14 Mar, 2025 - 12:05

Gubbio e il mistero del sottosuolo: una seconda voragine lungo il Corso

Gubbio e il mistero del sottosuolo: una seconda voragine lungo il Corso

Dopo il rischio di cedimento stradale in seguito alla formazione di una profonda voragine in Corso Garibaldi, a pochi metri di distanza ne è stata individuata un’altra. Questa seconda cavità, sebbene di dimensioni più contenute rispetto alla prima, rappresenta comunque una seria criticità per la sicurezza pubblica e dovrà essere riempita con una gettata di calcestruzzo, come già avvenuto per la precedente.

Il nuovo cedimento si trova sul marciapiede di sinistra, scendendo lungo il Corso, e sta già creando non pochi disagi alla circolazione pedonale e alla viabilità cittadina. La scoperta della seconda voragine conferma le ipotesi degli esperti, che fin dal primo intervento avevano ipotizzato la presenza di una fitta rete sotterranea di cavità e passaggi segreti sotto il centro storico di Gubbio.

Nell sottosuolo di Gubbio si sviluppa un labirinto di ambienti sotterranei, cunicoli e camere di epoca antica

Gubbio, una delle città medievali meglio conservate d’Italia, cela sotto le sue antiche strade un vero e proprio labirinto di ambienti sotterranei, cunicoli e camere di epoca antica, utilizzati nei secoli per scopi difensivi, di stoccaggio o di collegamento tra edifici strategici.

Gli esperti ritengono che molte di queste cavità risalgano addirittura al Medioevo, quando la città doveva proteggersi da assedi e incursioni nemiche. Le cronache riportano numerosi episodi bellici nei quali i gubini avrebbero sfruttato questi passaggi sotterranei per fuggire o sorprendere i nemici alle spalle.

"L’intera Gubbio è attraversata da una rete sotterranea che ancora oggi non conosciamo nella sua interezza", spiegano gli archeologi"Queste cavità potrebbero estendersi ben oltre il centro storico e rappresentano una vera e propria ragnatela di collegamenti antichi, alcuni dei quali potrebbero essere ancora inesplorati".

Le due voragini individuate in Corso Garibaldi hanno sollevato numerosi interrogativi sulla stabilità del sottosuolo cittadino. Gli esperti hanno spiegato che questi cedimenti possono essere causati da diversi fattori, tra cui:

  • Il deterioramento delle strutture sotterranee dovuto all’erosione dell’acqua e all’azione del tempo.
  • Vecchie cisterne, camere o gallerie collassate, che nel corso dei secoli si sono indebolite.
  • L’effetto delle infiltrazioni idriche, aggravato dalle recenti rotture di condotte che hanno accelerato il fenomeno erosivo.

I tecnici incaricati dal Comune e di Umbra Acque hanno già effettuato le prospezioni con telecamere filoguidate, cercando di mappare con precisione l’area interessata dal secondo possibile cedimento. Dalle prime analisi emerge che, proprio come la prima voragine, anche questa è il risultato di un collasso strutturale dovuto alla presenza di un vuoto preesistente nel sottosuolo.

Anche questa cavità verrà riempita, come la prima, con una massiccia colata di calcestruzzo

Come già avvenuto per la prima voragine, anche questa seconda cavità verrà riempita con una massiccia colata di calcestruzzo. Saranno necessari diversi metri cubi di materiale per garantire la stabilità dell’area e prevenire ulteriori crolli.

Le operazioni richiederanno però tempo e attenzione, soprattutto per non danneggiare eventuali strutture storiche che potrebbero trovarsi sotto la pavimentazione.

Uno dei problemi  riguarda il ripristino del selciato in pietra, un'operazione tutt’altro che semplice. Le pietre del Corso, infatti, non sono facilmente reperibili, rendendo il lavoro di ricostruzione un’operazione delicata.

Questi eventi hanno evidenziato l’importanza di monitorare il sottosuolo di Gubbio per prevenire altri cedimenti. Alcuni esperti suggeriscono l’utilizzo di georadar e altre tecnologie avanzate per realizzare una mappatura completa delle cavità sotterranee, così da individuare possibili aree di rischio prima che si verifichino nuovi crolli.

“Gubbio è una città con una storia millenaria e il suo sottosuolo ne è testimone”, affermano gli esperti. “Solo attraverso studi approfonditi e interventi mirati possiamo proteggere il nostro patrimonio e garantire la sicurezza dei cittadini”.

Inoltre, si sta discutendo la possibilità di istituire un piano speciale per la manutenzione del sottosuolo, con controlli periodici per monitorare il rischio idrogeologico e prevenire futuri cedimenti.

Si riaccende il dibatttito su una maggiore attenzione alla stabilità del centro storico di Gubbio

La seconda voragine in Corso Garibaldi ha riacceso il dibattito sulla necessità di una maggiore attenzione alla stabilità del centro storico di Gubbio. Mentre i lavori di messa in sicurezza proseguono, cresce la consapevolezza che questi eventi potrebbero non essere casi isolati e che il sottosuolo della città cela ancora molti segreti da svelare.

Alcuni studiosi propongono di trasformare le scoperte sotterranee in un’opportunità di ricerca e valorizzazione turistica, con la possibilità di aprire percorsi archeologici per raccontare la storia nascosta della città.

Per il momento, però, la priorità rimane la sicurezza dei cittadini e la stabilità delle infrastrutture. La seconda voragine potrebbe essere solo la punta dell’iceberg, e i lavori in corso saranno fondamentali per comprendere quanto il sottosuolo di Gubbio sia fragile e quanto ancora resti da scoprire sotto le sue strade medievali.

Gubbio si trova oggi di fronte a una sfida importante: proteggere il suo passato senza compromettere il presente.

La scoperta di queste cavità offre nuove opportunità di studio e conoscenza sulla storia della città

Le due voragini scoperte lungo Corso Garibaldi impongono una riflessione più ampia sulla gestione del patrimonio urbano e sulla necessità di un monitoraggio costante del sottosuolo.

Da un lato, la scoperta di queste cavità offre nuove opportunità di studio e conoscenza della storia della città; dall’altro, la fragilità del terreno richiede interventi tempestivi e soluzioni tecniche avanzate per evitare che nuovi cedimenti possano mettere a rischio l’incolumità pubblica e il patrimonio storico.

Quello che è certo è che Gubbio, con il suo affascinante passato sotterraneo, ha ancora molte storie da raccontare e segreti da rivelare.

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Mario Farneti
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