Il Gubbio volta pagina e comincia a scrivere un nuovo capitolo della propria storia sportiva. Dopo circa un mese di riflessione seguita alla separazione da Alessandro Degli Esposti, la società rossoblù ha ufficializzato oggi il nome del nuovo direttore sportivo: si tratta di Mauro Leo, profilo di assoluto rilievo nel panorama nazionale. Un colpo dirigenziale importante per il presidente Sauro Notari, che affida così il progetto tecnico della prossima stagione a un professionista cresciuto nelle aree scouting dei top club italiani.
Appena insediato, Leo si ritrova già ad affrontare un primo dossier spinoso: quello legato al futuro di Francesco Corsinelli (foto As Gubbio 1910), uno degli elementi cardine del Gubbio nelle ultime tre stagioni. L’esterno classe ’97, che ha ricoperto con affidabilità i ruoli di terzino, centrocampista e persino esterno offensivo, è finito sul taccuino di club di Serie B e Serie C.
Secondo quanto riportato dal "Corriere dell’Umbria", su di lui ci sono attenzioni importanti: in cadetteria si sono mosse la Juve Stabia, reduce da una stagione brillante culminata con la semifinale playoff per la Serie A, e la Carrarese, che ha mantenuto la categoria con un campionato solido. In Serie C, invece, è la Spal a seguire il giocatore con interesse, desiderosa di ripartire con un progetto tecnico ambizioso.
Il contratto del calciatore toscano è in scadenza nel giugno 2026, ma la dirigenza rossoblù sa bene che questa estate rappresenta una finestra decisiva: o si trova un accordo per la cessione monetizzando l’uscita, oppure sarà necessario rivedere i termini contrattuali per evitare una svalutazione a medio termine. Dopo 107 presenze in tre stagioni con la maglia del Gubbio, Corsinelli sembra pronto per una nuova sfida a un livello superiore.
Arrivato nell’estate del 2022, Corsinelli ha subito fatto capire il proprio valore. Alla prima stagione in Umbria ha collezionato 33 presenze, seguito da un’altra annata di spessore con 36 apparizioni. Il 2024-25, invece, lo ha consacrato come punto fermo della squadra, spesso adattato anche in ruoli offensivi o da mezzala, vista l’emergenza infortuni che ha falcidiato il Gubbio.
A rendere ancora più prezioso il suo profilo è la polivalenza tattica: esterno a tutta fascia, esterno alto, interno di centrocampo, Corsinelli ha risposto sempre presente, mostrando abnegazione, professionalità e spirito di sacrificio. Caratteristiche che fanno gola a molti, specialmente in un contesto in cui gli esterni moderni sono merce rara.
Il percorso di Corsinelli nel calcio professionistico è stato costruito con pazienza e costanza. Dopo l’esordio in panchina in Serie A con il Genoa il 20 aprile 2016 (proprio contro l’Inter), il difensore ha fatto esperienza in Serie C con il Pontedera, dove in due anni ha collezionato 61 presenze e 4 gol, diventando un titolare fisso.
Successivamente, ha vissuto una breve parentesi alla FeralpiSalò, quindi il salto al Piacenza, dove è stato tra i protagonisti della corsa fino alla finale playoff del 2019. Poi la chiamata del Bari, ambizioso progetto in C, il prestito al Novara e l'esperienza alla Lucchese. Infine, l’arrivo a Gubbio, dove ha trovato la definitiva consacrazione come leader tecnico e carismatico.
La cessione di Corsinelli potrebbe garantire al club una plusvalenza importante, utile per alimentare il budget della prossima campagna acquisti. Dall’altra parte, lasciarlo partire significherebbe privarsi di uno dei giocatori più affidabili e d’esperienza, proprio nel momento in cui si sta per avviare un nuovo progetto tecnico con un DS esordiente nella categoria.
Il Gubbio, come sempre, si muoverà con prudenza. Ma sarà difficile ignorare l’onda crescente che spinge Corsinelli verso il salto in Serie B, dopo quasi un decennio trascorso tra i campi della terza serie.
