoco del distaccamento di Gaifana hanno messo in sicurezza l’area e coadiuvato la rimozione dei veicoli.
Episodi come questo, purtroppo, sottolineano ancora una volta quanto sia importante poter contare su mezzi di soccorso efficienti, rapidi e attrezzati per ogni evenienza. La tempestività di un’ambulanza, oggi, è spesso ostacolata da viabilità complesse, traffico o lunghi tempi di percorrenza. Il volo H24 dell’elisoccorso regionale può colmare proprio queste lacune, diventando una risorsa insostituibile per il sistema sanitario umbro.
Il protagonista silenzioso della notte eugubina è stato proprio lui: “Nibbio”, l’elisoccorso sanitario attivato ufficialmente in Umbria per operare anche in orario notturno. Dotato di visori notturni NVG per piloti e tecnici, di un potente faro direzionale montato sul pattino anteriore e di strumentazione di ultima generazione per il volo in condizioni critiche, “Nibbio” è in grado di operare H24, garantendo rapidità d’intervento anche in territori montani o rurali, come l’Appennino umbro, spesso difficili da raggiungere via terra.
La missione notturna a Gubbio ha dimostrato in modo concreto l’utilità di questo servizio, confermandone l’efficienza. L’elicottero ha potuto atterrare direttamente sul luogo dell’incidente, senza necessità di piazzole illuminate o supporti da terra, permettendo un intervento tempestivo e riducendo drasticamente i tempi di trasporto in ospedale. Una differenza che, in caso di traumi gravi o emergenze tempo-dipendenti, può risultare vitale. L’obiettivo è garantire la massima copertura possibile per tutte le province umbre, migliorando i tempi di risposta sanitaria anche nelle ore più critiche.