La Giunta Regionale dell’Umbria sbarca a Terni, ma la scelta del luogo e la modalità dell’incontro con i cittadini incendia il già teso rapporto con l’amministrazione comunale. Alle 21 di questa sera (come avevamo anticipato su Tag24 Umbria), al Parco di Cardeto, è previsto un confronto pubblico tra i vertici regionali e la cittadinanza su sanità, ambiente, trasporti, rifiuti e altri nodi caldi. Ma il sindaco Stefano Bandecchi non ci sta: “È solo propaganda. Nessun valore istituzionale, solo un evento di parte che ha la dignità di un dibattito da Festa de l'Unità”.
A innescare la polemica non è soltanto la tempistica o il contenuto dell’incontro, ma la scelta di affittare l’area da un privato - il gestore dei servizi di ristorazione e degli spazi antistanti al bar - senza passare dal Comune, proprietario del parco. Un dettaglio non secondario - fanno sapere da Palazzo Spada - e che, secondo il primo cittadino, rappresenta un “grave sgarbo istituzionale”.
Bandecchi va giù dritto, e non risparmia frecciate al veleno alla giunta di Stefania Proietti, che ha dato vita a un evento inedito e irrituale. A conferma che il "caso politico" di Terni è un nervo scoperto nell'amministrazione di Palazzo Donini.
“Mi domando se abbiano chiesto l’autorizzazione per un comizio elettorale - afferma il sindaco di Terni -. Di istituzionale non c'è niente in questa iniziativa. Perché altrimenti avrebbero dovuto invitare il Comune, la Provincia, le istituzioni. Non ho mai sentito dire che una giunta regionale si presenta in un giardino, che peraltro è comunale. Ero quasi tentato di non farli entrare ma poi gli avrei fatto troppa pubblicità. A questi signori del PD, dei Cinque Stelle e dei Verdi, chiedo di fare cose serie per Terni. Non incontri in mezzo alle frasche".
Il sindaco rivendica il lavoro svolto dal Comune, sottolineando che il parco di Cardeto è oggetto di interventi proprio da parte del Municipio: “Lo stiamo sistemando noi, mica loro”.
Sanità, ambiente, trasporti: secondo il primo cittadino, la Regione latita sui temi concreti. “Sono io che ho diffidato Ast, Tapojarvi, la Regione stessa e l’Arpa per le polveri di Prisciano. Io che metto pressione a Trenitalia perché due ore per andare a Roma non sono degne di un capoluogo. Io che raccolgo le lamentele dei cittadini per l’ospedale e il pronto soccorso, dove ci sono letti in corsia e file di tre giorni”.
Il tono si fa sarcastico: “Stasera sarei tentato di andarci io a Cardeto, ma non voglio dargli troppa importanza. Quella roba sta bene alla Festa dell’Unità”. E poi l’affondo finale: “Usare i simboli della Regione per bassa campagna elettorale è il marchio di una giunta inadeguata”. Sul tavolo, anche gli 87 milioni di stangata fiscale che secondo Bandecchi “non sono serviti alla sanità ma a tappare le spese degli assessori”.
A dare manforte al sindaco Bandecchi nella sua protesta anche il vice Riccardo Corridore che, con un comunicato stampa di Alternativa Popolare, parla "passerella politica che costituisce uno sgarbo a tutta la città di Terni".
Corridore sottolinea la mancata informazione al Comune e alla sua amministrazione, ma anche la decisione di non invitare i maggiori interlocutori sui problemi della città: il sindaco Stefano Bandecchi e il partito che governa con un monocolore, cioè Alternativa Popolare.
"È un atteggiamento di una gravità unica - afferma il vicesindaco - che costituisce un precedente di sgarbo istituzionale e politico e che avviene in un luogo di proprietà del Comune di Terni. Andrà in scena un comizio politico ed elettorale senza aver richiesto nemmeno le autorizzazioni del caso".
Corridore parla di una giunta regionale, espressione di "una sinistra maldestra e incapace, che sta isolando con le sue scelte la città di Terni, privilegiando ancora una volta la città di Perugia, e che utilizza gli spazi della nostra città a proprio uso e consumo".
Il comunicato si conclude con un attacco frontale alla giunta Proietti. "Alternativa Popolare - afferma Corridore - è vigile e pronta ad ogni azione a tutela di Terni, visto che la sinistra, quella che ha distrutto la sanità in Umbria e che ha aumentato le tasse senza motivazioni come sostiene la Corte dei Conti, se ne ricorda solo in campagna elettorale".
La Regione Umbria, dal canto suo, conferma l’evento, e ne precisa i contenuti: “Un confronto diretto con i cittadini sui principali progetti avviati in questa legislatura, con uno sguardo ai bisogni delle fasce più fragili della popolazione”. Sul tavolo ci saranno il nuovo piano socio-sanitario, l’accordo per il risanamento ambientale di Ast, il piano dei rifiuti, la mobilità ferroviaria e l’agenda urbana.
La formula è quella dell’assemblea pubblica. Saranno presenti tutti gli assessori regionali, che illustreranno investimenti, accordi e priorità per lo sviluppo economico, sociale e culturale della regione. E lo faranno, per scelta, lontano dalle sedi istituzionali.
Ma proprio questa decisione ha fatto saltare la diga delle relazioni tra Palazzo Donini e Palazzo Spada. Il fronte è aperto da tempo. Motivi di tensione, nelle ultime settimane, sono stati l’assenza dell’assessore Bori alla presentazione dei progetti ternani per l’agenda urbana, la querelle su Stadio e Clinica, la querelle su Ast, i tanti fronti polemici su ambiente e sanità hanno creato un solco profondo tra le due istituzioni.