Si è aperta ufficialmente questa mattina, 31 ottobre, la 44ª Mostra Mercato del Tartufo Bianco di Gubbio.
Alla cerimonia d’inaugurazione, tenutasi nel centro storico, erano presenti il sindaco Vittorio Fiorucci, l’assessore alla Cultura e al Turismo Paola Salciarini, il curatore della comunicazione Federico Venerucci e i rappresentanti delle associazioni e dei consorzi territoriali.

L’evento, tra i più attesi dell’autunno umbro, celebra non solo il tartufo come eccellenza gastronomica, ma anche come simbolo identitario e culturale del territorio eugubino.
Con emozione e orgoglio, il sindaco Vittorio Fiorucci ha dato il via alla manifestazione, sottolineando il valore profondo del legame fra Gubbio e il suo prodotto d’eccellenza: “È con tanto orgoglio che inauguriamo oggi la 44ª edizione della Mostra del Tartufo. Ma non mi piace chiamarla solo mostra, perché nel nostro desiderio c’è la volontà di creare una vera e propria esperienza del tartufo a Gubbio. Quale terra migliore per farlo?”
Il primo cittadino ha ricordato che la tradizione parte dai cavatori, veri custodi del bosco e del territorio, che tramandano un sapere antico fatto di pazienza, rispetto e conoscenza della natura.

“Il tartufo è il prodotto finale di un equilibrio perfetto tra uomo, cane e bosco. È capace di connettere la nostra storia con la capacità di creare piatti e sapori unici, in uno scenario altrettanto unico, quello di Gubbio.”
Fiorucci ha poi rimarcato la necessità di potenziare la filiera del tartufo come risorsa economica strategica per la città:
“Il tartufo, per quanto già valorizzato, ha ancora margini importanti di crescita. Dobbiamo strutturarci meglio per creare anche a Gubbio un’economia solida attorno a questo prodotto. È un impegno dell’amministrazione per rilanciare la nostra città in tutti i comparti.”
Il sindaco ha infine ringraziato tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione, esprimendo il desiderio di “vivere la mostra tra la gente e scoprire da vicino le tante novità di quest’anno”.
Nel suo intervento, l’assessore Paola Salciarini ha posto l’accento sul valore culturale e sociale dell’evento, che va oltre l’enogastronomia.
“Il tartufo non rappresenta solo un prodotto di eccellenza, ma un veicolo culturale, sociale e turistico. Il progetto ‘Gubbio Terra di Tartufo’ vuole offrire un’esperienza da vivere 365 giorni l’anno, perché il nostro territorio produce tartufi di diverse qualità in tutte le stagioni.”
Salciarini ha parlato di un evento diffuso e inclusivo, capace di coinvolgere cittadini, turisti, aziende e associazioni, in un’ottica di collaborazione e partecipazione.
“Vogliamo che l’esperienza del tartufo cresca e si arricchisca nel tempo. Ringrazio tutte le associazioni, le aziende e i cittadini che hanno risposto al nostro invito e partecipano alle attività collaterali, coordinate in modo magistrale dal gruppo di lavoro comunale.”

L’assessore ha ricordato anche le novità grafiche e organizzative introdotte quest’anno, curate da Federico Venerucci, e ha invitato tutti a vivere la città durante i giorni della mostra:
“Ci attendono giorni di socialità e di gusto, con tantissimi eventi per adulti e bambini, laboratori, degustazioni e momenti di incontro. Gubbio saprà accogliere tutti con la sua ospitalità e il profumo inconfondibile del tartufo.”
A chiudere gli interventi è stato Federico Venerucci, responsabile della comunicazione dell’evento, che ha raccontato l’impegno organizzativo dietro la manifestazione: “Non ero preparato per un discorso – ha scherzato – ma posso dire che abbiamo lavorato in maniera incessante fin dall’estate per costruire un programma denso di eventi, non solo culinari ma anche culturali.”
Venerucci ha evidenziato la collaborazione con il consorzio turistico GAU Alta Umbria e con Gloria Pierini, che ha coordinato l’adesione delle aziende partecipanti: “Grazie al lavoro del GAU siamo riusciti a coinvolgere tutte le aziende che hanno voluto partecipare e a portare a Gubbio ospiti di rilievo nazionale come Pappagallo ed Eleonora Riso, vincitrice di MasterChef. Saranno giornate ricche di incontri e di energia positiva.”
In rappresentanza del consorzio turistico GAU, Gloria Pierini ha ricordato l’importanza del tartufo come simbolo del territorio eugubino: “Per noi il tartufo è identità. Promuovere il tartufo significa promuovere Gubbio e tutta l’Alta Umbria. Continueremo a lavorare su questo prodotto d’eccellenza, aggiungendo sempre di più l’aspetto culturale, che è parte integrante del nostro patrimonio.”

Pierini ha ringraziato l’amministrazione comunale per la fiducia e i collaboratori Fabrizio Cece, Massimo Bei, Elisa Polidori e Federico Venerucci per il lavoro svolto.
La 44ª Mostra Mercato del Tartufo Bianco proseguirà per tutto il fine settimana e nel ponte di Ognissanti, con degustazioni, laboratori, mercatini, spettacoli e incontri culturali.
Un programma fitto di iniziative che trasforma Gubbio in una vera e propria “Terra del Tartufo”, dove gastronomia, cultura e turismo si fondono in un’unica esperienza sensoriale e identitaria.