Ogni giorno, in Italia, un nuovo nome si aggiunge alla lista nera delle donne vittime di violenza. I casi si susseguono con un ritmo che non lascia scampo alla speranza: Fernanda Di Nuzzo, Teodora Kamenova, Martina Carbonaro, Sara Campanella, Ilaria Sula. Solo le ultime, solo alcune, solo quelle che la cronaca ha smesso troppo in fretta di raccontare. Dietro ognuna di loro una vita interrotta, un universo strappato via, una ferita che lacera famiglie e comunità.
Questa sequenza drammatica, che non accenna a fermarsi, conferma quanto la violenza di genere sia ancora oggi un’emergenza strutturale: trasversale per età, territori, condizioni sociali. E l’Umbria, come il resto del Paese, non ne è immune. I dati lo dimostrano in modo implacabile: le chiamate al numero antiviolenza 1522 sono cresciute in modo costante, passando da 1,18 a 1,99 ogni 10mila abitanti tra il 2019 e il 2021, per poi salire tra il 2022 e il 2024 a 2,34 in tutta la regione. Numeri ancora più alti nella provincia di Perugia (2,38), seguita da Terni (2,07). Piccoli indicatori che raccontano, però, un fenomeno enorme: sempre più donne chiedono aiuto, e spesso lo fanno quando ormai la violenza è diventata insostenibile.
È in questo contesto che il Comune di Gubbio ha scelto di dare un significato ancora più profondo alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, trasformando una ricorrenza in un percorso di consapevolezza diffusa, che coinvolge piazze, scuole, famiglie e associazioni.
Per Gubbio, quest’anno, la ricorrenza non si limita a una celebrazione formale. L’amministrazione comunale, insieme alla Commissione pari opportunità, ha costruito un programma di iniziative che attraversa l’intera settimana e che punta a far sentire chiaro un messaggio: la violenza non è un destino inevitabile, ma un fenomeno che può essere contrastato se la comunità si muove compatta.
Particolarmente significativo il gesto scelto dal Comune per rendere visibile l’impegno: Piazza San Giovanni illuminata di rosso per sette giorni consecutivi. Un segno che parla da solo, che restituisce alla città il dovere della memoria e l’urgenza della responsabilità. Accanto a questa installazione simbolica, è stata ricollocata in piazza Quaranta Martiri la panchina rossa, ormai icona nazionale nella battaglia contro il femminicidio.
“Mi piacerebbe - spiega l’assessore Lucia Rughi - che questa non fosse solo una giornata fine a se stessa, ma il simbolo di un percorso che si snoda per tutto l’anno. Piazza San Giovanni sarà illuminata di rosso per tutta la settimana, come segno visibile dell’impegno contro la violenza sulle donne. Un simbolo concreto, così come la panchina rossa che abbiamo ricollocato in piazza Quaranta Martiri, che ci richiama all’urgenza di quella combattere il silenzio, l’indifferenza e gli stereotipi, promuovendo relazioni sane fondate sul rispetto, sull’autonomia e sull’empowerment femminile”.
Le parole dell’assessore entrano nel cuore del problema: la violenza non si manifesta solo attraverso gesti fisici, ma spesso vive in forme più sottili, come il controllo economico, la manipolazione psicologica o l’abuso sessuale. Per questo Rughi insiste sul ruolo decisivo dell’educazione e della prevenzione: “La violenza, infatti, non è solo fisica, ma anche psicologica, economica e sessuale: per questo è necessario lavorare sia sulla prevenzione che sul sostegno alle vittime e sul recupero degli aggressori. Si tratta di un problema strutturale che richiede un cambiamento culturale, non soltanto strumenti normativi”.
Il programma predisposto dal Comune di Gubbio e dalla Commissione pari opportunità è stato pensato per intercettare generazioni diverse e linguaggi differenti. Ogni iniziativa risponde a un obiettivo comune: trasformare la sensibilizzazione in esperienza condivisa, in occasione di incontro, in stimolo al confronto.
Il 26 novembre, al Cinema Astra, è prevista una serata a ingresso gratuito con la proiezione del film “Tre ciotole”, tratto dall’opera di Michela Murgia. Un titolo scelto non a caso: la scrittrice, nelle sue opere, ha sempre analizzato il peso degli stereotipi, la fragilità dei rapporti disequilibrati e le dinamiche che rafforzano la discriminazione di genere.
Lo sport ha invece fatto da apripista nel fine settimana precedente, con un torneo di padel misto organizzato al Padel Factory e patrocinato dal Comune. Un evento leggero nella forma ma profondo nel messaggio: promuovere il rispetto reciproco anche attraverso attività capaci di unire persone di età e contesti diversi.
Il calendario raggiungerà il suo momento più riflessivo domenica 30 novembre, alle 17.30, nella palestra di San Pietro, dove andrà in scena l’evento “Elogio della gentilezza”, realizzato in collaborazione con il Centro Sociale San Pietro. Qui parole e musica si intrecceranno in un percorso dedicato alla forza trasformativa dei gesti quotidiani.
“L’incontro - spiega la presidente della Commissione Pari Opportunità, Cecilia Passeri - metterà insieme letture e interventi musicali per raccontare la gentilezza come pratica quotidiana capace di disarmare la violenza e costruire comunità più inclusive. Sarà un momento per riflettere su quanto i gesti semplici, quando sono autentici, possano generare cambiamenti profondi nelle relazioni e nel modo di abitare i nostri spazi comuni”.
Il percorso si chiuderà con un appello diretto rivolto a tutta la cittadinanza. “Con queste iniziative - conclude l’assessore Rughi - il Comune di Gubbio invita tutti, uomini e donne, adulti e più piccoli, a partecipare e a farsi parte attiva in un percorso che richiede consapevolezza, responsabilità e un impegno condiviso, affinché nessuna donna sia più lasciata sola”.
Un impegno che non si esaurisce il 25 novembre, ma che Gubbio intende portare avanti ogni giorno, perché la battaglia contro la violenza non può conoscere pause. È una sfida culturale, sociale, umana: e riguarda tutti.