Gubbio si prepara ad accendere i riflettori sulla sostenibilità sociale, trasformandosi ancora una volta nel cuore pulsante della cultura sostenibile italiana. Dal 15 al 25 giugno 2025, torna “TerraComunica – La Settimana della Sostenibilità Sociale”, festival nazionale promosso dall’Associazione TerraComunica APS, con il patrocinio della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Gubbio.
Un evento che, anno dopo anno, ha saputo consolidarsi come laboratorio vivo di idee, confronto e azione concreta, portando nel centro storico eugubino autori, scienziati, imprenditori, artisti, religiosi e, soprattutto, tanti giovani, veri protagonisti del cambiamento.
“La finalità – spiega Paolo Tosti, fondatore dell’associazione – è quella di proporre un festival che sia punto di incontro sul territorio, un modo per sensibilizzare le persone su vasti temi e stimolare interessi. Magari, essere d’ispirazione per tanti altri”.
Nel cuore dell’Umbria, tra i vicoli di pietra e le piazze medievali di Gubbio, sostenibilità non è solo una parola chiave, ma una pratica concreta, condivisa e inclusiva. Lo spirito del festival si riflette in un programma ricco e vario, dove il concetto di sostenibilità viene declinato non solo in termini ambientali, ma anche economici, sociali e culturali.
“Sostenibilità – continua Tosti – è spesso una parola abusata, ma resta essenziale. Perché riguarda la lotta al cambiamento climatico, ma anche nuovi modelli di produzione e consumo. E soprattutto un’economia più inclusiva, che ridistribuisca valore e risorse sul territorio e sulle persone”.
Gli eventi si svolgeranno nella prestigiosa Sala dell’Arengo di Palazzo dei Consoli e in altri spazi del centro storico di Gubbio, rendendo la città intera protagonista e cornice di una riflessione collettiva che parte dal territorio per allargarsi al mondo.
Talks, workshop, laboratori per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, concerti, attività ludico-didattiche e momenti di confronto informale si alterneranno per dare voce a competenze diverse, esperienze di vita, visioni del futuro.
Tra gli ospiti già confermati, spiccano figure di rilievo nazionale e internazionale che porteranno il proprio contributo sui grandi temi del nostro tempo:
Giulio Sapelli, economista e storico del pensiero politico, offrirà una lettura critica delle sfide globali in chiave socio-economica.
Pietro Modiano, economista ed ex manager bancario, rifletterà sul rapporto tra finanza, imprese e sostenibilità.
Padre Claudio Ubaldo Cortoni, monaco camaldolese, interverrà sul valore spirituale della sostenibilità e sull’urgenza di un’etica ecologica.
Alberto Mattiello, esperto di innovazione e marketing, parlerà di nuovi modelli di impresa e comunicazione responsabile.
Sara Baroni, formatrice e consulente strategica, approfondirà i temi dell’educazione civica e ambientale per le nuove generazioni.
Alessandra Panaccione, psicologa e attivista, rifletterà su benessere mentale, comunità e rigenerazione sociale.
Davide Assel, divulgatore scientifico, guiderà laboratori interattivi con i più giovani sui cambiamenti climatici e le scienze della Terra.
Molti di questi protagonisti non si limiteranno a parlare, ma saranno coinvolti direttamente nei laboratori educativi insieme ai ragazzi del territorio durante la settimana dal 16 al 25 giugno.
“TerraComunica non è una passerella, ma un luogo di partecipazione vera. Gli ospiti sono chiamati a sporcarsi le mani, a dialogare con la comunità, a mettersi in gioco”, sottolineano gli organizzatori.
Uno degli elementi distintivi del festival è l’attenzione riservata ai giovani, con un programma pensato per coinvolgere bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni attraverso laboratori pratici, giochi, dibattiti e incontri formativi.
Si parlerà di natura, scienza, alimentazione sostenibile, economia circolare, giornalismo ambientale, cittadinanza attiva, e anche di arte, musica, scrittura e tecnologia, sempre con un approccio creativo, dinamico e coinvolgente.
“Se vogliamo un futuro sostenibile, dobbiamo iniziare dai più piccoli. Educare al rispetto per l’ambiente, alla collaborazione e al pensiero critico è oggi un’urgenza”, afferma Sara Baroni, tra le coordinatrici dei laboratori educativi.
TerraComunica è frutto di un lavoro corale, costruito nel tempo grazie all’impegno dei soci dell’associazione promotrice, al sostegno delle istituzioni e alla collaborazione di scuole, imprese, enti del terzo settore e cittadini.
Il festival diventa così una rete di intelligenze e di energie, un cantiere permanente dove la sostenibilità si costruisce insieme, giorno per giorno, e non solo durante l’evento.
“Gubbio è la città ideale per questo tipo di esperienze: accogliente, storica, dinamica. TerraComunica ne interpreta l’anima più autentica e contemporanea”, ha dichiarato l’assessore alla cultura e turismo durante la conferenza di presentazione.
I temi affrontati nel corso della manifestazione saranno davvero molteplici, perché la sostenibilità tocca tutti gli ambiti della vita:
Geopolitica e risorse naturali, con analisi sugli impatti ambientali dei conflitti e delle migrazioni.
Marketing e comunicazione, per capire come costruire brand responsabili e autentici.
Giornalismo e informazione, per smascherare greenwashing e dare spazio a pratiche virtuose.
Fare impresa con etica, immaginando filiere produttive locali, eque, trasparenti.
Innovazione e tecnologia, al servizio della transizione ecologica e sociale.
In un momento storico in cui la parola “sostenibilità” rischia di diventare vuota o ridotta a slogan, TerraComunica si pone l’obiettivo di restituirle significato e profondità. Non attraverso retorica, ma con incontri veri, contenuti seri, partecipazione attiva.
“Sostenibilità significa anche giustizia sociale, educazione, equilibrio tra tempo, lavoro e relazioni. Significa scegliere, ogni giorno, il bene comune”, ha ricordato padre Claudio Ubaldo Cortoni in uno dei precedenti incontri del festival.
Con TerraComunica, Gubbio si conferma laboratorio nazionale di pensiero e azione sostenibile. Dieci giorni che non vogliono solo intrattenere, ma trasformare, ispirare, generare nuovi semi di cambiamento.
Un appuntamento che ogni anno cresce, si arricchisce e lascia tracce. Perché la sostenibilità, quella vera, non è un evento: è un processo collettivo, profondo, condiviso.
“Se vogliamo cambiare il mondo, dobbiamo iniziare dalle città, dalle relazioni, dai bambini. TerraComunica è questo: una scintilla di futuro nella bellezza di Gubbio”.