Venerdì 14 novembre, alle 10.30, la Sala Consiliare di Palazzo Pretorio ha ospitato la cerimonia ufficiale della firma del Patto di Amicizia tra la città di Gubbio e la città cinese di Dehua, nella provincia del Fujian. Un appuntamento atteso, inserito in un percorso istituzionale volto a favorire relazioni culturali, artistiche e istituzionali tra i due territori con la realizzazione della mostra "La strada Bianca".

Alla firma – seguita da una conferenza stampa – erano presenti il sindaco Vittorio Fiorucci, l’assessore Micaela Parlagreco, il vicesegretario del Comitato del Partito della Contea di Dehua Wu Zhipu, il direttore dell’Ufficio Affari Esteri di Dehua Huang Quanzhong, il sindaco del Comune di Longxun Chen Ziping e vari vertici istituzionali della Contea di Dehua.
L’atmosfera della Sala Consiliare, gremita di rappresentanti istituzionali e operatori del settore culturale e produttivo, ha fatto da cornice a un evento che assume per Gubbio un valore simbolico e strategico, soprattutto per la tradizione ceramica che lega le due comunità.
Nel suo intervento introduttivo, il sindaco Vittorio Fiorucci ha voluto rafforzare il senso culturale dell’incontro, aprendo il suo discorso con un saluto alle autorità presenti e sottolineando la presenza di un ospite particolarmente significativo.
“Saluto in particolare il vicesegretario del Comitato della città e il sindaco. Rivolgo anche un saluto caloroso al sindaco Massimo Isola di Faenza, città italiana della ceramica, che ha voluto essere con noi questa mattina”, ha dichiarato.
Il sindaco ha quindi introdotto il significato profondo dell’iniziativa, che va oltre la formalità diplomatica.
La scelta di Dehua come partner istituzionale è infatti legata a un elemento forte e condiviso: la ceramica.
“La firma di questo Patto di Amicizia riguarda le nostre due città. Anche se Gubbio e Dehua si trovano molto lontane tra loro, condividiamo una tradizione antica e sorprendentemente simile: quella della ceramica, espressione di bellezza, cultura e ingegno umano”.
Con queste parole, Fiorucci ha collocato la ceramica al centro del progetto, non solo come patrimonio artistico, ma anche come linguaggio comune capace di avvicinare due comunità geograficamente distanti.


Ha quindi espresso un auspicio, evidenziando la dimensione culturale della cooperazione internazionale:
“Credo che questo accordo possa generare nuove forme di cooperazione creativa, innovazione condivisa e un profondo rispetto reciproco. È un passo importante verso un dialogo tra culture diverse”.
Con questa frase si concludeva l’intervento del sindaco di Gubbio, ponendo le basi per la seconda parte della cerimonia: la parola alle autorità della città di Dehua.
A seguire ha preso la parola il sindaco del Comune di Longxun Chen Ziping che ha ringraziato Gubbio per l’ospitalità e ha presentato una panoramica del valore storico e culturale della ceramica di Dehua.
Il sindaco della città cinese ha iniziato ricordando la dimensione internazionale della propria tradizione:
“Dehua è conosciuta nel mondo come la città della porcellana bianca. Nel corso dei secoli, nonostante i cambiamenti storici, la nostra tradizione ceramica è rimasta viva”.
Ha sottolineato come, attraverso le epoche, la produzione ceramica di Dehua abbia mantenuto un ruolo centrale nella cultura locale, radicata profondamente nella storia del territorio.
Proseguendo, il sindaco ha richiamato l’attenzione sulle caratteristiche distintive della produzione ceramica cinese, oggi riconosciuta anche a livello istituzionale.

“Le tecniche della porcellana bianca di Dehua sono radicate nella nostra terra e nella nostra storia. Le nostre fornaci sono state riconosciute come patrimonio culturale e rappresentano un simbolo della nostra identità”.
Nell’intervento è stato ricordato anche il valore produttivo e culturale contemporaneo della ceramica, con particolare riferimento alla continuità artistica e tecnica che caratterizza l’artigianato del Fujian.
Il sindaco ha poi parlato della volontà di sviluppare nuove forme di collaborazione con Gubbio:
“Auspichiamo di sviluppare insieme prodotti ceramici che rispettino gli standard estetici europei e le normative ambientali. Vogliamo aumentare la competitività dei nostri artigiani e favorire lo scambio tecnico e creativo tra i maestri ceramisti delle due città”.
Un passaggio significativo è stato dedicato agli artisti e alle future generazioni: “Desideriamo che gli artigiani e gli artisti delle nostre città possano condividere tecniche, idee e metodo. È nostro desiderio che ci sia uno scambio reale, capace di generare nuovi percorsi creativi”.
Infine, il rappresentante cinese ha rivolto un invito diretto alla città di Gubbio, manifestando apprezzamento e apertura verso un rapporto di collaborazione continuativa: “Siamo felici di accogliere gli amici di Gubbio a Dehua. Vi invitiamo a visitare le nostre fornaci, conoscere la nostra tradizione e vivere il fascino della nostra cultura”.
Il discorso si è concluso con un auspicio per il futuro del Patto: “Oggi presentiamo un nuovo punto di partenza e un nuovo percorso. Speriamo che questo cammino possa portare a nuove collaborazioni, nuova comprensione e nuova amicizia. Auguro pieno successo all’iniziativa e buona salute a tutti gli ospiti”.

Il filo conduttore dell’intera cerimonia è stato la ceramica, intesa non solo come disciplina artistica, ma come elemento identitario in grado di generare relazioni, progetti culturali e occasioni di confronto.
La ceramica è infatti una tradizione storica che accomuna Gubbio e Dehua: entrambe le città custodiscono secoli di produzione artistica, entrambe hanno costruito un immaginario culturale intorno alla materia, alle tecniche e ai simboli dell’arte del fuoco.
Il Patto di Amicizia firmato a Palazzo Pretorio rappresenta quindi un passo ufficiale verso un percorso di conoscenza reciproca e collaborazione, che potrà esprimersi in:
scambi istituzionali tra le amministrazioni
incontri tra maestri ceramisti e operatori culturali
iniziative artistiche condivise
future presenze reciproche in eventi dedicati alla ceramica
Senza introdurre elementi esterni al testo, l’obiettivo dichiarato dai due sindaci è chiaro: costruire un ponte culturale stabile e radicato, capace di valorizzare la storia delle due comunità attraverso il linguaggio comune della ceramica.

La cerimonia del 14 novembre ha costituito quindi non un punto di arrivo, ma l’avvio di un percorso istituzionale e culturale che guarda al futuro con desiderio di collaborazione, rispetto e conoscenza reciproca.