03 Sep, 2025 - 08:47

A Gualdo Tadino nasce il Tavolo contro la povertà: un laboratorio politico e sociale

A Gualdo Tadino nasce il Tavolo contro la povertà: un laboratorio politico e sociale

A Gualdo Tadino l’emergere delle nuove fragilità sociali ha spinto l’amministrazione comunale ad aprire una strada inedita. Non si tratta solo di un progetto assistenziale, ma di un vero tavolo politico e sociale che intende trasformare la solidarietà in metodo di governo condiviso. L’istituzione del “Tavolo contro la povertà e le fragilità sociali” segna infatti l’avvio di una stagione che riconosce al volontariato e alle realtà civiche un ruolo strutturale nella costruzione delle politiche locali.

L’incontro inaugurale si è svolto il 29 agosto nella sala Giunta del municipio e ha visto seduti allo stesso tavolo amministratori, associazioni storiche del territorio e realtà che da anni operano nell’aiuto ai più deboli.

Dal soccorso immediato a un progetto politico: cos'è il tavolo contro la povertà di Gualdo Tadino

Il valore dell’iniziativa non sta solo nell’erogazione di pacchi alimentari o nell’assistenza psicologica, ma nella volontà di superare l’approccio emergenziale per trasformarlo in politiche di prevenzione e inclusione. L’obiettivo dichiarato è quello di favorire la partecipazione attiva delle famiglie, coinvolgere il tessuto commerciale, promuovere il consumo responsabile e combattere lo spreco.

In questo senso, il Tavolo assume la funzione di cabina di regia, capace di coordinare risorse e progetti già presenti, orientandoli verso una strategia più ampia. È un cambio di prospettiva: la povertà non viene più letta solo come una questione individuale, ma come un problema collettivo che richiede risposte sistemiche.

Il ruolo politico del Comune

Il sindaco Massimiliano Presciutti ha sottolineato come il percorso avviato rappresenti “un atto di responsabilità collettiva per Gualdo Tadino. La forza della nostra città sta nella capacità di fare rete, di unire le forze e di non lasciare nessuno indietro. Voglio ringraziare di cuore le associazioni che hanno aderito. Insieme possiamo costruire una comunità più equa e solidale”.

Parole che evidenziano il tentativo del Comune di assumere un ruolo politico di regia, senza delegare integralmente al volontariato, ma trasformando la collaborazione in scelta strutturale di governo. La costruzione di un welfare locale integrato diventa così una parte integrante dell’agenda politica.

Il volontariato come risorsa strategica

L’assessore al welfare Gabriele Bazzucchi ha ribadito l’importanza del metodo scelto: “Un tavolo concreto e di impegno sinergico fra le associazioni territoriali impegnate quotidianamente nella presa in carico di persone fragili e nello svolgimento di attività e servizi a sostegno delle povertà”. Si tratta di un tentativo, quindi, di fare sintesi tra il patrimonio umano e sociale della città e le risorse istituzionali, per valorizzare al meglio ciò che già esiste. In questo quadro, le associazioni non sono semplici esecutori, ma partner riconosciuti di un progetto politico che punta a rafforzare la coesione.

Gualdo Tadino, tavolo contro la povertà: un modello in costruzione

Il Tavolo avrà una durata sperimentale di un anno, con incontri periodici e la possibilità di includere nuovi attori. Questo approccio flessibile è la sua forza: permette di testare le soluzioni, correggere eventuali criticità e ampliare la rete. Se il modello riuscirà a consolidarsi, potrà rappresentare un precedente significativo per altri comuni umbri che si confrontano con le stesse difficoltà. In un contesto segnato dall’aumento delle disuguaglianze e dall’indebolimento delle reti familiari tradizionali, Gualdo Tadino prova dunque a costruire un welfare di prossimità, capace di sostenere i cittadini con strumenti concreti ma anche con una nuova cultura civica.

La sfida della continuità

La vera partita si giocherà sulla continuità. Molti tavoli e progetti simili, in passato, si sono fermati dopo la fase iniziale per mancanza di risorse o di coordinamento. Qui, invece, la scommessa è trasformare un esperimento in un percorso permanente, sostenuto tanto dalla politica quanto dalla comunità locale. La creazione di un Tavolo contro la povertà diventa così una scelta politica dal forte valore simbolico e pratico: non solo una risposta all’urgenza del presente, ma la volontà di immaginare un futuro in cui nessuno venga lasciato indietro.

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Giorgia Sdei
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